I fossili non dicono tutto: ci lasciano intravedere storie, danno scarne informazioni di mondi lontani molto diversi dal nostro.
Questo ossario è una raccolta di fossili, potete anche chiamarli racconti brevi se volete; sono frammenti di diverso, te...
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All'interno della cornice una donna con un vaporoso vestito bianco leggeva un libro dall'aspetto pesante. Accanto a lei un candelabro a sei braccia occhieggiava strabico con le sue cinque fiammelle, tratteggiava i lineamenti del volto della donna con profonde ombre nere. La luce della luna filtrava dalle finestre rotte e bagnava il pavimento con pozzanghere lattiginose. Un cesto di biancheria, rovesciato sul pavimento, spargeva cadaveri di calzini e mutande, come fosse il relitto di una nave naufragata. Un gatto nero ne aveva ottenuto un lussuoso e caldo giaciglio. La stanza era vuota, fatta eccezione per un vecchio orologio a pendolo senza lancette. Le porte dietro la donna davano sul nulla, pozzi verticali da cui attingere solo oscurità. Il quadro sembrava avere la profondità di uno specchio. Era come se l'ambiente proseguisse al suo interno, dietro la cornice; come se l'immagine rappresentata fosse solo una porzione di realtà. I colori erano freddi, spenti.
La donna chiuse il libro e lo poggiò sul divano. Guardò verso di te con fare indispettito. Si alzò e si avvicinò alla cornice. Allargò le braccia e il mondo si mosse, ruotò su sé stesso.
All'interno del quadro c'erano solo piastrelle di marmo, sembravano proseguire dietro la cornice. Il quadro sembrava uno specchio su un mondo inaccessibile; una prigione rettangolare senza via d'uscita.
