Harry Potter

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I giorni passavano in fretta e Ginny quasi si dimenticó del perché era di fronte all'infermeria.
Suo fratello!
Ma certo!
Malfoy aveva avuto la brillante idea di dare a Lumacorno un idromele avvelenato da regalare a Silente.
Ma come sempre il suo piano era andato storto, e ora Ron era in infermeria!
Neanche le dispiaceva tanto.
Era orrendo da pensare, ma non sopportava piú suo fratello.
Probabilmente quelle serpi avevano una cattiva influenza su di lei.
Facendo quei pensieri varcó la soia dell'infermeria e venne accolta da una Madama Chips esausta. Probabilmente tutte quelle teste rosse le stavano dando non pochi problemi, pensó osservando una parte della sua famiglia riunita vicino a Ron.
"È qui per suo fratello, non è vero?" chiese la donna stanca.
"Sí, esatto" rispose Ginny quasi in imbarazzo.
Quei capelli erano un vero e proprio marchio di fabbrica!
"Mi segua" continuó Madama Chips, accompagnandola a un lettino attorno cui sedevano diversi suoi famigliari.
"Grazie" disse la rossa, prima che la donna sparisse.
"Allora...Come sta?" tutti fissavano Ginny che si era appena seduta su una sedia libera.
"Saresti anche potuta venire prima!" la rimbeccó sua madre.
"Sí, ma non tutti abbiamo terminato la scuola" incalzó la rossa, ammiccando ai suoi genitori e a Fred e George.
Fred e George!?
Non li aveva notati!
"Fred, George!" disse contenta abbracciando i gemelli.
"Cosí finirai per strozzarci" le fece notare Fred.
"Scusate" disse la rossa ridacchiando.
Lei adorava i gemelli.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma in fondo erano i suoi preferiti.
"Cosa ci fate qui?" continuó Ginny.
"Beh, siamo venuti a vedere come stava Ronnino" rispose George.
"E poi volevamo farti una sorpresa" continuó Fred.
A quel punto la rossa si ributtó addosso a loro.
Era piú forte di lei, doveva abbracciarli a tutti i costi.
Quando si staccó, gli sorrise e focalizzó la sua attenzione su Ron.
Era privo di sensi, e si sentí in colpa per non essere andata a trovarlo prima.
In fondo era suo fratello.
E la sua famiglia andava prima di tutto, giusto?
Ormai non sapeva piú cos'era giusto e cos'era sbagliato.
Quello che stava facendo era molto sbagliato, ma stranamente non le sembrava di stare dalla parte del torto.
"Quindi...Come sta?" chiese infine Ginny, riprendendosi da quei pensieri.
"Madama Chips dice che si riprenderà presto" disse tranquillo suo padre.
"Se non fosse stato per Harry, adesso sarebbe morto!" continuó Molly, raccontando a tutti di come il Prescelto avesse brillantemente salvato Ron.
Ginny non ne poteva piú!
Era grata a Harry per ció che aveva fatto, ma erano giorni che tutti le ripetevano di quanto dovesse sentirsi fortunata a conoscere il mitico Harry Potter!
Basta! Non riusciva piú a sopportare tutti gli elogi al Prescelto.
Harry era un semplice ragazzo molto sfortunato!
Era sicura che nella guerra magica, che probabilmente a breve sarebbe scoppiata, il moro avrebbe avuto un ruolo fondamentale.
Ma fino ad allora lei l'avrebbe trattato come un normalissimo adolescente.

Dopo essere rimasta un po' con la sua famiglia, la rossa decise di dirigersi verso la Torre di Astronomia.
Adorava quel posto.
Ci andava molto spesso dopo il suo primo anno.
Cosí si diresse verso le lunghe scale che conducevano alla torre.
Arrivata in cima notó un ragazzo che osservava il cielo.
Non si aspettava di certo di incontrare Harry Potter in quel luogo, infatti decise di andarsene prima che la vedesse.
Purtroppo non era mai stata una ragazza molto aggraziata e scendendo il primo gradino fece un rumore tale che il moro si voltó.
"Ehy" disse Ginny imbarazzata, sforzandosi di sorridere.
"Ehy" rispose Harry, che non sembrava stare molto bene.
A quel punto la rossa non si poteva piú tirare indietro.
"Che succede?" chiese, cercando di non apparire apprensiva come sua madre.
"Nulla" rispose il moro, distogliendo lo sguardo dalla ragazza e riportandolo al cielo.
"Ne sei sicuro?" riprovó Ginny.
"È solo che quest'anno mi sembra sia ancora peggio di quelli precendenti: tu che non mi parli, persone che rischiano di morire continuamente, Silente che mi mette pressione, Lumacorno...Che altro potrebbe succedere?"
O mio caro Harry, non ti immagini nemmeno cosa accadrà alla fine dell'anno, pensó la rossa.
Peró cercó di rimanere impassibile e si avvicinó al moro.
"Quest'anno è parecchio turbolento, in effetti. Ma non ti devi scoraggiare, Harry" provó Ginny, sperando di tirare un po' su il morale del Prescelto.
Contrariamente a quanto pensava, le sue parole sembrarono funzionare. Infatti il moro si giró vero di lei e l'abbracció.
La rossa si sentiva un po' in imbarazzo, ma cercó di non darlo a vedere e ricambió quello strano abbraccio.
"Grazie" disse Harry, dopo essersi staccato da Ginny.
"Di nulla" rispose la rossa, che in realtà non capiva bene cosa avesse fatto per aiutarlo.
"Io vado" continuó Ginny, per poi scendere le scale e lasciare il Prescelto da solo con i suoi pensieri.

Ginny decise di andare nel giardino vicino al castello.
Solitamente si sedeva sotto un albero vicino al lago. Ma appena fu vicina al suo posto, notó una coppia che stava facendo un pic-nic.
Non ce l'avrebbe fatta a stare da sola quel giorno, pensó dirigendosi verso la Sala Comune di Serpeverde.
Non aveva voglia di stare in mezzo alle altre serpi, cosí appena fu dentro alla Sala, andó nel suo dormitorio.
Voleva rilassarsi e leggere un libro, ma a quanto pare Daphne e Pansy non erano della stessa idea.
"Allora ragazze, voi cosa fate a San Valentino?" chiese la prima curiosa come sempre.
"Io ho un appuntamento con un Corvonero del settimo anno!" disse elettrizzata Pansy.
"Non mi dire! Io invece vado a Hogsmeade con un ragazzo di Tassorosso del sesto!" disse Daphne.
"E tu, Ginny? Scommetto che hai un sacco di ammiratori che ti hanno chiesto di uscire" disse Pansy con fare eloquente.
"Ma quali ammiratori? Io a San Valentino rimarró qui a Hogwarts a godermi un po' di calma e tranquillità" in realtà Ginny si era completamente scordata della festa degli innamorati, e in fondo non le importava neanche tanto.
Si ricordava ancora tutti quegli anni sprecati ad aspettare un invito da parte di Harry.
Adesso voleva solo un po' di serenità. E poi non le interessava nessuno.
Stranamente quel pensiero aveva un qualcosa di falso, ma la rossa ricacció indietro quel presentimento e si concentró sulle sue amiche.
"Ma no, Ginny! Devi assolutamente fare qualcosa!" disse sicura Pansy.
"Esatto! Probabilmente questo è l'ultimo anno in cui potrai vivere un San Valentino normale!" continuó Daphne.
"Qui a Hogwarts, nulla è normale" si limitó a dire la rossa, prima di concentrarsi completamente sul libro che aveva tra le mani.
Peró nella sua mente un pensiero continuava a venire a galla incessantemente:
non le interessava davvero nessuno?

Serpe per sempre ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora