Mezzanotte

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"Dobbiamo andare"

Furono le prime parole che Andy sussurrò all'orecchio di Ewan. Si erano assopiti sul divano cullati dal rumore degli spari del videogioco di Lucy, la ragazzina era seduta sul morbido tappeto mentre loro si erano concessi un po' di coccole guardandola giocare.

Da quando Andy era stato investito dalla tristezza e dalla frustrazione dopo essersi lasciato con Sarah, la cosa sembrava essersi assopita ma solo sul lato sessuale, avevano ancora tanto bisogno l'uno dell'altro e dei loro corpi a contatto.

Erano circa le undici e tre quarti quando si alzarono per uscire, Duncan e George li abbracciarono, avevano passato il pomeriggio a giocare a Trivial Pursuit Disney version e Ewan, vedendo Andy tornare a sorridere con la sua famiglia, aveva il cuore pieno di emozione e di gioia.

Mentre guidava il monopattino per recarsi verso l'orologio di Peach Ville, invece, non sapeva che cosa stesse provando.

Il cuore gli batteva a mille perché aveva paura di sentire di nuovo quella scossa, come la sera precedente che, con tutti gli avvenimenti, sembrava lontana mesi.

Però, allo stesso tempo, aveva paura, una paura fottuta di quello che sarebbe venuto dopo.

Andy non poteva mollarlo di nuovo, non ora che era tornato, anche solo per ventiquattro ore.

La piazza era deserta, tutti erano in casa a festeggiare con la famiglia, persino il carretto dei waffle era chiuso.

Andy e Ewan si avvicinarono all'orologio in modo da essere sicuri di baciarsi a mezzanotte spaccata, il vischio ormai era incandescente e tenerlo in mano faceva male.

Si ritrovarono uno davanti all'altro, Ewan infilò le mani in tasca non sapendo cosa dire, non sapendo cosa fare.

Andy, invece, ritto come un fuso, lo guardava.

Lo guardava profondamente, lo guardava negli occhi e sembravano quasi velati di lacrime, la sua bocca carnosa era piegata in un sorriso ma non era il suo solito bellissimo sorriso sgargiante.

Era un sorriso triste, quasi nostalgico.

Ewan lo guardò sottecchi mordendosi il labbro inferiore, si sentiva come un ragazzino alla sua prima cotta, lui che di queste emozioni ne aveva sperimentate a centinaia sia verso i ragazzi che le ragazze ma mai verso Andy.

Dopo quella giornata insieme era come se lo vedesse sotto una luce diversa, finalmente vedeva il bellissimo e giovane uomo che era diventato e non più un ragazzino scapestrato che lotta contro i bulli con tutte le sue forze.

È come se ieri sera, grazie alla magia, Andy fosse nato sotto i suoi occhi. Non più debole, piccolo, indifeso, incompreso ma un uomo con i suoi demoni, con le sue debolezze e un enorme bisogno di essere amato perché nella vita non aveva mai conosciuto altro che la delusione.

E Ewan poteva dargli l'amore di cui aveva bisogno? Andy lo avrebbe accettato da lui?

"Ora arriva un fulmine e finiamo nel 1955?"

Ewan non poté fare a meno di ridere a quella battuta, anche Andy rise ma sempre con quel velo di tristezza negli occhi.

"Mi piacerebbe vederti vestito alla Danny Zuko"

Andy annuí ridendo facendosi ricadere un riccio nero fra gli occhi che scostò con un gesto della mano.

Guardò di nuovo Ewan e il suo cuore si colmò d'amore, un amore ancestrale che provava dal primo momento in cui aveva capito che Ewan era l'unico e solo per lui, in cui era arrivata la consapevolezza che tutte le altre persone non sarebbero mai state alla sua altezza, che non c'era nessuno come lui.

Bacio sotto il vischioWhere stories live. Discover now