Capitolo 14

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<< Che vuol dire che c'è un altro gigante come noi? >>

Gridò sconvolto Reiner poco dopo le parole udite da Annie.

<< Non ne sono sicura, ma dopo aver sentito la trasformazione è sbucata dal nulla Ymir. Dalla stessa direzione del fulmine. >> sussurrò la bionda, sedendosi sulla panca di legno.

Non appena avuto il dubbio, Annie aveva riunito Reiner e Bertholdt in cerca di spiegazioni. Non riuscivano a capacitarsi come potesse esserci un altro gigante oltre a loro. La missione era stata chiaramente affidata a quattro persone precise ed escluso Marcel, erano rimasti solo loro tre. Che Marley avesse preso precauzioni alle loro spalle spedendo un'altra persona?

<< E se avessero scoperto del fallimento di Marcel? >> disse intimorito Bertholdt.

<< No, non è possibile. Ce lo avrebbero comunicato, Ymir ci avrebbe avvisati. >>

Reiner annuì alle parole della compagna. << Siamo qui da 2 anni e lei è esattamente qui dallo stesso tempo. E' impossibile che sia riuscita a raggiungerci da Marley nell'immediato. >>

<< E allora? Cosa facciamo adesso? >>

<< Niente. >> rispose Annie, sollevandosi davanti Bertholdt. Lo fissò negli occhi prima di proferire parola. << Si è sempre comportata normalmente con noi. Probabilmente non sa delle nostre intenzioni...>>

Voltò lo sguardo verso Reiner. << ... né della nostra natura. Quindi suggerisco di tenercela buona per non destare sospetti anche agli altri. >>

Camminò davanti alla finestra, vedendo la neve al di fuori cadere sull'asfalto. No. Non potevano rischiare che Ymir spargesse la voce, non potevano prevedere una sua possibile reazione. Nessuno gli assicurava che sarebbe stata al loro gioco, d'altronde conoscendola Annie si sarebbe aspettata di tutto da una ragazza vendicativa ed egoista come lei.

<< Se lei non si è accorta di noi, allora noi fingeremo di non esserci accorti di lei. >>

~~

<< Ei! >>

La voce squillante di Eva risuonò nelle orecchie di Annie, attirando la sua attenzione. La bionda smise di camminare, posando gli occhi sul viso bagnato di Eva. Arrossì leggermente nel trovarla avvolta in una tovaglia. I capelli bagnati lasciavano cadere dalle lunghezze gocce di acqua sul pavimento.

<< Che ci fai a quest'ora ancora sveglia in queste condizioni? >> disse Annie imbarazzata e con tono autoritario.

Eva corrugò la fronte, guardando in basso verso i suoi piedi nudi. Si grattò la nuca prima di rispondere.

<< Lo ammetto... stavo morendo dal freddo e ho deciso di sfruttare l'acqua calda per riscaldarmi. >> mormorò con un sorrisino.

<< Mai sentito parlare delle coperte? >> tuonò Annie, guardandola male.

La compagna notò lo sguardo strano. Socchiuse le labbra, guardandola dubbiosa. In realtà, aveva notato l'atteggiamento nervoso di Annie da quando avevano finito la prova d'addestramento del pomeriggio stesso. Data la "vittoria" si sarebbe aspettata da parte sua un umore migliore. Magari di chi grazie al lavoro di squadra era riuscita ad arrivare tra i primi classificati. Eppure finita la prova non l'aveva più vista. Era come scomparsa fino a quel momento. Non si era presentata alla cena, non aveva fatto ritorno nei dormitori per tutta la serata. Pensandoci, capitava molto spesso che Annie sparisse da un minuto all'altro in incognito. Ed Eva non riusciva a spiegarsi il motivo, né il dove si andasse a rifugiare.

TI OFFRO IL MIO CUORE ¦¦ Annie LeonhartWhere stories live. Discover now