30. non hai rispettato il patto

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Di prima mattina i raggi del sole iniziavano a filtrare attraverso le tende della finestra, Yoongi era già sveglio da un po'. Gli era capitato spesso da quando erano arrivati a Tokyo, ma non si lamentava poiché aveva l'occasione di ammirare il ragazzo dormire accanto a lui. Ciò che rese diversa quella mattina, l'ultima che avrebbero trascorso nella meravigliosa città giapponese, fu un gesto, probabilmente del tutto involontario, compiuto dal ragazzo ancora dormiente. Jimin si rigirò tra le coperte fino a ritrovarsi con il corpo completamente contro quello del maggiore, e la testa posata sul suo petto.
L'azzuro guardò la scena con sgomento, non aspettandosi una cosa del genere, ma poi riflettendoci ricordò a sé stesso che il ragazzo non aveva alcun controllo lucido dei suoi movimenti mentre dormiva. Sfruttò la situazione e prese ad intrufolare una mano tra i suoi capelli, per poi lasciarci qualche leggero bacio, passando ad accarezzargli il viso e beandosi di quei piccoli quanto significativi gesti.
Si bloccò di colpo non appena sentì l'altro muoversi di nuovo e mugolare qualcosa, segno che si stava per svegliare. Velocemente sgusciò fuori dalle braccia di Jimin facendo attenzione a non svegliarlo, per evitargli un risveglio traumatico. Il minore strizzò gli occhi per poi sfregarseli con le piccole mani, prima di riuscire ad aprirli e mettere a fuoco la vista.
<<Buongiorno bella addormentata.>>
Scherzò Yoongi, che era già in piedi alla ricerca delle ultime cose da mettere in valigia.
<<Giorno hyung.>>
Brontolò ancora mezzo addormentato il biondo, rimasto seduto con le gambe distese sul letto. Si guardò intorno cercando di capire cosa dovesse fare, prima di alzarsi e trascinarsi verso il bagno per darsi una sistemata.
Una volta ricontrollato di aver preso tutto scesero nella sala a fare colazione, dove incontrarono Taehyung e Jungkook già seduti l'uno davanti all'altro ed intenti a mangiare. Per tutto il tragitto dalla camera alla sala Jimin non aveva mai lasciato la mano del maggiore, cosa che fu costretto a fare per prendere la colazione ed andare poi a sedersi accanto a Jungkook, unico posto rimasto libero dopo che Yoongi si era stranamente fiondato accanto al grigio. La cosa non era certamente sfuggita a Taehyung, il quale si sporse verso il maggiore per poter sussurrare.
<<Non hai rispettato il patto.>>
<<Nemmeno tu, a quanto vedo.>>
<<Ma di che stai parlando?>>
Il grigio finse di non capire dove voleva andare a parare con quelle insinuazioni, ma l'altro si apprestò ad esporre la sua teoria.
<<Jungkookie odia i maglioni a collo alto. Difatti... È tuo quello?? Sono sicuro che lui non ne abbia. E per quale motivo dovrebbe indossarne uno se non per nascondere qualcosa?>>
Il ghigno ed il tono ovvio di Yoongi non lasciarono al minore possibilità di replica o neppure di pensare ad una scusa, perché lui continuò.
<<Non ha deluso le mie aspettative.>>
<<Aspettative... Ma si può sapere di che stai parlando?>>
<<Di Jungkook. Quando vuole qualcosa trova sempre il modo di ottenerla, ed è particolarmente bravo quando si tratta di stuzzicare le persone. Sono stato con lui un anno, so come funziona e so capire quando quel piccolo diavolo punta qualcuno. Voleva te ed a quanto pare ci è riuscito alla grande.>>
Un ghigno comparve sul volto del maggiore, mentre il grigio processava il significato concreto di quelle parole.
<<Quindi hai barato! Di nuovo! Puffo bastardo, non hai mai avuto intenzione di stare lontano da Jimin, non è vero?>>
Taehung si apprestò a blaterare insulti e cattiverie di ogni tipo ma venne interrotto dall'altro che stava ridacchiando soddisfatto.
<<E comunque, se proprio vogliamo vederla tutta, è stato Jimin a baciare me.>>
<<Baciar-... Come che cosa?! E... E lo stesso vale per Jungkook. È stato lui a...>>
Si zittì non appena si rese conto delle parole pronunciate e dell'espressione incredula sul volto del maggiore.
<<Ah, quindi le cose stanno così eh... Chi l'avrebbe mai detto che il piccolo coniglietto ci sapeva fare così bene.>>
<<Come... Cosa... Smettila! Tu non sai come sono andate le cose ed io non dovrei stare qui a parlartene quindi possiamo semplicemente fare colazione per favore?!>>
Insieme alla calma Taehyung iniziò a perdere il controllo sul volume della voce, attirando l'attenzione degli altri due seduti di fronte a loro.
<<Ma si può sapere che cosa vi prende? È da quando ci siamo seduti che bisticciate come una coppia di sposini.>>
Ridacchiò il biondo, seguito dal commento del moro.
<<È possibile che non riusciate a respirare nella stessa stanza senza mettervi a fare storie?>>
<<Beh... In realtà Taehyung qui mi stava raccontando di come ieri sera lo hai->>
Prese a parlare Yoongi che venne prontamente zittito dalle mani del grigio che si posarono sulla sua bocca.
<<Di come mi hai... Aiutato a chiudere la valigia! Sisi! Sapete mi porto sempre dietro troppe cose, anche se poi si rivelano inutili! >>
Sputò la prima cosa plausibile che gli venne in mente, forzando una risata, mentre prendeva un piccolo panino e lo infilava nella bocca troppo chiacchierona dell'azzuro, per poi stringergli le guance con una mano per "aiutarlo" a masticare.
<<Susu Yoongi, farai meglio a mangiare in fretta prima che sia ora di andare, no?>>
Qualsiasi altro commento il maggiore avesse voluto fare venne portato in secondo piano in quanto la sua attenzione era tutta concentrata sul non soffocare con il panino, ma si riservò di lanciare un'occhiata fulminante al ragazzo seduto accanto a lui.
Il resto del tempo a tavola Yoongi lo passò ad osservare il moro: rideva mostrando i suoi denti da coniglietto per qualcosa di stupido che aveva fatto Taehyung, scherzava e parlava con tutti e tre senza problemi. Del tutto diverso dal Jungkook timido e non a suo agio con troppe persone attorno che era abituato a vedere. Sorrise quando i suoi occhi incontrarono quelli del moro, il quale lentamente ricambiò un po' impacciato poiché preso alla sprovvista.

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