Si va a Perugia (Umbria)

493 68 13
                                    

Il navigatore mi indicava due percorsi da fare, e io naturalmente optai per il percorso più veloce, Perugia era a 431km da Savona, il Navi mi ndicava che ci avrei messo 4 ore e 57 minuti per arrivare a destinazione. Ero partita alle 10:00 del mattino, se tutto sarebbe andato bene, per le 15:57 circa sarei stata a Perugia. Il tempo passava e io accesi la radio, un po di buona musica era quello che ci voleva. Stavano trasmettendo Ti cercherò di Gigi Finzio:

" Ti cercherò

Dove il pensiero travolto da un onda va a fondo dentro l′anima

E la barriera rialzata da tempo non sembra avere limiti

Ti cercherò come un naufrago che

Ritrova un'isola che è dentro se

Strappando via la solitudine

E quando il sole scavando le siepi intorno tutto illumina

Ti troverò come quella sorgente che nutre la mia sete e poi

Sarai la luce creata da Dio

E illuminando la tua prateria

Dentro di te nascerò come nasce l′amore. "

Non potevo credere a quello che le mie orecchie stavano ascoltando, coincidenza o un'altro segno del destino. Ascoltai la radio un oretta circa e poi lo spensi. Erano già le 13:00, guidai fino a un'area servizio, a accostai vicino la pompa di benzina, scesi e riempì il serbatoio, pagai il benzinaio, e parcheggiai l'auto accanto a un muretto, scesi e mangiai i panini che mi aveva dato la signora Adele. Andai un attimo in bagno e ripartì. Il viaggio proseguì liscio e alle 16:25 arrivai al B&B a Perugia. Parcheggiai il Suv, nei parcheggi del B&B, aprì il portabagagli, presi le valigie e mi diressi all'ingresso dell'albergo, un'enorme porta di vetro si aprì automaticamente appena mi avvicinai, entrai e andai verso la reception, una ragazza sulla trentina, capelli alle spalle, bionda platino e molto magra, stava parlando al telefono, aspettai che finisse, dissi "buonasera" e gli porsi i documenti, mi rispose "buonasera" a sua volta e fece il check in. Mi diede la chiave e mi disse, primo piano stanza nr. 27, ringraziai e andai in camera, una volta entrata, lasciai le valigie a terra, e osservai la stanza, le pareti erano di un blu cielo, e il soffitto bianco, sull'auto destro, una lunga vetrata, abbellita da due tende laterali di intenso blu elettrico, il vetro era privo di tenda, s'intravedeva un bellissimo giardino, con tanti cipressi. Sul lato opposto, un letto matrimoniale in legno bianco, coperto da un copriletto blu e lenzuola bianche, accanto due comodini in legno bianco con sopra due paralumi argentati, di fronte al letto un enorme mobile in legno bianco anch'esso con sopra un televisore moderno. E subito accanto una porta bianca che portava in un bagno incantevole, a sinistra un enorme specchio a Led ricopriva tutta la parete e sotto di esso un lavandino ovale in pietra poggiato su una lastra di marmo su di un bellissimo mobile in legno bianco e subito accanto, dietro un'enorme parete in vetro una gigantesca doccia. Al soffitto una lampada a giro illuminava il bagno. Tornai di là e scesi giù, uscì un attimo e andai al supermercato vicino e comprai un panino e dell'acqua. Ritornai in camera e dopo aver mangiato, presi il  pigiama e l'intimo dalla valigia, feci una doccia veloce, asciugai i capelli e feci una treccia, misi il pigiama e andai a letto, presi il telefono che avevo messo sul comodino, mando un messaggio ad Elena per dirgli che era tutto ok e che ci saremmo sentite l'indomani. Chiusi gli occhi ero già nelle mani di morfeo, e ad attendermi il sogno di sempre.

Alla ricerca di teKde žijí příběhy. Začni objevovat