Loki Laufeyson🤍

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A palazzo ti è stato insegnato che tutto ti è dovuto. Che i servi sono lì per riverirti, le ancelle per compiacerti, che ogni tuo desiderio è un ordine, che ogni tua richiesta è una priorità, che chiunque capiti in tua compagnia ha il dovere di deliziarti.

A te, tutte queste complessità non sono mai piaciute, quello che ci va più a nozze è Thor, sempre al centro dell'attenzione, sempre intento a mettersi in mostra. Che sbruffone.

Hai da sempre preferito startene per conto tuo, magari a leggere, a passeggiare, o anche semplicemente a guardare le stelle.

Odino non ha mai tentato di nasconderlo, il biondino è il prediletto, tu sei una gemma preziosa, e Loki... Loki, è sempre stata una delusione per lui. Questo ti fa, tutt'oggi, male. Ti dispiace per lui.

Mentre sei, come di consueto, in biblioteca a rovistare tra vecchi manoscritti impolverati, ti imbatti in una sezione proibita. Divorata dalla curiosità ti affretti a leggere i dorsi delle copertine: Come trasformare una principessa in un ranocchio, Storie brutte per bambini cattivi, Il vecchio e la gallina, Stupide vulvette lamentose, Il Darkhold, La notte della luna di sangue, Incantesimi di trasfigurazione, Albero genealogico della famiglia regale. Ti soffermi sull'ultimo titolo, lo prendi e ti siedi a gambe incrociate.

Scorri fino all'ultima pagina, fortunatamente è aggiornato sino alla tua nascita, vedi il nome di Odino affiancato a quello di Frigga, tua madre. Subito sotto uno scarabocchio, metti la pagina contro luce e ti sembra ti intravedere la scritta "Hela", scrolli le spalle e prosegui, subito dopo c'è il nome di quella amabile testa di rapa, ed infine il tuo. Non c'è traccia di Loki.

Scorri le pagine, ma sono tutte bianche.

Inizi ad interrogarti sul motivo di questa mancanza, e non puoi fare a meno di domandarti perché queste pagine siano finite nella sezione nascosta.

«Che fai sorellina?»

Ti spaventi girandoti di scatto e chiudendo repentinamente il libro.

«Da quanto sei lì?»

«Abbastanza» i lunghi capelli neri ricadono sulle sue spalle e le vesti verdastre gli conferiscono un'aria enigmatica, e subdola a volerla dire tutta.

«Puoi andare via?»

«No. Trovo stimolante la tua presenza»

«Beh, si dia il caso che la tua non è gradita, invece» dici per allontanarlo e continuare le tue ricerche.

Scompare sotto i tuoi occhi. Così ti volti verso gli scaffali, dove poco fa eri rivolta e te lo ritrovi davanti, ad un palmo, adagiato sulle ginocchia.

«Loki» ringhi infastidita e stringi il testo a te «Credevo ritenessi da barbari sedersi sul pavimento»

«Cos'hai lì?» si allunga per strappare dalla tua presa il manufatto, ma non glielo permetti, ritraendoti.

«Nulla. Solo una vecchia lettura, anche scritta male»

«Dai sorellina, fammi vedere, se la custodisci così gelosamente, deve trattarsi o di un capolavoro o di letteratura erotica» arrossisci violentemente «Cercavi di apprendere delle pratiche sessuali? Chi merita tanta accortezza?» ghigna come solo lui sa fare.

«Oh, sparisci!» sbuffi spazientita e dandogli le spalle.

Lui si avvicina e raccoglie i tuoi lunghi capelli dorati, tipici di una figlia di Odino, per poi spostarli su di una spalla, scoprendo il collo «Sono solo curioso, è forse un crimine?»

«Credo sia più opportuno tu vada ad allenarti nel combattimento con Thor»

«Lui sì che è un barbaro. Tu sei più complessa, è quasi una gioia essere in tua compagnia»

«Quasi?» ti volti nella sua direzione, lo scaltro -ormai illegittimo- fratello ne approfitta per sottrarti il libro.

«No! No Loki, fermo, ti prego»

Lui lo mette dietro la schiena e poggia il sedere al suolo, indietreggiando, tu di conseguenza avanzi carponi su di lui, ritrovandoti praticamente a cavalcioni.

