Ero davanti ai cancelli della scuola, e malgrado fossi abbastanza lontano dagli altri studenti, nella mia mente dominava il caos.

Avevo le cuffie nere sulle orecchie, e il cappuccio tirato sulla testa per cercare di attirare meno l'attenzione. Quando qualcuno si concentrava su di me, i suoi pensieri si facevano più insistenti. Avevo la musica al massimo, ma non serviva a nulla.

Avevo sempre odiato i posti con tanta gente. Ed era per quello che non uscivo quasi mai dalla mia camera, se non per andare a scuola. I miei non potevano permettersi di insegnarmi a casa, così ero stato costretto ad andare in una scuola pubblica. Ma le elementari e le scuole medie del paesino dove abitavo io, non erano nulla in confronto al caos del liceo. Dove andavo prima, eravamo cento allievi a dire tanto, qui invece saranno stati duecento allievi solo il primo anno.

Feci un respiro profondo, poi entrai nell'area scolastica. Cercai di raggiungere il più in fretta il segretariato, ignorando tutti i pensieri delle presone che incrociavo. Era come se tutti gridassero nella mia testa, e già sentivo il mal di testa arrivare.

Per fortuna non ci misi molto a raggiungere il segretariato, e la segretaria lì presente mi diede le chiavi del mio armadietto. O meglio: appena gli dissi nome e cognome, le chiavi volarono verso di me. Poteva spostare gli oggetti con il pensiero. Infatti aveva pensato le parole "chiavi" e "ragazzo".

Raggiunsi quasi di corsa il mio armadietto, e sistemai le mie cose, poi corsi verso la mia classe. Per fortuna quando entrai la classe era vuota, quindi la mia testa ebbe un po' di riposo. Mi sistemai in fondo all'aula, proprio all'ultima fila di banchi, lontano dalle finestre.

Essendo chiuso tra quattro mura, in una stanza attualmente vuota, le voci nella mia testa erano attutite, per fortuna. Purtroppo questa tranquillità durò poco, perché al suono della campanella entrarono una quindicina di adolescenti.

Non ero pronto, e i pensieri di quindici ragazzi e ragazze mi colpirono come uno schiaffo.

"Certo che il ragazzo biondo non è male"

"Giuro che se sta qua dice ancora qualcosa su quel giocatore di baseball la strangolo"

"E ora come cacchio lo dico a Mary che l'ho tradita"

" Ma se tipo a un pesce si bloccano le branchie, si strozza?"

E così via.

Io provavo sempre a ignorare di chi fossero quali pensieri, ma quando ero una stanza con un numero ben definito di persone e non in un corridoio dove la gente andava e veniva, sapevo perfettamente chi stava pensando cosa. E in un certo senso era la cosa peggiore.

Entrò il prof di Storia, e devo dire che tirai un sospiro di sollievo: quando un prof entrava in aula, quasi tutti pensieri di solito si spostavano su di lui, lasciando la mia mente libera da molti dei pensieri privati della gente.

Quando mi sentii sollevato quando il prof entrò, non sapevo ancora cosa sarebbe successo di lì a dieci minuti.

Non sapevo che proprio QUEL prof, avesse deciso di rendermi il primo giorno di liceo, ancora più infernale di quanto già pensassi.

Angolo scleri disagiati

Sì, ho pubblicato già oggi.
Questo perché devo festeggiare il fatto che oggi ho fatto l'ultimo esame del semestre, e ora ho due settimane prima delle pagelle e dell'inizio del secondo semestre, in cui mi posso dedicare anima e corpo alla scrittura, alla lettura, alle serie tv arretrate, all'editing

Insomma, ho tanta roba da fare. A me piace aggiornare a caso, quindi se per caso un giorno aggiornassi due volte e poi sparissi per qualche giorno, non vi preoccupate.

Se sparisco, perché magari ho finito i capitoli di riserva, cerco di scriverne uno il più in fretta possibile per pubblicarlo. Di solito entro una settimana dovrei aver fatto. Se ci metto più di sette giorni vi autorizzo a rapirmi, così almeno poi ho tempo di scrivere, ahahah

Allora, non mi piace quando si va troppo in fretta, quindi la storia si svilupperà mooooooolto lentamente. Spero che la cosa non vi dia fastidio.

Lasciate un commentino e una stellina se volete ☆

- Sofia

(Aggiornamento nei prossimi giorni)

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuWhere stories live. Discover now