Tony Stark❤️

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La lezione è finita da appena qualche istante, l'aula si è svuotata in fretta, vogliono tutti andarsene il prima possibile dato che è venerdì.

Ti accingi a metter via le tue cose e osservi l'insegnante fare lo stesso, vai verso di lui che ti guarda arrivare. Fa un mezzo giro attorno a te, facendoti dare le spalle alla porta e standoti dietro.

Subito infila la mano nei tuoi pantaloni «Sei già così bagnata?»

«È da quando ti sei tolto la giacca che ho iniziato a pensarti»

Muove due dita dentro di te con facilità.

«Vieni da me?»

«L'importante è venire» ridacchi «Ho detto ai miei che sono da un'amica. Una volta a settimana è troppo poco, è da sabato scorso che sono impaziente»

«Lo vedo, piccola» dice scavando nella tua anima, o qualcosa del genere.

«Qui no» dici tra un gemito e l'altro.

Sfila piano la mano e continua ad accarezzare quel punto da sopra i pantaloni «Non trovi eccitante il fatto che potrebbero scoprirci?»

«Sì, ma non voglio rischiare» ti appoggi a lui. Prendi l'altra sua mano e ne baci le nocche. «È solo perché sono più giovane, Tony?»

«È solo per i tuoi voti, Y/n?» stringe la presa d'improvviso provocandoti un lieve dolore che trovi davvero piacevole «Mi piaci sul serio, non solo perché ti trovo straordinariamente bella, anche perché sei divertente, spontanea, intelligente» ti piega ad angolo retto sulla cattedra. Socchiudi gli occhi quando percepisci la sua imponente erezione premere contro il tuo deretano. La senti tutta poiché indossi dei pantaloni morbidi.

Ti tiene entrambe le braccia dietro la schiena e ti impartisce una sonora sculacciata. La tua guancia preme contro il freddo legno.

Ti abbassa di scatto i pantaloni, scoprendo le mutandine in pizzo che avevi messo solo per lui. Massaggia l'entrata posteriore attraverso il tessuto rosa degli slip «Hai deciso di farmi morire?» mormora riferendosi alla tua lingerie. Una seconda sculacciata accompagna la precedente, sussulti perché più forte, ed immagini la gioia che stia provando nel vedere il rosso fuoco che fa da protagonista sulla tua candida natica.

Masturba contemporaneamente le due entrate, utilizzando il pollice per la principale e l'indice ed il medio per quella che sembra preferire oggi. Poi le inverte.

Subito avvampi e riempi la stanza vuota di flebili lamenti. Ti divincoli appena tanto è il piacere che ti sta provocando e strusci il seno costretto nelle coppe sul rigido banco.

«Sì, ti prego...» riesci soltanto a formulare. Nulla ha importanza in quel momento, solo che lui si stia impadronendo di te.

«Credo tu abbia omesso qualcosa» lascia i tuoi avambracci per punirti con ben tre sculacciate consecutive.

«Ah! T-ti prego Daddy...» ti correggi.

Una prima goccia scivola lungo la tua coscia, deve essersene accorto dato che si ferma. Tu resti in quella posizione, attendendo nuovi ordini.

«Se sento un solo lamento riceverai una punizione esemplare più tardi» si inginocchia dietro di te ed inizia a leccare la tua fessura fortunata, scostando nuovamente quegli slip ormai fradici.

Cerchi di resistere il più possibile, ma non riesci a celare la goduria ulteriormente, così ti sfuggono alcuni gemiti.

Lui si alza «Dai copriti, andiamo a casa»

Ti ricomponi in fretta, gli dai la mano e raggiungete la vettura in pochi attimi. Lo osservi guidare come ammaliata dal suo magnetismo, e poggi delicatamente una mano sul cavallo dei suoi pantaloni. Inizi a strofinare su e giù, il suo respiro accelera. «Daddy, sei sicuro di volermi punire?»

«Sono sicurissimo... Non ci provare» dice a stento.

Dopo neanche un minuto è costretto ad accostare l'auto. In fretta gli togli la cintura e lo seghi guardandolo in quegli occhi marroni che tanto ami.

Osservi incantata i suoi lineamenti perfetti contrarsi ad ogni tua mossa. Non lo lasci concludere, per quanto ti piaccia vederlo inerme al tuo tocco «Il resto dopo» ammicchi.

Guida come un ossesso non perdendo comunque il suo fascino, e apparendo, nonostante tutto, calmo oltre ogni dire.

Ti lascia accomodarti per prima, ed una volta chiusa la porta si cimenta sulle tue labbra. Tra un bacio e l'altro vi ritrovate nella camera da letto, la tua preferita.

Ti siedi sul letto quasi gettandoti e ti affretti a toglierti la maglia. Il professore prende una cravatta intanto.

«Mi piace tanto la camicia che indossi oggi» gliela sbottoni mentre ti palpa il culo «Oggi abbiamo una priorità o sbaglio?»

«Assolutamente no, io non faccio preferenze» risponde poggiando entrambe le mani sui tuoi seni. Li stringe. «Ho appena deciso la punizione»

«Speravo te ne fossi dimenticato»

Ti lega i polsi alla testiera del letto con la cravatta presa in precedenza e ti libera del reggiseno «Adesso le facciamo respirare un po'» riprende a palparti finché i tuoi capezzoli duri non vengono schiacciati da delle pinze.

Ansimi, è la prima volta che usa questo marchingegno, ne sei sorpresa ed incuriosita, la morsa non è eccessiva e cerchi di resistere quanto più riesci.

«Bene, bene» commenta tra sé e sé.

Ti inserisce un plug argenteo nel posteriore solo dopo averti lubrificata a dovere. Ti benda gli occhi e subito senti qualche colpetto sulla patata.

«Ho preso un nuovo giocattolo solo per te» a contatto con la tua intimità c'è un qualche oggetto che dopo pochi secondi inizia a tremare, deve trattarsi di un vibratore esterno. Mentre ti contorci sotto quelle piacevoli torture senti un rumore ed intuisci si stia segando dinnanzi a quella scena.

Il fatto che lui si sia eccitato tanto solo guardandoti da doversi toccare non fa che farti bagnare di più. La tua intimità pulsa ad un ritmo martellante e maledettamente piacevole, sempre più forte, sempre più veloce.

I tre oggetti sadomaso, misti al bondage e all'idea di aver attizzato il tuo uomo ti fanno raggiungere l'apice in pochi minuti.

Ma la tortura non cessa, alle tue urla si uniscono i gemiti di Tony, il liquido ti schizza addosso poco dopo.

Ti vengono tolte soltanto le mollette. Stark si appresta a leccare i capezzoli che tanto ti fanno male. Li prende in bocca delicatamente, li bacia, e questo ha un effetto talmente beneficio che il vibratore a momenti passa in secondo piano.

Marvel || ImmaginaWhere stories live. Discover now