Magia

83 3 49
                                    

22 Dicembre 2019

Quel giorno, fortunatamente, non stava nevicando perché Drew era certo che la sua vecchia Ford non ce l'avrebbe mai fatta nella tempesta.

Era tutto imbiancato, la campagna si perdeva a vista d'occhio e sembrava di star andando verso il villaggio di Babbo Natale.

C'era un che di magico in tutto questo.

"Pedone in D5"

Disse Sarah sovrastando la musica che stava uscendo dalla radio.

Radiohead, il gruppo preferito di Drew.

La ragazza scrisse tutta felice la mossa sul suo blocchetto, Drew si morse il labbro inferiore tirando il piercing che, ogni tanto, faceva tintinnare contro i denti.

Che fare? Continuare a giocare o dimostrare ancora una volta a Sarah la sua superiorità nel gioco degli scacchi? Lei aveva iniziato da poco a giocare senza scacchiera, magari poteva aiutarla ancora un po', magari poteva-

"Re in D6"

Lei scrisse concitata, i capelli rossi che svolazzavano da una parte e dall'altra nel freddo abitacolo della macchina con il riscaldamento bello che andato.

"Regina in-"

"Ci deve essere la mia, di regina... da qualche parte"

Tipo dietro al tuo pedone.

Sarah lo guardò con gli occhi marroni ridotti a due fessure, con la matita scorse tutte le mosse che si era appuntata e, quando se ne accorse, strinse la matita così forte che Drew ebbe paura che la potesse spaccare da un momento all'altro.

Le aveva fatto scacco matto.

"Se ad Atlanta non sei così bravo t'ammazzo"

Il blocchetto andò a finire direttamente nei sedili posteriori lanciato in un moto d'isterismo, incrociò le braccia al petto e si chiuse nel suo mutismo come la bambina capricciosa che era.

Drew sospirò profondamente a quelle parole anche se l'unica cosa che avrebbe voluto fare era gridare.

Il club di scacchi era andato, finito, adios.

Il vero collante del gruppo era Eve e con il suo diploma tutto era caduto a pezzi, Danny e Ash si dovevano concentrare sugli allenamenti perchè volevano prendere una borsa di studio sportiva e quindi, alla fine, erano rimasti solo lui e Sarah della vecchia guardia che avevano lasciato volentieri spazio ai giovani.

Non avevano smesso un attimo di giocare partecipando a diversi tornei e, inizialmente, Sarah era entusiasta.

Poi ha cominciato a notare il genio di Drew, ha visto che lui non era bravo, era fantastico e ad un livello a cui lei non sarebbe mai potuta arrivare e l'invidia nei confronti delle doti del fidanzato era cresciuta di giorno in giorno.

Sarah li aveva iscritti a un torneo di bughouse che si sarebbe tenuto i primi di Gennaio ad Atlanta, in palio c'erano davvero tanti soldi e la quota d'iscrizione non era stata esigua, ovviamente aveva pagato quasi interamente la ragazza visto che Drew stava sempre al verde.

E quindi ora non perdeva un attimo per ricordare a Drew quanto fosse importante quel momento, gli metteva addosso mille pressioni assurde, forse perchè lei stessa sapeva di essere l'anello debole di quella coppia e, perciò, proiettava le sue insicurezze su Drew.

Drew soffriva particolarmente per questa condizione, di certo non ha scelto lui di essere plusdotato, un genio come lo chiamavano in tanti, non ha scelto lui di essere bravo a giocare a scacchi e di certo non ha chiesto a Sarah di iscriverlo a quegli stupidi tornei per cosa poi? Sì okay, per i soldi ma erano comunque piccole competizioni, quello di Atlanta sarebbe stato il primo vero grande torneo.

Bacio sotto il vischioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora