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Rientrare a casa dopo un'intera giornata al parco è magnifico. Lancio uno sguardo al tavolo perfettamente in ordine e poi filo dritta in bagno. Prima di crollare sul divano ho bisogno di fare una doccia rinfrescante e rigenerativa. Mollo la borsa sul gradino della scala e comincio a spogliarmi mentre mi avvio in bagno. Lo stile industriale di questo monolocale è il dettaglio che mi ha fatto perdutamente innamorare. C'è un'ampia vetrata da cui proviene una luce calda che dona all'ambiente quell'accoglienza di cui avevo bisogno. È piccolo, sì, ma in questi ultimi mesi, con tanti doppi turni e parecchie vesciche ai piedi, ho cercato di migliorarlo con quanto più potessi. Adesso è in tinta con lo stile ma allo stesso tempo si riesce a scorgere un tocco personale. Ho aggiunto qualche rivista, qualche decoro d'arredamento e alcune piantine qua e là sparse per il loft. Tutte gentilmente offerte dal Velia's, ovvio.

Il bagno, invece, ha un altro stile: richiama sempre il loft a causa delle piastrelle mattonate ma non c'è un filo di grigio o metallo, anzi. Accanto alla finestra dove ho piantato una tenda, c'è una sorta di dispensa formata da diverse mensole in cui ho riposto asciugamani e prodotti per la cura del corpo. Il pezzo forte di questa stanza, però, è il lavabo. Il vecchio proprietario ha scelto uno di quelli con la parte superiore in marmo e quando è andato via, ha deciso di lasciarlo perché si era stufato. Onestamente, non lo ringrazierò mai abbastanza per averlo fatto. Io lo amo.

Anche qui ho aggiunto qualche pianta e posizionato su una delle mensole dietro la doccia uno di quei deodoranti per ambienti alla lavanda. Cielo, adoro la lavanda.

Infine, come ultima aggiunta – e di questa le mie tasche ne hanno risentito parecchio – ho fatto installare una vetrata alla doccia. Non potevo rischiare di usare una di quelle orrende tendine e fare comunque acqua sul pavimento. È parquet e per quanto sia bello, è anche abbastanza impegnativo da mantenere quindi, con questa splendida vetrata aggiunta, non corro più il rischio. Tutto sommato, non credo che lascerò questo splendido monolocale tanto presto, ci ho investito parecchio e lo adoro con tutta me stessa.

Aziono la manopola dell'acqua calda spostandola verso il centro e non appena la temperatura raggiunge quella desiderata, entro in doccia. Lascio che l'acqua scivoli sul mio corpo e chiudo gli occhi. Non appena lo faccio il viso dell'uomo più affascinante su cui abbia posato gli occhi negli ultimi anni invade la mia mente. Dio, non ho proprio alcuna intenzione di togliermelo dalla testa ma allo stesso tempo sono intimorita. È una situazione nuova e mi piace da morire, solo che non sono sicura di cosa lui ne possa pensare. Ho visto quel guizzo di sorpresa quando ho menzionato il fatto che non avessi ancora nemmeno ventuno anni.

Scuoto il capo, capendo che forse al momento l'unica cosa su cui dovermi concentrare è questa doccia e finisco di lavarmi.

Una volta aver concluso, avvolgo un telo attorno ai capelli, stringendolo a mo' di turbante e un altro attorno al corpo. Calzo le mie infradito da bagno e mi piazzo davanti allo specchio. Afferro il mio cellulare e mentre sto per aprire Instagram, comincia a squillare. Corrugo la fronte notando un numero sconosciuto e confusa, porto il cellulare all'orecchio.

«Pronto?»

«Mmh... Molly? Sono... sono Tom. Hardy.»

Rimango completamente spiazzata, a corto di parole e fiato.

«Molly? Sei ancora lì?»

«Ah... io- sì, scusa. Ci sono» balbetto.

Dove accidenti è finita la spavalderia che posseggo e di cui vado fierissima? Accidenti.

«Tua sorella mi ha dato il tuo numero e il tuo indirizzo. Credo di essere sotto casa tua.»

«Come, prego?» sgrano gli occhi portando una mano a coprire la bocca.

𝐌𝐎𝐋𝐋𝐘 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟑]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora