Capitolo 1

314 3 6
                                    

POV Jughead

Erano passati ormai quattro mesi dall'incendio al Pop's e dall'esplosione della casa del mio amico Archie, e l'estate volgeva al termine.

Lui e Betty erano salvi per miracolo, erano usciti in tempo dalla casa, e a parte il forte spavento e qualche escoriazione ne erano usciti indenni. Ma quei due incidenti avevano stravolto le nostre vite un'altra volta.

Soprattutto l'esplosione della casa di Archie.

Il mio trasferimento a casa di Tabitha era stato anticipato. E la cosa buffa questa volta, era che tra i due, quello con uno stipendio fisso, seppur basso visto il mio temporaneo impegno part-time alla Riverdale High, ero io.

Con l'aiuto di Pop Tate comunque, riuscivamo a rimettere in piedi piano piano il ristorante e a pagare le bollette. Certo, era dura fare i conti tutti i gironi con i pochi soldi che avevamo ma, forse per la prima volta avevo capito il senso del detto "due cuori e una capanna".

Archie e suo zio Frank si erano sistemati a casa Cooper.

Ricordo ancora la mattina dopo l'esplosione, quando Archie mi aveva confessato del loro legame. Aveva uno sguardo misto tra il preoccupato per me e l'orgoglio di chi ha vinto il suo premio.

Flashback

La luce che filtrava dalla finestra e il continuo vibrare del mio cellulare, abbandonato da qualche parte nella stanza mi avevano svegliato. Non avevo nessuna voglia di alzarmi e neanche di aprire gli occhi. Ero abbracciato a Tabitha, la sua schiena appiccicata al mio petto, e il mio viso sprofondato tra i suoi capelli profumati. Il suo profumo mi faceva impazzire. La tenevo stretta stretta al mio petto, dormivamo su un fianco. Abbracciati, con le nostre gambe incastrate le une con le altre.

Eravamo tornati dalla prima assemblea cittadina entusiasti di quello che era accaduto. Dopo aver riaccompagnato Pop Tate a casa, Tabitha invece di riaccompagnarmi nel garage di Archie mi aveva invitato a festeggiare a casa sua. Avevamo festeggiato alla grande. I nostri vestiti erano volati via in un istante, ed avevamo passato la notte d'amore più travolgente che si potesse immaginare.

Il mio cellulare continuava a squillare. In realtà aveva squillato tutto la notte dopo che avevamo sentito quel forte boato.

J: Tabitha cosa è stato?

T: Jones ti interessa davvero in questo momento?

J: No, mi interessi solo tu.

T: E allora baciami e non pensare ad altro.

Ma da a quel momento in poi, il mio cellulare aveva iniziato a squillare ad intervalli regolari. Ma questa volta non c'ero per nessuno. Questa volta volevo restare nella mia bolla di felicità con la mia Tabitha.

Tabitha si mosse, si era svegliata. Girò il suo bel viso verso di me. Io la strinsi più forte al mio petto e le diedi un bacio sulle labbra.

J: Buongiorno amore, dormito bene?

T: Buongiorno Jones.

Il mio cellulare continuava a squillare.

T: Credo sia il caso che tu risponda.

Mi alzai controvoglia, e completamente nudo andai a cercare il mio cellulare che trovai abbandonato per terra ,in salotto vicino alla mia giacca.

45 chiamate perse da Archie e Betty. Cosa diavolo era successo?

J: Sono Archie e Betty. Mi hanno fatto 45 chiamate.

IL LATO OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora