Legilimanzia

42 2 2
                                    

"Scorpius!"
Quando sentì chiamare il suo nome, Scorpius si bloccò come se gli fosse piovuta addosso una doccia gelata. Forse più perché aveva riconosciuto la voce che lo aveva chiamato che altro.
"Lily..." Il suo tono era stanco, ma non per colpa della ragazza: aveva fatto un allenamento extra di Quidditch particolarmente intenso e ora si sentiva uno straccio. Prese la borraccia che riposava vicino al baule delle palle.
"Non bere!" Lily arrivò di corsa. "Chi è la ragazza più bella di tutte?" gli chiese mentre gli strappava di mano la borraccia.
"Come? Bo... Estrella Rymer?" Stranito, Scorpius la guardò mentre apriva la borraccia e si versava un po' d'acqua sulla mano; poi gli diede il contenitore e tirò fuori la bacchetta.
"Specialis Revelio!" pronunciò puntando alla sua mano. E insieme osservarono le scritte sollevarsi da quella piccola conca d'acqua.

Lily osservò gli ingredienti dell'Amortentia scorrere davanti ai suoi occhi, finché la scritta 'Capello di Roxgail Tangerine Montague' non finì l'elenco.
Ma... "Cioè la Montague si chiama 'Roxgail Tangerine'? Aspetta che lo dica ad Alice!" Lily rise mentre faceva cadere l'acqua sul prato. "Se avessi bevuto, avresti risposto diversamente. Comunque, bella risposta. Anche secondo me la cantante dei 'Diversamente Babbani' è stupenda!" Scorpius scosse la testa, confuso. "Sicuro che tu non abbia bevuto? Vuoi che ti chieda di chi sei innamorato?" gli chiese, guardandolo con uno sguardo sornione. Il ragazzo sbuffò.

"Mi hanno messo l'Amortentia nella borraccia?" Il tono di Scorpius si stava scaldando, lo capiva da solo, ma effettivamente si stava innervosendo.
"Oh, non sono mica stata io! Anzi: un bel 'grazie' non sarebbe male, sai?" Lily lo stava osservando con uno sguardo che doveva aver ereditato da sua nonna e Scorpius dovette annuire.
"Sì, hai ragione. Grazie. Come lo sapevi?" chiese, guardando la borraccia.
"Ho sentito Roxi che si lamentava in biblioteca. Non ho capito cosa sia successo con Albus, perché parlava sottovoce, ma sono riuscita a sentire la parte in cui diceva che ti aveva versato il filtro d'amore nella borraccia mentre parlavi con Preece."
Scorpius ripensò a tre ore prima, quando si era fermato a parlare con il capitano della squadra di Quidditch di Tassorosso e si maledisse mentalmente: aveva visto passare Roxi e avvicinarsi a loro, ma mai avrebbe pensato che potesse fare una cosa del genere. "Ma scusa, l'ha fatto per vendicarsi di qualcosa che le ha fatto Al?"
Lily rise. "Santo Godric, non ti interessa il fatto che abbia tentato di rifilarti un filtro d'amore, ma del fatto che non era interessata a te! Nobile, Scorpius, proprio nobile da parte tua!" Rise ancora e lui si sentì un po' stupido.
"Ho sete, però..." disse, guardando gli spogliatoi del campo: avrebbe dovuto bere dai rubinetti, il castello era troppo lontano. Lily si sedette sul coperchio del baule delle palle e chiuse i ganci con gesto esperto.
"Vai, porto io dentro il baule e le altre cose". Tirò fuori la bacchetta e fece levitare il tutto. Scorpius raggiunse gli spogliatoi, mentre Lily lo seguiva con gli attrezzi.
Aprì il rubinetto nel bagno maschile e si dissetò, poi andò a cambiarsi. Sentì la ragazza chiudere la porta dello sgabuzzino degli attrezzi e per un attimo si immaginò che lei lo raggiungesse, per poi scuotere la testa e riprendersi.
Si cambiò e uscì dallo spogliatoio maschile, stupendosi di trovare Lily ancora lì.

Lily stava osservando la panca su cui si era addormentata poche settimane prima e ripensò al suo sogno. Era così brutto il fatto che si sentisse così inadeguata da sognare addirittura di aver bisogno di qualcun altro. Ripensò anche al molliccio e un po' si vergognò anche di quello.
Improvvisamente una mano le toccò il braccio, chiamandola. "Lily..."
La ragazza sobbalzò e si girò verso Scorpius, che si stupì della sua reazione. "Scusa, mi sono... Posso chiederti una cosa?" chiese, tutto d'un fiato.
Scorpius corrugò la fronte: ma perché doveva essere sempre così serio?

"Dimmi" le disse, quando capì che lei non lo aveva aspettato apposta. Un po' ci rimase male, aveva quasi sperato che lei...
"Come hai fatto a entrare nel mio sogno?" Scorpius sentì uno strano imbarazzo salirgli al viso. Sapeva di avere fatto una cazzata. Così come ne aveva fatta una ancor più grossa quando, volendo sorprenderla, si era esposto da farle capire che era entrato nella sua mente. Fra l'altro era illegale e non voleva che lei potesse dirlo a qualcuno. Si pentì di tutte e due le cose.
"È stato solo un momento..." tentò di giustificarsi lui, anche se lei non lo aveva (ancora) accusato di niente.
"Sì, sì, va bene..."Sventolò una mano, per liquidare la cosa, e poi continuò. "Voglio che mi spieghi come usare la Legilimanzia" insistette.
Scorpius sospirò. "Qui a scuola è vietata da un po' di anni, Lily..."
"Quindi se lo raccontassi alla McGranitt ti toglierebbe dei punti?" Scorpius spalancò gli occhi. La McGranitt poteva anche sospenderlo o espellerlo!

Lily capì di averlo in pugno quando il suo viso divenne terreo. Ghignò peggio di un Serpeverde, ma lei non ci pensò. "Insegnami come si fa e non dirò niente a nessuno" lo ricattò.
Vide Scorpius tentennare e vacillare più volte. "Non è una cosa così semplice. Non è un incantesimo che impari e funziona..."
"Come se gli incantesimi riuscissero subito. Come se bastasse impararli. Sei tu il secchione..." Lily sbuffò: sembrava che lui non volesse aiutarla in nessun modo.
"Appunto! Questo è ancora più difficile. Non è che si riesce a entrare nella mente delle persone così!" spiegò, schioccando le dita.
"Non mi sembra che tu abbia faticato per entrare nella mia mente, quando mi sono addormentata..." bleffò. In verità non sapeva se avesse fatto fatica o meno, ma sperò di prenderci.

Scorpius tentennò ancora. Quello che stava per dire lo faceva sentire uno stronzo. "È stato facile perché non eri tranquilla. Penso che tu avessi freddo o paura. È più facile quando l'altro... soffre" confessò. Era stato semplicissimo. Quando l'aveva vista lì, rannicchiata sulla panca aveva capito che non stava andando tutto bene e aveva avuto l'istinto di svegliarla, ma poi la sua mente, un diavoletto insinuatore, gli aveva suggerito di entrare nel suo sogno. Ma non pensava che i suoi dolori fossero così segreti: aveva pensato che avesse bisogno di essere salvata o qualcosa così. E non pensava che lei gli si voltasse contro nel suo stesso sogno. Ma avrebbe dovuto immaginarlo: Lily era fatta così. Sorrise nel rendersi conto che forse poteva essere anche qualcos'altro a permettere di entrare facilmente nei pensieri di qualcun altro.

Quando lui sorrise Lily sentì le guance scaldarsi, come se avesse capito che lei era spaventata e che se ne vergognava.
"Quindi se qualcuno sta male... è più facile?"
Scorpius lasciò cadere la borsa a terra e sospirò ancora. "Ok, ti spiego" disse e passò  i quaranta minuti successivi a spiegarle come si facesse.
Era complicato davvero, dovette ammettere Lily. E se l'altra persona faceva un minimo di resistenza era quasi impossibile per qualcuno che non fosse predisposto, capace e altamente allenato.
"Oh. Ok, mi sa che non ci riuscirò facilmente, eh?"
"C'è anche un altro modo, in verità. Lo usavano anche i maghi nel medioevo, quando non dovevano farsi scoprire" disse ancora, ma questa volta si rialzò dalla panca dove si erano seduti dopo i primi dieci minuti, e raccolse la borsa da terra.
"Che sarebbe?" chiese Lily, alzandosi anche lei.
Scorpius le girò le spalle mentre spiegava e intanto puntò la bacchetta contro le lanterne in fondo al corridoio che costeggiava gli spogliatoi. "Se è un ragazzo, puoi entrare nella sua mente facilmente in un momento intimo, ma lui deve essere molto coinvolto".
"Intimo?" chiese stranita, guardandolo mentre tornava verso di lei e la sorpassava per andare ad aprire la porta che dava sull'esterno.

