venticinque.

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«buongiorno» era la voce di Maria

«ciao Maria»

«allora ci scaldiamo per una nuova gara di ballo, vi aspetto in studio.»

Era una gara basata su Costrizione vs Libertà.

«Salve» salutai Nancy maestra di ballo che doveva giudicare la gara

«ciao, andiamo con la base» stavo ballando ma dovevo ammettere che la mia improvvisazione questa volta non era stata eccellente

«come ti sei sentita?»

«male, non ero proprio al cento per cento nel pezzo »

«come mai?»

«questo testo, sono un attimo andata nella confusione mi sono ricordata delle cose e avevo anche fatto un lavoro per superarle qui dentro»

«non importa per ora ma devi comunque imparare a viverti il momento, certo devi sentire un pezzo, tutte le emozioni che ti provoca ma devi sapere sempre dove fermarti.»

«grazie mille»

«a te.»

Tornai dagli altri con un po' di amarezza.

«Vediamo la classifica» disse Maria

«primo posto Dario
secondo Serena
terzo Carola
quarto Cristiano
quinto Soleil» mi sentii sprofondare, era la prima volta che arrivavo ultima e di conseguenza andavo in sfida

«Sole tutto bene?»

«no Maria, mi sento delusa ma da me stessa! forse non sono portata per stare qua perchè più cerco di non pensare al mio passato e più si palesa»

«ascolta come ti ha detto Nancy prima devi solo capire dove fermarti, sei qui anche per imparare no?»

«grazie Maria ma certo questo deve essere un mio limite che solo io posso cambiare.»

...

«Sole che hai? sei passata e manco mi hai salutato»

«scusami Ale non sto affatto bene, sono arrivata ultima nella gara e quindi sono in sfida» non se lo aspettava lo vedevo dalla sua faccia

«sono proprio un'idiota mi faccio condizionare ancora dal passato e non va bene» dissi portandomi le mani sulla faccia

«senti io non so niente di ballo e forse sono anche di parte ma tu mi arrivi quando balli, hai talento e sti cazzi del tuo passato oh tu farai la sfida e vincerai»

«perchè la vincerai non è vero?» chiese mentre tirava un sospirone

«non lo so, sono tanto stanca giuro»

«è proprio questo il momento di tirare fuori il coraggio, ora ci sono le vacanze ti riposi e poi devi vincere questa fottuta sfida»

«tu sei sempre così dolce?»

«non ci faccio nemmeno caso» disse mentre mi asciugava le lacrime con le sue mani

«sai che non sei l'unico a cui non piace farsi vedere debole, sono sempre stata sensibile ma ad un certo punto ho talmente toccato il fondo che quando mi sono rialzata ho promesso di essere sempre forte davanti agli altri»

«ma ci sta che tu abbia un momento no, posso chiederti una cosa?»

«si»

«non parlare più di chi eri, devi semplicemente parlare del presente e del futuro e non lo dico per me ma non ti fa bene ripensare, lo sai anche tu»

«scusami non voglio che tu ti senta in difetto o che pensi che io possa ancora stare male per una determinata persona ma questi sono traumi e te l'avevo già detto l'altra volta purtroppo anche se credi di aver superato ogni tanto tornano» volevo fargli capire che il mio parlare sempre del passato non era fatto per sminuire il presente e il rapporto con lui

«non ti devi scusare con me, io ti ho capita so che persona sei e se vuoi ti aiuto io a superarli» era così bello

«si lo voglio» dissi mentre lui si era avvicinato per darmi un bacio ma ad entrambi scappò da ridere per quello che avevo appena detto

«per sempre?» chiese sarcastico lui

«non so vedremo.»

enemies to lovers| AlexWhere stories live. Discover now