𝘧𝘰𝘳𝘨𝘪𝘷𝘦 𝘮𝘦

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-George sei sicuro? Ti hanno appena dimesso non dovresti prendere una decisione così alla leggera!- Ranboo cercava di rimettere apposto i vestiti che George lanciava dall'armadio sul letto.
-Ho già preso i biglietti, ho soldi, cibo, ho tutto, io vado via da qui, me ne vado!- George svuotava l'armadio come una saetta e lanciava vestiti senza sosta.
-Sono sicuro che arriverà Dream, lui non è quel tipo di persona!- Ranboo cercava di confortarlo mentre prendeva i vestiti caduti a terra, anche se sapeva anche lui che erano poche le speranze.
-Sarebbe già arrivato Ranboo! È inutile, non voglio stare più qui, me ne devo andare!- George  prese da mano tutti quello che aveva raccolto e chiuse in fretta la valigia.
-George in questo modo non risolvi nulla, dovresti parlargli e dirgli le cose come stanno, vuoi che chiami Bad??-
Il castano prese su la valigia e con un po' di fatica la portò per le scale -Non chiamare nessuno, me ne vado e non riuscirai a farmi cambiare idea!-.
Si fermò solamente sulla porta vedendo sulla parete alcune foto di lui e Dream. Erano felici, uniti, nessuno li avrebbe riusciti a separare.
E allora perché ora erano arrivati a questo punto?

Mentre Ranboo ancora scendeva le scale George lanciò un quadretto sul pavimento, facendo rompere il vetro in mille pezzi e la cornice spaccarsi in due.

-Ranboo grazie di tutto e se Dream o qualsiasi altro dovesse chiedere di me, digli la verità, digli che sono tornato a Brighton e che non penso mi vedranno per molto...- il castano fissò per tutto il tempo la fotografia nascosta dalle scheggie di vetro e le legno.
-Sei sicuro?...Non c'è davvero un altro modo...?- Ranboo aveva la tristezza dipinta nei suoi occhi e faceva fatica a pensare che stava per perdere un caro amico

George fece di no con la testa e insieme varcarono la soglia.

Si abbracciarono velocemente e Ranboo turbato lo aspettò finché non arrivo un taxi.

George di nuovo si ritrovò su un aereo, questa volta da solo, lui e il suo passato, che stava lasciando alle spalle...

Sapeva dove andare però!

Karl.

Si ricordava tutto di lui ora...era veramente mortificato per i suoi comportamenti dopo la perdita di memoria.
Lo aveva trattato malissimo, per non parlare di Sapnap...

Tutto ciò che gli rimaneva era una valigia e la speranza che lui volesse ancora avere a che fare con lui, dopo tutto quello che era successo.
Aveva sempre saputo che a Karl piaceva Sapnap ed era come se l'avesse pugnalato alle spalle.
Ora doveva capire se la ferita era stata troppo profonda e se era riuscita a rimarginarsi.

Il taxi lo lasciò lì vicino alla gelateria.
Dopo qualche metro riuscì già a vederlo di traverso da una finestra: capelli e occhi nocciola, sorriso smagliante, grembiule rigorosamente bianco latte.
Aspettò che gli ultimi clienti uscissero e se ne andassero lentamente verso le loro auto.
Era calato il silenzio stranamente, come gli stessero dando il tempo di prendere le energie e farsi coraggio.

Prese un bel respiro e caricò nella valigia l'ansia e la proccupazione.

Doveva rimanere calmo o sarebbe tutto peggiorato.


Aprì la porta e sentì Karl urlare "stiamo chiudendo!" con la sua voce dolce e gentile.

Appena però si girò e notò George per bene diventò dello stesso colore del grembiule.

-Ciao Karl...- George non seppe cos'altro dire.
Karl lo guardò spaesato come se avesse visto un fantasma.
George si ricordò che ogni volta che veniva a trovare Karl aveva una frase iconica che ripeteva di continuo.
Non poteva essersela dimenticata perciò provo a dirla -Come sta il gatto?-.
Poteva sembrare strana come frase ma aveva un significato ben preciso: Karl aveva sempre desiderato un gatto e spesso lo aveva preso in giro in passato perché non era mai riuscito ad adottarlo.
Karl riconobbe su e si mise le mani sulla bocca per coprire lo stupore -Non è possibile...ricordi?!-
George fece una piccola risata e rispose -Si Karl, ricordo tutto-.

Si abbracciarono come mai forse avessero fatto, strigendosi forte l'un l'altro.
George gli sussurò mentre ancora erano abbracciati -Mi dispiace per come mi sono comportato fin'ora...puoi perdonarmi?-
-Non è stata colpa tua e lo sai bene, non ti devi preoccupare di nulla, ora sei tornato è questo che conta-.

Ho pochi capitoli pronti poi li ho finiti, dovrò scrivere tutto il weekend, wish me luck😩✌🏻

𝖬𝗒 𝗆𝗂𝗌𝗌𝗂𝗇𝗀 𝗉𝗂𝖾𝖼𝖾 - 𝖣𝗋𝖾𝖺𝗆𝗇𝗈𝗍𝖿𝗈𝗎𝗇𝖽Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin