Ti ho visto cadere...

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Scorpius sentì i tre fischi di fine partita prima ancora di riuscire a muoversi nel vedere il corpo di Lily cadere inerme sul prato. Si diede una scrollata e puntò verso il basso la scopa, pensando di non essere mai andato così forte e allo stesso tempo così lentamente.
Atterrò, abbandonando la scopa, e subito notò il professor Whiteball, con la bacchetta spianata fare lo stesso: capì che aveva incantato Lily per farla adagiare sul terreno senza che avesse ulteriori danni.
"Che cazzo è successo?" gridò Towlor, facendosi largo fra i giocatori che avevano accerchiato Lily.
"Un bolide l'ha colpita" spiegò Hugo, scendendo dalla scopa e avvicinandosi preoccupato alla cugina.
"Ma come è possibile?" chiese qualcun altro.
Scorpius non ascoltava, ma si inginocchiò accanto a Lily, cercando di svegliarla.
"Fermo, Malfoy: è stata colpita alla testa, non agitarla. Aspettiamo l'infermiera" lo fermò il professore.
Al si avvicinò a lui e sbarrò gli occhi: il biondo vide nel suo sguardo il suo stesso tormento.

"Ma come ha fatto un bolide a colpirla?" Al sentì chiedere da uno dei suoi giocatori quella strana domanda. Come? Per un cacciatore venire colpito da un bolide era abbastanza normale. Ah, giusto: Lily non giocava in quel ruolo e nessuno dei cacciatori le era vicino. Ma allora com'era successo?
Osservò mentre gli infermieri caricavano la sorella sulla barella e per un attimo si sentì spaesato.
"Dovrò scrivere a mia madre..." disse, confuso, come se non fosse troppo convinto, notando che la ragazza non si era risvegliata.
"Mando io un patronus a Ginny". La voce di Neville si materializzò al suo fianco e Al si voltò verso di lui annuendo in ringraziamento: anche il suo viso era preoccupato.

*

"È stato quel troll di Rowand" sussurrò Alice, scendendo dagli spalti. Lei lo aveva visto mentre prendeva la mira su Lily. L'era caduto l'occhio perché stava osservando quello che faceva Albus e poco distante aveva notato Rowand che colpiva il bolide e, pensando che fosse in una posizione strana, aveva seguito la traiettoria del tiro.
Passò da dietro e si diresse verso l'infermeria, per evitare la calca del pubblico e cercare di raggiungere i giocatori, ma purtroppo arrivò in ritardo perché qualcuno l'aveva pensata come lei e si era ritrovata in mezzo a una miriade di studenti; era riuscita a raggiungere il castello e ad arrivare al primo piano solo dopo quello che le sembrò un'eternità, trovando già un mucchio di gente nel corridoio.
Notò Albus e si avvicinò a lui, che aveva ancora addosso la divisa. "Al" lo chiamò, avvicinandosi.
Lui fece un sorriso tirato. "Alice" rispose e le mise un braccio sulle spalle, stringendola a sé in un gesto naturale, appoggiandole la guancia sui capelli. Sembrava preoccupato e lei lo capiva benissimo: Lily era rimasta incosciente per tutto il tempo che l'avevano portata via, probabilmente aveva bisogno di un po' di supporto anche lui.
"Come sta?" chiese, facendo scorrere una mano sulla sua schiena in una carezza confortevole.
"La stanno visitando e non ci fanno entrare: non sappiamo neanche se si è svegliata..." spiegò Hugo, avvicinandosi alle sue spalle insieme agli altri giocatori della squadra Grifondoro. Annuì senza sapere bene perché.

Al vide arrivare Towlor con una faccia seria e si avvicinò a loro porgendogli le borse che avevano lasciato negli spogliatoi: erano venuti via subito e non avevano neanche pensato a recuperare la bacchetta! Fu Alice a prendere le sue cose e quelle di Lily, e lui gliene fu grato: si sentiva un po' confuso.
Notò che Scorpius aveva fatto cadere la borsa ai suoi piedi senza neanche prendere la bacchetta e lo guardò, mentre lui ricambiava il suo sguardo preoccupato.
"Non l'ho vista, non me ne sono accorto..." si incolpò il biondo e Al corrugò la fronte: non era colpa sua!
L'infermiera uscì dalla porta: subito le si fece calca intorno, ma Alice lo spinse appena e lui riuscì a trovarsi di fronte alla strega con facilità. "Come sta?" chiese.
"Sta bene, si è svegliata."
Al sentì parecchi sospiri di sollievo alle sue spalle.
"Possiamo vederla?" Subito dopo che lui ebbe solo pensato quelle parole, qualcuno aveva già fatto la domanda, si girò e notò Scorpius che, impaziente, premeva per sapere come stesse Lily.
"Adesso no, vi chiamo io" rispose la strega, ritornando dentro velocemente.

Scorpius non riusciva a pensare lucidamente: vedere Lily mentre cadeva e non poter fare niente per impedirlo lo aveva fatto sentire un inetto. E lei era rimasta incosciente. Come stava? Stava bene davvero? Aveva subito colpi irreparabili? Aveva visto cos'era successo?
"Ehi, Scorp, non preoccuparti, non è colpa tua..." Sentì Al rassicurarlo ma lui scosse il capo: avrebbe smesso di preoccuparsi nel momento in cui l'avesse vista con i propri occhi. "Sei più agitato di me. La Nurseelan ha appena detto che sta bene..."
Ma lui ancora non era convinto. Guardò l'amico negli occhi e spiegò: "Quando ne sarò sicuro, smetterò di preoccuparmi. Non capisco perché tu sia così calmo, invece..."

"Ma cosa stai dicendo?" Al sgranò gli occhi quasi offeso dalle parole dell'amico.
"Ehm... ragazzi..." Alice, accanto a lui, li aveva presi per un braccio e li aveva fatti spostare dalla calca. "Penso che sia arrivato il momento. Al, Malfoy deve dirti una cosa importante... Ecco mettetevi qui..." disse ancora, guardando Scorpius che abbassò gli occhi ma poi annuì, rialzandoli su di lui.
"Al..."
"Cosa mi devi dire?" chiese, irritato, pensando che il suo migliore amico stesse per dirgli qualcosa che lo avrebbe fatto arrabbiare, anche se non capiva cosa.
"Al, io... Lily..." Il biondo si passò una mano fra i capelli e guardò verso Alice, che lo esortò con un gesto delle mani. Cosa stava succedendo? Al tornò a guardare Scorpius e si preparò a qualcosa di molto brutto. "Sono preoccupato per Lily, Al. L'ho vista cadere e non ho fatto niente, mi sono sentito un Troll e..."
"Ti ho già detto che non penso sia stata colpa tua."
"Non è quello che pensi tu, il problema. Cioè, non stavolta. Ora è quello che sento io, il mio problema..." Al era ancora più confuso di prima.
"In che senso?"
"Al, mi piace Lily. Tanto. Da quest'estate. E ti giuro, ci ho provato a non pensare a lei, ma non ci riesco. E mi sembra di tradirti. So quello che pensi sui suoi ragazzi e..."
Al stentava a crederci. "Ti piace mia sorella?"

Scorpius sospirò. "Sì. E non riesco a smettere. Poi lei è venuta da me e..."
"Lily è venuta da te?"
Prima che lui potesse rispondere, arrivarono altri ragazzi dal corridoio e ci fu una discussione. Quando la Paciock urlò qualcosa e loro si girarono, Al partì alla carica nel vederla fra le braccia di Towlor.

Appena i due ragazzi iniziarono a parlare, Alice tornò verso gli altri che erano davanti alla porta dell'infermeria, dove Miss Nurseelan era sparita subito dopo aver detto che Lily era sveglia e stava bene. Si fermò vicino a Rose e a Hugo e lanciò un'occhiata dietro di sé per guardare i due Serpeverde.
"Mi sa che qualcuno sta confessando, vero?" disse Rose, guardando anche lei i ragazzi.
Alice annuì. "Sarebbe ora, no?"
"Sono maschi..." spiegò, con un tono che fece sorridere Alice.
In quel momento Rowand e l'altro battitore, nonché Cecily, una cacciatrice Grifondoro, arrivarono un po' spavaldi verso di loro.
"Michael, te lo avevo detto che avremmo perso, se avessi messo lei come cercatrice: non sa neanche stare sulla scopa!"
Alice sentì la rabbia riempirle ogni parte del corpo e sbottò: "Ma se è stata colpa tua, che la hai colpita!"

Rose vide il ragazzo sbiancare e poi ridere nervoso: Alice doveva avere ragione. "Ma cosa dici, nanerottola? Non sono stato io. Deve essere stato un battitore Serpeverde!" spiegò, voltandosi verso gli altri, mentre anche i ragazzi Serpeverde li raggiungevano.
La piccola Paciock si avvicinò a lui a grandi passi e gli puntò contro il dito. "Io ti ho visto, Rowand. Hai preso la mira verso di lei e hai battuto il bolide!"
Quando anche Michael si fece avanti chiedendo se fosse vero, Rowand fece un'altra risatina nervosa. "Dai, Towlor, non le crederai mica? È solo una ragazzina in difesa della sua amica. E poi hai visto, non..."
"Sei stato tu!" gridò ancora la biondina, con una voce così forte che rimbombò nel corridoio senza bisogno di un sonorus e tutto il gruppo si zittì.
Michael guardò Alice, che non staccò mai gli occhi dal giocatore, e poi si voltò verso di lui. "È vero? Sei stato tu?"
Rowand scosse il capo, ma si capiva che non era del tutto sincero.
"Potrei aver colpito il bolide... Ma stavo puntando a Malfoy!" cercò di salvarsi, guardando verso il fondo, dove i due Serpeverde si erano rintanati a parlare.
"Bugiardo di un Troll..." Alice scattò in avanti e il giocatore tirò fuori la bacchetta per colpirla.
Rose mise mano alla sua ma, prima ancora che riuscisse a pensare a un qualsiasi incantesimo difensivo, Rowand cadde sotto la luce rossa di uno Stupeficium non verbale.

