Benvenuti

383 56 27
                                    


LUCA

Erano nati alle 9:07 del mattino, avevo appena assistito a un vero miracolo, vedere nascere i miei piccoli angeli, è stato il dono più grande che la mia preziosissima Giada mi potesse fare. Ero così grato a Dio, per avermi dato Giada, e i gemelli, ora eravamo una vera famiglia, avrei fatto di tutto, per renderli sempre felici.
Finalmente, l'infermiera ci accompagnò in camera, e ci chiese i nomi dei Gemelli, e automaticamente risposi: "Lei si chiamerà Demi." E Giada aggiunse: "Lui si chiamerà Gianluca." L'infermiera scrisse i nomi, sui documenti e lasciò la stanza. Baciai i miei piccoli tesori, e li osservavo incantato, erano proprio belli. Mi avvicinai a mia moglie, è unì la mia fronte alla sua, la guardai negli occhi, con immensa dolcezza, poi li chiusi e la baciai, era molto stanca e provata, ma felice più che mai. Mi suonò il cellulare, era mia madre, che mi chiedeva notizie, durante la notte, gli avevo scritto un messaggio, che Giada stava per partorire, e se poteva avvertire tutti.
Mamma mi disse: "Ciao amore di mamma, come sta Giada? E i gemelli sono nati?" Gli risposi: "Giada sta bene. E si, i gemelli Gianluca e Demi sono nati e stanno bene, sono bellissimi mamma, una vera meraviglia. Chiudi che ti faccio la videochiamata così li vedi."
Mamma rispose: "Oh, amore mio, che bella notizia mi hai dato, sono diventata nonna. Si tesoro mio, chiudo subito, e facciamo la videochiamata." Feci subito la videochiamata e mostrai i gemelli a mamma è papà, che era li seduto sul divano con mamma, se ne innamorammo subito, erano talmente commossi ,che le lacrime, scendevano dai loro occhi. Salutarono Giada e ci fecero gli auguri, e mamma disse: "Ci organizziamo con tuo padre, e scendiamo a Roma per qualche giorno. Non vedo l'ora, di prendere in braccio i miei nipotini." Ci salutammo e chiusi.

GIADA

Tenevo stretta a me, i miei due piccoli miracoli, due doni del signore, mi sentivo la donna più fortunata al mondo. Guardai Luca negli occhi e gli dissi: "Grazie amore mio, per fare parte della mia vita, da quando ci conosciamo, mi sento, la donna più fortunata e felice al mondo. È vero, ne abbiamo passate tante, ma uniti abbiamo superato ogni ostacolo, e oggi guardaci amore mio, tengo in braccio, i frutti del nostro grande amore.
Mi hai reso madre, e te ne sarò per sempre grata vita mia." Luca si avvicinò a me e mi baciò. Quando ad un tratto mi arrivò la videochiamata di mia madre. Rispose Luca, dato che io avevo entrambe le mani occupate.
Mamma iniziò a parlare, senza fermarsi un secondo e disse: "Amore mio bello, come stai? Com'è andato il parto? Tesoro mio i gemelli stanno bene? E dimmi cuore di mamma, quanto pesano? Quanti centimetri hanno? Sì sono attaccati al seno? Mangiano? Dai fammeli vedere, i miei nipotini. E..." Non smetteva più di parlare, e così la interruppi e dissi: "Mamma, datti una calmata, rilassati, sei più agitata tu, che io, che ho partorito da poco due gemelli. Io sto bene, sono stanca, stremata, ma sto bene. Il parto grazie a Dio è andato benissimo direi, i gemelli Demi e Gianluca stanno bene grazie a Dio. Demi pesa 2kg e 900 grammi, e ha 50 cm, Gianluca pesa 3kg e 100 grammi, e ha 53 cm. E si un po' hanno mangiato, il latte piano piano mi sta venendo." Dopo che risposi alle sue domande gli dissi:
"Eccoli qui. Non sono adorabili, mamma."
Mi rispose commossa: "Sono un amore, non vedo l'ora di tenerli in braccio." E poi aggiunse: "Qui con me c'è anche papà te lo passo." Diede il telefono a mio padre che era super emozionato e mi disse: "Giada, amore di papà tantissimi auguri a te e a Luca, quelle due piccole creaturine sono un amore, hai fatto due capolavori piccola mia. Ci organizziamo con tua madre e scendiamo a Roma per un paio di giorni. Un abbraccio forte bambina mia." Mamma e papà ci mandarono tantissimi baci e dopo esserci salutati chiusi.
Durante l'intera giornata, arrivarono tantissime, chiamate e messaggi d'auguri, da parte di tutti i nostri familiari e amici.
Ormai si era fatta sera, Luca per fortuna dopo vari tentativi con l'infermiere, e dopo aver parlato con il primario, era riuscito, ad ottenere il permesso di restare in ospedale con me e i gemelli per la notte. La stanza era tutta per noi.
Misi i gemelli nelle loro cullette, e con un l'aiuto di Luca mi sedetti al centro delle cullette, osservavo i loro piccoli visi, le manine, erano favolosi, mentre li guardavo, la mia bocca iniziò a parlare da sola.

LUCA

Giada si era seduta tra le due cullette, dei
gemelli, e mentre li osservava incominciò a dire delle stupende parole:

"Non mi sembra vero,
miei piccoli tesori.
Fin poco prima,
delle nove,
di questa mattina,
nel mio grembo,
ancora vi portavo.
Ora vi guardò,
il viso vi accarezzo.
Le vostre manine,
piccole e delicate,
tra le mie mani
tengo.
Siete un dono del signore,
il mio cuore,
di immensa gioia,
riempite.
Nella mia vita,
adesso,
non manca
più nulla.
Ho l'amore di vostro
padre,
e voi due,
miei piccoli
miracoli.
Siete il bene,
più prezioso che ho,
per tutta la vita
nel mio cuore
vi custodirò."

Giada aveva molto talento nello scrivere, e inventare, aveva tantissima fantasia, io amavo tutto ciò che con la sua mente e il suo cuore riusciva a dire.
Sì era fatta notte e finalmente spenta la luce, ci addormentammo, eravamo entrambi stanchi.
Ma solo un oretta dopo, Gianluca, si svegliò, Giada lo prese in braccio. Ma di conseguenza si svegliò anche Demi, la presi io, la passeggiavo tra le mie braccia con tanta dolcezza e tanto amore.
Una volta che fece allattare Gianluca, lo diede a me, e si prese Demi, e dopo che anche lei aveva bevuto il latte, li mettemmo entrambi nelle cullette. Durante la notte, i gemelli si svegliarono, spesso. E dopo solo qualche oretta di sonno, era già mattina.

GIADA

Mi svegliai con Luca al mio fianco, i gemelli e lui dormivano ancora, quando si aprì la porta, era l'infermiera che aveva portato la colazione. Luca al rumore della porta che si aprì, si svegliò.
La mattinata, trascorse velocemente.
Erano già le tre del pomeriggio, quando a un certo punto bussarono alla porta, erano arrivati, tutti i nostri familiari e amici. Appena entrarono, erano tutti i innamorati dei gemelli, a turno i nostri genitori li prendevano in braccio un po' ciascuno. Persino il mio amato gemello Davide molto commosso, li prese in braccio. Rimasero lì con noi per parecchio tempo.

Alla ricerca di teDonde viven las historias. Descúbrelo ahora