Capitolo IV

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A breve nel salotto scende il silenzio, siamo tutti quanti presi da quello che succede nel film, ognuno perso in chissà quali pensieri.
Vicino a me Carlo tenta goffamente di nascondere un imbarazzante rigonfiamento ma di certo i boxer che indossa non lo stanno aiutando. Alla mia destra Marco cambia spesso posizione come se non riuscisse a trovarne una abbastanza comoda.
Da parte mia non sento altro se non una leggera eccitazione pensando a cosa proverei se fossi al posto di Carol, l'attrice del film.

Fino a quel momento avevo considerato questo tipo di rapporto solo come materiale di scena. Avevo sentito parlare più volte dei grandi successi al cinema ma non mi sono mai sentita attratta da queste pratiche sadomaso. Devo ammettere però che quelle scene stavano attirando la mia attenzione più di quanto avrei creduto. Insomma ne ero incuriosita.

I ragazzi, da parte loro, come a voler spezzare la tensione commentano a metà tra lo spiritoso e l'imbarazzato distraendomi un po' dalla situazione che si sta creando.
Fino a che assistendo ad una scena piuttosto esplicita accompagnata da un gemito abbastanza coinvolgete, dai boxer di Carlo fuoriesce la punta di quello che è un membro di notevoli dimensioni.
Non riesco a trattenere un'occhiata a quella cosa cresciuta e cerco di evitare accuratamente
di non farmi beccare da lui ma, non nego che un leggero turbamento mi sta assalendo. Così mi allungo sul
divano stringendo le gambe che comprimono l'umido che mi sta bagnando le sottili mutande, che ingenuamente ho scelto di indossare.

Maledetta me, farò un disastro lì sotto!

Il divano si presta a far si che il corpo si abbandoni, complice anche il
clima fresco che pervade l'ambiente e mentre quando mi ero appena seduta avevo assunto una posizione composta, propria di una ragazza per benino, con il passare del tempo il mio corpo è scivolato in avanti e la testa trova un comodo appoggio nella spalla di Marco.

Non si può dire che sia stato solo il film, con il susseguirsi degli eventi a contribuire ad innalzare il mio stato di eccitazione, ma piuttosto l'atmosfera.. il silenzio... la piacevole frescura mi spingono ad un abbandono rilassante tanto che mi accorgo appena che il capo di Andrea,
che si era messo seduto sul tappeto davanti a me si è appoggiato sulla mia coscia destra che sporge dal divano. Lo prendo come un gesto innocente come spesso succede guardando un film a casa di amici. Mentre invece, quando percepisco il calore della mano di Marco a contatto con la parte interna del mio ginocchio inizio a pensare che forse una certa malizia sta rendendo i ragazzi piuttosto audaci.

Mi tiro su e dico "Marco, che cavolo stai facendo?" ma lo dico con un filo di voce da cui traspare ben poca convinzione.
Lui non stacca gli occhi dal video dove il Padrone schizza sperma in
faccia all'attrice che cerca di succhiarlo, e bisbiglia "Niente, solo una carezza, un segno di affetto" e gli prendo la mano dalla mia coscia e dico secca "Capisco che la scopata che vedi ti ecciti parecchio ma vedi di non diventarmi troppo affettuoso però" di risposta lui pensa bene di ignorare la mia richiesta e torna con la mano dov'era, salendo dolcemente verso l'interno. Non riesco a trovare la forza fisica per oppormi e lo lascio fare..

Mentre le immagini dei due ospiti che si scaricano sul sedere e sulla faccia dell'attrice scorrono sullo schermo, anche la mano di Andrea scorre lentamente lungo l'interno della mia coscia e nel salotto cresce una certa emozione che tutti noi riusciamo a percepire.
La mano di Marco risale ancora e si è soffermata non lontano dal bordo della mia gonna e io comincio ad eccitarmi veramente, in un pensiero
pazzo mi dico "In fondo potrei, fare lo stesso, ho qui tre ragazzi e oh
mamma, nel culo non l'ho mai preso, deve fare male, ma il pensiero mi
eccita sempre di più e sento che il mio intimo si riempe di umori preparatori.

Storia Di Una SottomessaWhere stories live. Discover now