"Rose, ma ti sembra il caso?"
"Non sono stata io, Michael!"
Alice sentì la voce dei ragazzi come se le arrivasse da molto lontano.
"Ma cosa hai fatto? Santo Merlino..."
La voce della ragazza accanto a Rowand[Ok1]  era stridula e quando Alice vide che aveva in mano la bacchetta, puntò ancora la sua, ma fu fermata da due braccia forti che la cinsero da dietro.
"Ferma, piccola, o finisci nei guai" disse una voce alle sue spalle, mentre Rose neutralizzava la giocatrice.

Al arrivò in quel momento. "Ma che succede?" chiese, a tutti e a nessuno in particolare, spaesato da tutto ciò che stava succedendo: Lily, Scorpius e poi... quello.
"La tua ragazza è stata più veloce di me. Non ti conviene farla arrabbiare, mi sa..." Realizzò poco di quello che gli stava dicendo la cugina, ma annuì comunque: cosa aveva fatto Alice? E perché Towlor la stava abbracciando?

Alice si liberò dalla stretta di Michael e si guardò intorno, un po' spaesata. Quando incontrò lo sguardo della Montague (ma cosa ci faceva lì?) lei abbassò subito gli occhi e fece un passo indietro, nascondendosi dietro a una delle sue amiche, che la guardò con gli occhi sbarrati.
"Ehi, tutto bene?" le chiese Al, avvicinandosi a lei. Annuì, ma quando vide tutte le persone che la stavano guardando, gli occhi le si riempirono di lacrime.

Rose vide la ragazza un po' confusa, così cercò di aiutarla: mise via la bacchetta e iniziò a battere le mani. Subito dopo Hugo si unì a lei e poi anche gli altri della squadra e, notò con piacere, anche i Serpeverde.

"Ma cosa fanno?" Alice si stupì della cosa e si guardò intorno ancora: ma quanta gente c'era? C'era anche la squadra dei Serpeverde e molti dei loro studenti.
"Ti stanno dando supporto. Funziona così" spiegò Al battendo le mani anche lui.
Oh. Ohhh.
"Alice, cosa succede?" La voce di Neville, apparso in fondo al corridoio, fece fermare tutto il battimani: cosa sarebbe successo? Suo padre l'avrebbe mandata dalla preside perché aveva schiantato uno studente?
Mentre si stava chiedendo quelle cose, sentì Al, ancora al suo fianco, dire: "Mamma?", così realizzò che Ginny Potter era in fondo al corridoio e le stava sorridendo.

"Ma cosa sta succedendo?" le chiese il suo migliore amico, appena arrivò di corsa da un lungo corridoio.
"Niente, Neville. Tua figlia ha appena schiantato quel Troll che ha fatto cadere Lily dalla scopa e se osi sgridarla te la vedrai con me" spiegò sottovoce Ginny, tornando poi a sorridere verso il gruppetto che sostava nel corridoio e incamminandosi verso i ragazzi. "Sono arrivata appena ho saputo. Purtroppo mi ero scordata la scopa e ho dovuto correre da Hogsmeade fino a qui. Come sta Lily?" chiese, facendosi largo fra gli studenti per raggiungere la porta dell'infermeria e mettere una mano sulla spalla del figlio, sorridendo alla ragazza accanto a lui.
"Miss Nurseelan dice che è sveglia e che sta bene, ma non ci fa entrare..." disse, sconsolata, la ragazza.
Ma figuriamoci!
"Di sicuro non mi butterà fuori, vieni, entra con me" propose alla ragazza e lei, lanciando un'occhiata al padre, annuì e la seguì dentro l'infermeria.

"Grazie, Ginny. Mi guardavano tutti..." mormorò Alice, entrando con lei nel locale e chiudendosi la porta alle spalle, lanciando un'occhiata al gruppetto che era rimasto fuori.
"È perché hai fatto una gran cosa e nessun altro ha avuto il coraggio di farlo. Sei stata bravissima, a proposito, ma non dire a Minerva o a Neville che te l'ho detto, perché poi passo dei guai anch'io!" Alice sorrise a Ginny e lei le mise un braccio sulle spalle, tirandola verso di sé. "Vieni che ci assicuriamo che Lily stia bene" disse ancora, tirandosela dietro con passo veloce.

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora