11.

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Rachel

Erano passati tre giorni...
Tre giorni in cui comunicavo alla gente del Texas e quella di Houston che il loro concittadino era ancora dentro il bunker e che la guerra tra l'esercito americano e i talebani aveva avuto inizio. Erano arrivate altre notizie dal presidente Biden: non avrebbero lasciato l'Afghanistan e per fortuna non davano per morto Alex, ma altre persone lo erano. Gran parte dei talebani erano stati uccisi per mano dei Navy Seals, ma non sapevano quanti ne rimanevano nascosti.

«Da quello che sappiamo essere certo e che l'ordine di uccidere i talebani è stato dato dal Tenente Alex Logan» comunicò Kaylee «qualche secondo prima che venisse portato nel bunker. Il sergente Capo Chris Anderson della squadra del Tenente ha comunicato tutto al Capitano del secondo plotone, disponendo la missione di uccidere i talebani.»

«Biden ha accertato che presto la base dell'aeronautica a Kabul riceverà una chiamata dai talebani. Vogliono ancora che le truppe vadano via dall'Afghanistan e sono ignote le modalità con cui prenderanno lo Stato o come minacceranno le nostre forze armate, ma di sicuro il Presidente ha assicurato che nessuna truppa andrà via» continuai con un groppo in gola «gli ostaggi stanno bene, non abbiamo altra notizia se non questa. Vi aggiorneremo nei prossimi giorni» sfoggiai un sorriso falso e chiusi il plico di fogli davanti a me con tutte le notizie del giorno.

«Questo è tutto per oggi. Ci vediamo domani con il notiziario delle dodici! Buona giornata!» concluse Kaylee trattenendo un sorriso fino a quando la messa in onda non fu terminata. La lucetta rossa in alto sulla muro di fronte, si spense e tolsi il microfono dalla giacca bianca, lasciandolo sul bancone di vetro e portami il plico con me lasciai lo studio seguita da Kaylee.
Lasciai le notizie alle redazione, salutai tutti e uscii nel corridoio. In quei tre giorni non avevo voglia di stare con nessuno e mi uccideva far finta di niente, sorridere a chiunque facendo star male le persone attorno a me, quando il mio unico pensiero era...Alex.

«Rachel...Tesoro, aspetta» Kaylee mi raggiunse sbarrandomi la strada. «Ehi» mi prese la mano e intrecciò la sua alla mia.

«Il sogno della mia vita sta diventando un incubo!» esplosi, sapendo quello che lei voleva dirmi, cioè: "parlami". «Non voglio più fare il notiziario, non ci riesco e allo stesso tempo non voglio rifiutare questa grande opportunità.» La sentii sospirare pesantemente e agitarsi sul posto.

«Ascolta...ti va di uscire stasera?» riavviò qualche ciocca di capelli dietro il mio orecchio destro. «Solamente noi due» precisò.

«Non lo so...»

«Andiamo a prenderci un frappé, mh? Come facciamo sempre dopo cena» sorrise.

«D'accordo» acconsentii e l'abbracciai. «Adesso vado, voleva vedermi la signora Clark per pranzo.»

«Va bene, allora ci vediamo più a tardi.»

Annuii e mi diressi nel nostro studio per prendere la mia borsa. Attraversai l'ingresso del Chronicle, passando tutti i dipendenti che andavano avanti e indietro e non appena uscii, attraversando il parcheggio, incontrai mio fratello.
«Fox..» lo raggiunsi «che ci fai qui?» non disse nulla, però mi ritrovai fra le sue braccia. Sentendo il suo calore avvolgermi, chiusi gli occhi e respirai il suo profumo. Strinsi tra le dita la sua camicia sulla schiena e trattenni le lacrime che volevano scivolare via.

«Ho sentito il notiziario alla radio mentre venivo qui» parlò senza staccarsi da me, poggiando la mano alla base della testa. «Fidati di Alex...io mi sono sempre affidato a lui da piccoli, era quello con la testa sulle spalle» sorrise contagiando anche me. «Lui sa cosa fa» si fece di nuovo serio, portando lo sguardo sul mio viso, scivolando le mani sulle guance e con i pollici accarezzò gli zigomi. «È assurdo quello che sta succedendo.»

Tenente Logan                        -Tutto ricomincia da te-Where stories live. Discover now