41. epilogue: young forever

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Dopo la cena, essendosi Nam e Jin offerti di aiutare Hoseok a lavare i piatti e sistemare, Yoongi decise di fare un giro per la struttura, che ancora non aveva avuto occasione di osservare a pieno. Gli serviva un po’ di solitudine dopo aver rincontrato tutti quanti in un colpo solo.
Non era un edificio su molti piani, ma si estendeva notevolmente in larghezza. Dopo qualche su e giù per le scale, tra le stanze e le grandi sale che immaginava venissero usate per le lezioni di ballo, si ritrovò ad aprire una porta che dava sul tetto. Rimase sorpreso nel vedere la piccola piscina, con qualche tavolino e delle sedie ad un lato di essa, ma ancora di più nel vedere chi vi fosse dentro.

<<Disturbo?>>
La voce bassa del maggiore fece fare un piccolo sussulto a Jimin, che stava dando le spalle alla porta, con le braccia poggiate sul pavimento a bordo piscina, guardando il cielo.
<<Oh, no affatto hyung.>>
Gli sorrise, facendogli segno di accomodarsi accanto a lui, e così il moro fece, andando a sedersi sul cemento con le gambe dentro all’acqua.
<<Un po’ devo dire che mi mancano i capelli azzurri.>>
<<Non me ne parlare, anche a me. Ho discusso inutilmente con mio padre ma si rifiutava di lasciare che il nuovo CEO della sua agenzia in giappone avesse un colore di capelli diverso dal normale. Potrei anche ritingerli, giusto per dargli fastidio, -Ridacchiò.- ma, conoscendolo, potrebbe sempre usarlo come scusa per venire meno al nostro accordo.>>
Il biondo sorrise, almeno il ragazzo non era cambiato, era sempre il solito ribelle.
<<Oh, giusto… Namjoon mi ha detto cos’hai fatto per lui e Seokjin. È stato un gesto davvero carino.>>
<<Nulla di che. Avevo comunque bisogno di un lavoro, di sicuro non sarei finito a fare l’università. E poi loro due hanno fatto molto, sia per me che per Kook, era il minimo.

D’improvviso, senza apparente motivo, Jimin lo prese per un braccio e lo trascinò dentro l’acqua con sé.
<<Come siamo diventati sentimentali.>>
Fu il primo commento che il minore aggiunse, appena Yoongi riemerse dall’acqua. Wow, era davvero una bella vista, mentre spostava indietro i capelli dalla fronte e con la maglietta bagnata ormai tutta appiccicata al torso.
<<Ma che cazzo…>>
Replicò il castano, ma non era davvero arrabbiato, ancor meno nel momento in cui vide l’altro ridere di gusto.
<<Mi piace… Questo nuovo lato di te intendo. E-e tu. Mi piaci anche tu, ma questo credo già si sappia.>>
<<Non lo so Jimin, dimmelo tu…>>
Il viso di quest’ultimo si rabbuiò, come pochi secondi prima quello del maggiore era diventato improvvisamente serio. Ovviamente era arrabbiato, e questo stava per mandare nel panico il povero biondo, che proprio non riusciva a trovare le parole. Cosa mai avrebbe potuto dire per sistemare quel casino che lui stesso aveva combinato e di cui per mesi non avevano parlato?
<<Io ti ho lasciato il tuo spazio e tutto il tempo che ti serviva. In realtà non sapevo come comportarmi perché non sono mai stato in un situazione del genere prima e mi sono ritrovato spaesato e non-...>>

Jimin non lo lasciò proseguire con il suo blaterare, andando a baciarlo con foga e velocità, intrecciando una mano nei suoi capelli.
<<I-io… Mi era mancato. Scusa…>>
Disse, quasi a doversi giustificare, il biondo, ma Yoongi non lo lasciò allontanare, seguendolo con il corpo e riprendendo a baciarlo. Il minore sorrise sulle sue labbra, togliendo la maglia tutta inzuppata al ragazzo, per poi prendere una sua mano ed andare a posarla sul proprio petto e spingerla verso il basso.
<<Jiminie, forse dovremmo andarci piano.>>
<<Mh-hm. -Scosse la testa.- Pensavo di stare più che bene senza contatto fisico, ma negli ultimi mesi non ho fatto altro che capire quanto in realtà mi mancasse essere toccato… Da te. E pensavo anche di avere una tale confusione in mente, ma mi è bastato vederti per capire che se c’è una cosa di cui sono assolutamente convinto è che non posso fare a meno di te.>>
Il castano ghignò a tale affermazione, dandogli qualche altro breve bacio mentre la sua mano esplorava il corpo dell’altro.
<<Se non ricordo male, mi avevi accennato che anche l’acqua aiuta con la tua fobia, giusto?>>
<<Mh, si. Mi da uno strano senso di protezione… -Yoongi prese a lasciare qualche bacio sul suo collo e sulla sua clavicola destra, distraendo il ragazzo dalle sue stesse parole.- E… Ed è quasi come s-se qualsiasi contatto venga immediatamente lavato via.>>
Decise che quel poco di spiegazione fosse sufficiente, vedendo la testa del maggiore sparire sott’acqua poco dopo. Egli continuò a riempire di baci e carezze il suo torso, scendendo piano piano, con gli occhi chiusi per evitare che l’acqua con il cloro gli andasse negli occhi. Jimin si beò di tali attenzioni che tanto gli erano mancate, per poi, di malavoglia, afferrare il viso del ragazzo e riportarlo in superficie, stampandogli un veloce bacio.
<<Non vorrei mai che tu affogassi li sotto.>>
<<Mhh. Non sarebbe una brutta fine.>>
<<Che scemo…>>
Ridacchiarono entrambi, con il biondo che andò ad arruffare giocosamente i capelli del ragazzo.

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