IL LATO OSCURO

Capitolo 18

POV Jughead

Dovevo andare in bagno, e poi volevo cercare Archie. Dove diavolo si era cacciato? Aveva lasciato Betty da sola tutta la serata. Era così triste.

Trovai finalmente il bagno, non ce la facevo più. Arrivavano degli strani rumori da dentro. Aprì la porta, e il sangue mi si gelò. Ma che diavolo? No, non poteva essere.

La scena che si palesò ai miei occhi mi strinse il cuore.

C'era Veronica sul bancone del bagno con Archie in mezzo alle sue gambe, con i pantaloni tirati giù. Potevo vedere le sue chiappe pallide.

Si girarono verso di me.

V: Jughead? Oh mio Dio!

A: Merda!

J: Ma che diavolo state facendo?

Archie cercò di ricomporsi, si girò verso di me.

A: Amico non è come credi.

J: Ah no? Ma che cazzo combini? Mi fate veramente schifo.

Uscii di corsa dal bagno. Avevo voglia di spaccare tutto. Ma come potevano? Veronica domani si doveva sposare. Archie aspetta due figli da Betty.

Mi sentii strattonare.

A: Jughead aspetta amico, hai frainteso.

J: Ho frainteso? Mi spieghi cosa c'era da fraintendere lì dentro, Archie? Ma porca miseria, che ti è saltato in mente? Domani si sposa!

A: Lo so, non significa nulla. Ci stavamo solo divertendo un po'. Niente di più. Sai come vanno certe cose.

J: No, non lo so. Come vanno certe cose? Spiegamelo, forza. Dopotutto tu sei un maestro nello scoparti le donne degli altri vero? Dai spiega grand'uomo.

Mentre lo dicevo con le mie mani gli diedi uno spintone.

A: Calmati ok? Ti ho detto che è solo per divertirci un po'.

J: Da quanto? Da quanto va avanti questa storia?

A: Da un po'. Io non ho mai smesso di provare qualcosa per Ronnie. Ma io e lei non volevamo le stesse cose. Ti ricordi? Non ha funzionato. A noi piace divertirci e così funziona alla grande.

J: Ma ti senti? E Betty?

A: Io Betty la amo. Lei vuole quello che voglio io. Una famiglia e dei figli. Non le faccio mancare nulla. Ronnie è un'altra cosa.

J: Betty era di là, sola e triste! Ma che cavolo stai facendo? Hai distrutto la nostra amicizia pur di averla e la tratti così? Betty non se lo merita.

A: Cosa vuoi fare? Non vorrai mica dirglielo?

Lo guardai torvo.

J: Sai, una volta ti conoscevo. Archie Andrews, il bravo ragazzo del North Side, non eri perfetto, ma sapevi sempre qual era la cosa giusta da fare. Ti ammiravo e ti volevo bene. Ma poi? Cosa ti è successo? Cosa sei diventato? Ma ti senti quando parli?

A: Juhgead ti avviso: non dire nulla a Betty. Altrimenti...

J: Altrimenti cosa? Cosa mi fai?

A: Betty non ti crederà, la distruggerai.

Me ne andai e lo lasciai li. E' vero non potevo dirglielo, l'avrei ferita per niente.

Tornai in sala e cercai Tabitha. Stava ancora ballando. Mi diressi verso di lei.

J: Vieni, andiamocene a casa.

T: Jughead che succede? Sei stravolto.

J: Tabitha per favore, andiamo a casa.

Non disse nulla e mi seguì verso l'uscita, e mi sentii chiamare.

V: Jughead! Jughead aspetta!

J: Veronica cosa vuoi?

V: Ti prego non fare sciocchezze. Domani mi devo sposare. Per favore.

T: Di cosa state parlando? Jughead, che succede?

J: Veronica glielo spieghi tu?

V: Ti prego, Jughead. Ti scongiuro.

T: Jughead che succede?

V: E' successo che io ho fatto un grande errore. Mi spiace Jughead. E' una storia chiusa, finita. Ti prego, non rovinare tutto. Lo so che ho sbagliato. Ma ti prego, non innescare una bomba che renderà tutti infelici. Soprattutto Betty. Ti prego.

J: Noi andiamo via, buonanotte Veronica.

In quel momento sopraggiunse Reggie. Mi prese sottobraccio e iniziò a condurmi dentro.

R: Hey amico dove pensi di andare? La festa non è ancora finita. Dai torna dentro.

Mi girai a guardare Tabitha che non capiva cosa stava succedendo. Ero di nuovo dentro al salone. C'erano tutti, Archie, Fangs e Kevin. Reggie ci condusse in giardino. Aveva preparato un piccolo tavolo con dello spumante.

R: Allora ragazzi facciamo un bel brindisi. Jones per te, ho preparato una red bull edizione speciale.

Mi passò il bicchiere. Archie mi fissava.

R: Domani sarà per me un grande giorno, e sono contento che i miei vecchi amici siano con me per festeggiarlo. Allora, voglio fare questo brindisi alla nostra amicizia. Ha avuto una battuta d'arresto, ma spero che questa giornata sancirà un nuovo inizio. Salute, dai ragazzi tutto d'un fiato.

Iniziai a bere anch'io. Questa bevanda aveva un sapore strano. Dolciastro, sembrava quasi, non ricordo. Si il sapore fruttato delle Jingle Jungles. No, non sembrava. Era Jingle Jungles! Ma che scherzo era?

Iniziò subito a girarmi tutto. La musica iniziava a darmi fastidio, era assordante.

Aria, ho bisogno di aria.

Improvvisamente la terra non era più ferma sotto i miei piedi. Reggie e Archie ridevano, mi stavano dicendo qualcosa.

Cercai di poggiarmi da qualche parte, ma inciampai. Non riuscivo a rimettermi in piedi. Al diavolo. Meglio distendersi. Si disteso era meglio, vedevo anche tante stelle. Kevin e Fangs stavano provando a dirmi qualcosa. Poi sentì la sua voce.

T: Jughead! Jughead che succede? Che hai fatto?

F: Jughead, amico stai bene?

J: Tabitha, guarda le stelle che belle.

Delle braccia forti mi stavano sollevando.

F: Andiamo a casa amico.

R: Hey Jughead, vai già via? Fatti un altro goccetto con noi.

Sentivo le risate di Archie e Reggie.

Vedevo Tabitha camminare veloce davanti a me.

T: Andiamo a casa, dovrai spiegarmi molte cose Jones.

J: E dai Tabitha rilassati, ogni tanto levatela quella scopa dal ....

Qualcuno mi mise una mano sulla bocca.

F: Non peggiorare la tua situazione amico.

J: Scusa Tabs... sappi che nonostante la scopa io adoro quel....

Fangs mi ritappò la bocca, ma lo sentivo ridere sotto i baffi.

Non ricordo molto del viaggio in macchina. Venni scaricato brutalmente sul divano. Girava ancora tutto intorno a me, ma stavo bene. Era tantissimo che non provavo una sensazione del genere. Poi Tabitha mi fece bere di forza una bevanda rivoltante. Voleva avvelenarmi?

T: Bene, Jones. Ora vai in bagno a vomitare. Poi faremo i conti.

Arrivai in bagno giusto in tempo. Stavo malissimo, sentivo discutere in salotto. Non so quanto tempo passai in bagno. Tanto tempo. Poi mi buttai sul letto e crollai.