«Ti prego, ti prego, ridammelo» supplichi ripetendoti e cercando in ogni maniera di recuperarlo, ma ti è impossibile dato che, non solo ha due anni più di te, ma è anche in una migliore forma fisica.

«Shh, fa la brava» ti spinge via premendoti il palmo sul volto ed inizia a sfogliare le vecchie pagine sghignazzando «Tanto scalpore per le radici della nostra famiglia?» arriva all'ultima e si blocca.

«Caspita Loki, dovevi starmi a sentire»

Come pietrificato smette di prenderti in giro.

«Ehi, va tutto bene, non significa nulla, magari è solo uno sciocco refuso»

«Perché nasconderlo allora?» punta i suoi occhi color ghiaccio su di te.

«Perché... Sembra una carta molto pregiata»

«Smettila. Per quale ragione non volevi mostrarmelo?»

«Io... Lo avevo appena trovato. Non sapevo come interpretarlo» prendi una pausa «Non volevo soffrissi ancora»

«Soffrire? Io non subisco tale trattamento, io lo impartisco» precisa con fermezza

«Questo dev'essere il motivo per cui nostro padre-»

Non ti lascia concludere «Lui non è mio padre» getta via il libro che scivola per qualche metro.

«Io ti voglio bene lo stesso» provi a dire.

Scuote leggermente la testa e fa un piccolo sospiro.

«Tranquillo» sussurri abbracciandolo.

Lui ti stringe a sé ed affonda il mento nell'incavo del tuo collo. Senti una lacrima bagnare la tua pelle.

«E tu non sei mia sorella» mormora con la voce in frantumi.

«Non dire così Loki» ti si forma un groppo in gola.

Si inumidisce le labbra «Non capisci Y/n, non sei mia sorella» riporta il viso davanti al tuo «È tutta la vita che lo sogno» sorride.

«Come, scusa?»

«Vedi, quando eravamo bambini, cercavo sempre di impressionarti con i miei piccoli incantesimi, poi arrivava Thor e mi spingeva. Allora tu ridevi, ma quando andava via mi aiutavi a rialzarmi ed io guardavo il tuo visino angelico e speravo di restare abbracciato a te per ore» ti passa delicatamente un dito sul naso «Poi siamo cresciuti, eravamo preadolescenti, credo, ce ne stavamo seduti nel giardino di nostra madre, beh, tua madre, c'era un'atmosfera davvero speciale. Come al solito Thor si intrometteva, si sedeva tra di noi ed iniziava ad urlare, come un vero miserabile, io mi innervosivo, ma tu ancora ridevi alle sue effimere battute. Quando poi andava via ti spostavi nuovamente al mio fianco, prendevi la mia mano e la carezzavi dolcemente, ed io immaginavo come doveva esser dolce il sapore delle tue labbra» prende la tua mano e la posiziona sul proprio cuore, cosicché da poter sentire il battito accelerato «La settimana scorsa invece ti ho sognata, ed era un sogno così reale, così bello, così appassionato. Non lo nascondo, mi sono svegliato tutto sudato» si morde il labbro «E adesso, adesso scopriamo di non aver alcun vincolo di sangue. È la notizia più bella di sempre. È... il desiderio che esprimo sempre quando vedo una stella cadere. Y/n, oh Y/n, se tu ora mi dicessi di non provare lo stesso per me, sento, io sento che potrei anche rimanerci. Potrei morire qui, in questo istante, lo giuro» conclude infine.

Gli accarezzi i capelli ridacchiando un po' per l'impacciataggine ed un po' perché hai trovato adorable il racconto.

«Sei così carino» sorridi.

Gli stampi un bacio al lato delle labbra mentre gli tieni entrambe le mani nelle tue. Lui ti guarda per un breve istante e fa sfiorare il naso con il tuo. Vi baciate piano e vi staccate praticamente subito.

Le tue mani passano sulle sue guance. Vi baciate una seconda volta, più a lungo, con la lingua. Ti lasci sfuggire un gemito. Lui posiziona una mano sul tuo seno, subito lo spingi a procedere, così lo massaggia mentre le vostre bocche danzano.

«Anch'io temo di averti sempre amato» sussurri.

Lui sorride ampiamente a questa affermazione e riprendete a baciarvi.

Marvel || ImmaginaWhere stories live. Discover now