Scorpius era già abbastanza imbarazzato così, senza doverle spiegare nei dettagli ciò che intendeva. Aprì la porta e le disse, prima di uscire: "Spegni tu le ultime lanterne, Lily". Subito dopo si affrettò per allontanarsi da lei.
"Ok. Lo faccio subito" disse, tirando fuori la bacchetta e spegnendo tutte le luci. Scorpius si voltò e vide il corridoio al buio, ma la porta era ancora aperta e lei non si era mossa. Subito dopo si sentì il rumore metallico di qualcosa che rotolava e Scorpius fece un passo verso l'entrata. Quando sentì ancora il rumore e la voce di Lily gridare, si allarmò. "Tutto bene? Lily dove sei?"
"Mi è caduta una cosa, non andartene, Scorpius."
"Accendo la luce, aspetta" cercò di tranquillizzarla, ma appena toccò la bacchetta, ancora nella tasca dei jeans, sentì la sua voce molto più vicina. "No, non farlo" sussurrò lei, mentre veniva trascinato dentro la struttura da due piccole mani che gli presero il mantello.
Dalla luce che veniva da fuori vide il contorno del suo viso farsi sempre più vicino, ma non immaginò quello che stava per succedere. Cioè, poteva immaginare, ma non riusciva a crederci.
"Penso di aver capito. Intimo così?" gli chiese, e Scorpius sentì il suo fiato sul viso, mentre lei tirò il mantello che teneva in mano per farlo chinare e la ragazza gli posava le labbra sulle sue. Prima che lui si potesse rendere conto della cosa, Lily si strinse a lui e Scorpius poté respirare il suo profumo, che conosceva da tanto ma che non avrebbe mai pensato potesse dargli così alla testa: un misto fra zenzero e olio di mandorla, un misto così strano che solo Lily poteva esserne la regina.
L'audacia della ragazza lo bloccò e gli impedì di spostarsi, mentre lei muoveva le labbra su di lui ed ebbe quasi la sensazione che sorridesse. Quando si staccò, gli dispiacque così tanto che non pensò che fosse sbagliato, che fosse una stupidaggine, che lei fosse la sorella di Albus e che l'amico l'avrebbe ucciso se lo avesse scoperto.
"No" rispose, allungando le mani e circondandole il viso mentre si allontanava, avvicinandola a sé. "Così" disse, prima di chinarsi di nuovo verso di lei e baciarla come si deve.
Lily spalancò gli occhi quando capì cosa volesse fare il ragazzo e li chiuse quando sentì le sue labbra morbide contro le sue, lasciandosi andare.
Lui sapeva dei dolci della nonna, di corse sulla scopa in primavera e di folate di vento sulle scogliere d'estate. Si sciolse nel suo abbraccio mentre lasciava che la sua lingua l'invadesse dolcemente e l'accarezzasse. Sentì le ginocchia tremare e si aggrappò al suo mantello, mentre le mani di Scorpius erano scivolate lungo il suo corpo e si erano fermate sulla schiena, abbracciandola in un gesto che la fecero sentire al caldo e al sicuro.
Non seppe mai dire chi dei due fece il gesto di staccarsi perché per lei erano passati pochi istanti e milioni di anni, ma a un certo punto tutto finì.
Lily si leccò le labbra e abbassò lo sguardo, più per lei che per il Serpeverde perché c'era così buio che non si potevano vedere bene.
"Mi sono scordata di provarci..." ammise lei e la risata di Scorpius riempì il corridoio, le sue orecchie e il suo petto.

(metà) Fan art di viria tumblr rom

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora