Chiusura del caso

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De Angelis. 

In ospedale...

Non comprendo cosa mi prende, non sono arrivato a trentasette anni per infatuarmi di un ragazzino di ventisei, ma quando mi guarda con quegli occhi azzurri come il cielo non capisco nulla. 

Non voglio più sentirmi così, tanto meno per un uomo però... le sue labbra sono tentatrici! 

Lentamente mi piego su di lui appoggiando la bocca alla sua e un brivido trapassa la mia schiena, arpionandomi lo stomaco.

Mentre lo bacio il ragazzino fa un leggero movimento col viso, allarmato indietreggio e esco con passo deciso dalla stanza incrociando Luigi che, con un cenno del capo, mi indica il medico.

Marco in ospedale.

La luce mi infastidisce gli occhi e sento un forte bruciore sul fianco. "Cazzo che dolore!" 

Percepisco uno strano sapore sulle labbra, come di...  fumo, per la precisione Marlboro rosse, le stesse che fumava mia zia, le riconoscerei tra mille. 

 Una voce mi sveglia da quel cumulo di miei assurdi pensieri, riconosco subito Luigi: «Ma si può sapere che credevi di fare guaglioncello? Ci hai fatto venire un attacco di cuore!» 

Sorrido al suo commento e tono, un misto di rabbia e preoccupazione così tento di sollevarmi, ma lui mi invita a stare giù continuando la ramanzina: «Sentiamo cosa dice il medico prima di tentare di fare, ancora, l'eroe.»

De Angelis in ospedale.

«Commissario De Angelis, buonasera.»

«Dottore, salve. Come sono le condizioni del collega?»

«Il ragazzo è tosto... la ferita era profonda ma per fortuna laterale, non ha leso nessun organo ha solo perso parecchio sangue.  É un giovane forte quindi, al massimo domani, lo dimettiamo. Sempre che accetti di rimanere a riposo!»

«Ottima notizia, dottore... La ragazza come sta?»

«Abbiamo appena parlato con i genitori, purtroppo è stata violentata. Mostra parecchi lividi dovuti alle percosse. Naturalmente è ancora sotto shock,  le abbiamo somministrato un calmante e degli anti-dolorifici. Nelle prossime ventiquattro ore dovrebbe stare meglio, almeno fisicamente.»

«Psicologicamente quanto le ci vorrà per ristabilirsi?»

 «La visiterà a breve lo psicologo e ci darà il referto... Comunque dovremo trattenerla per terminare tutte le visite e poi, ottenuti gli esiti vedremo il da farsi.»

«Bene, grazie dottore e buon lavoro.»

«Anche a lei Capitano De Angelis... a presto.»

Inutile dire che ero sollevato, ma anche parecchio incazzato! 

Uscito all'esterno i miei uomini mi stavano aspettando per avere notizie così mi fermai per aggiornarli: «LA RAGAZZA STA BENE SI RIPRENDERÀ anche se, purtroppo, ha subito violenze fisiche e psicologiche. Domani facciamo il punto della situazione, compiliamo un poco di cartaccia, ma per stasera è tutto! Potete andare a casa... A PROPOSITO, DOMANI voglio parlare con quel pezzo di merda di Venturi.»

Noto la tensione sui loro volti e capisco cosa pensano, un sorriso si fa largo sul mio viso: «Tranquilli ragazzi, il Milanese sta bene è solo un graffio, domani lo fanno uscire. Ora torniamo in distretto.»

Finalmente li vedo sorridere.

Tornato alla centrale recupero la moto e torno a casa; sono davvero distrutto sono settimane che non dormo bene.

Appena arrivato parcheggio la moto in taverna e salgo in casa, le gambe sono davvero pesanti ma finalmente il mio cuore è leggero. Abbiamo salvato quella ragazza e con questo pensiero mi accascio sul divano che si trova al centro della sala, poco lontano da una grande vetrata.

Un pensiero inaspettato fa aumentare i miei battiti e, immediatamente, mi ritrovo a sfiorarmi la bocca e pensando: "è stato davvero bello baciarlo, le labbra erano così morbide... avrei voluto tanto morderle...", improvvisamente mi ritrovo con una mano nei pantaloni e l'altra sulla bocca: "Perché mi fa sentire così, non sono pronto a questo"  Una lacrima scende lungo la guancia ricordando la mia sofferenza e, in tutto questo turbinio di emozioni, le dita procedono lungo la mia rigida lunghezza con un movimento lento ma deciso... Fino al raggiungimento del piacere... sentendomi solo, stupido e molto arrabbiato con me stesso.

"Sono fottuto!!! Lui è un mio dipendente e, oltretutto, è troppo giovane per me... e, e, e cosa... cosa... Ancora stai cercando di trovare delle scuse? "

Frustrato mi ripulisco e poi poggio le mani sul viso. Mi sento stanco e con fatica mi libero dai vestiti sporchi fiondandomi in doccia. Beandomi della cascata di acqua calda che accarezza il mio volto e poi scivola lungo il mio corpo. Liberandomi dallo stress di quelle lunghe settimane e rilassandomi dalla mia angoscia personale.

Mi sento decisamente meglio, mi avvolgo nell'accappatoio e, dopo essermi asciugato i capelli, decido di prepararmi un the con qualche biscotto. Una volta bevuta poggio la tazza sul comodino e cedo alla stanchezza dormendo beatamente per tutta la notte.

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Eccoci anche alla fine di questo tumulto emotivo del nostro Commissario De Angelis. Da ora in poi troverete molti capitoli condivisi, dove parleranno più personaggi.

Come al solito stelline e commenti sono sempre super graditi.😘

Chissà cosa succederà ancora al nostro Marco.... grazie a tutti\e a presto.

IO, una pistola, un amore eeee... un pizzico di follia.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon