Impulsi. 🔴

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QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI SESSO ⚠️ESPLICITO⚠️. PER CHI VOLESSE SALTARLE NON LEGGERE DA "Le vibrazioni, tutto." A "Rimasi sdraiata sul letto.".

Arrivai davanti all'ingresso della torre e suonai il campanello diverse volte, finché non sbucò da dietro la porta d'ingresso Pepper.

«Signorina Barton, come mai è qui?»
«Storia lunga, Tony è qui?»
«Sì, lo può trovare nella sua camera. Al 76esimo piano.» disse, prima di farmi entrare.

Corsi all'ascensore e lo chiamai più volte. Entrai e cliccai il numero 76 e velocemente l'ascensore salì. Uscii da esso e camminai verso la camera di Tony.

Bussai ma, dopo non aver ricevuto alcuna risposta, decisi di entrare. Aprii la porta e Tony, che stava seduto sul letto, si girò a guardarmi.

«Seriamente, Alix? Non riesci a stare più di cinque ore senza di me?» chiese provocatorio.
«Ho sbagliato a venire.» sussurrai.
«Che vuoi da me?»

«Ho litigato con Clint e-» cercai di spiegare, ma venni interrotta.
«Giusto. Litighi con qualcuno e vieni da me.» aggiunse, avvicinandosi a me e chiudendo la porta alle mie spalle.

«Tony-» sussurrai, sapendo che l'impulso di baciarlo era più forte della ragione.
«Cosa? Hai paura di saltarmi addosso?» chiese, con il viso praticamente attaccato al mio e le mani che mi temevano saldamente i miei fianchi.

«Per favore-»
Si avvicinò ancora di più e non riuscii più a resistere. Il profumo che emanava, le vibrazioni, tutto.

Lo baciai passionatamente e lui mi strinse a sé.
Gli saltai in braccio e mi buttò sul letto, posizionandosi sopra di me.

Mi slacciò la camicia e me la levò di dosso.
Accarezzandomi il braccio sinistro urtò la fasciatura, il che mi provocò un forte dolore.

Rimasi zitta, per non rovinare il momento.
Mi sfilò la tuta, il reggiseno e poi le mutande, lasciandomi completamente nuda e disorientata.

Baciò ogni singolo millimetro del mio corpo, per poi spogliarsi e spingersi dentro di me.

«Gemi il mio nome.» ansimò.
Scossi la testa e spinse più violentemente.
«Ti ho ordinato di gemere il mio nome piccola.» esclamò, portando una mano al collo.

«V-va bene Tony.» lo accontentai.

Perché aveva tutto questo controllo su di me? Perché non gli impedivo di trattarmi così?

«Sai come sei?» chiese, spingendo ad ogni parola che pronunciava.
«Sei stretta, calda e bagnata.» gemette.
«Va pian-no.»
«No piccola, sei stretta. Non riesco ad entrare completamente e dobbiamo rimediare.»

Continuò a spingersi dentro di me, e ad un certo punto sentii un dolore atroce lì sotto.
Abbassai lo sguardo e vidi la sua lunghezza completamente dentro di me.

«Tony fa ma-le.»
«Ma ti piace.» affermò, come se mi avesse letto nel pensiero.

Finì il lavoro e venimmo entrambi.
Rimasi sdraiata sul letto mentre lui si cambiava.

«Cos hai al braccio?» chiese.
«Mh? Nulla.»
«No, che cosa ti è successo. Chi è stato?»
«Nessuno.»

«Alix non dirmi cazzate.»
«Sono stata io. Okay? Ho litigato con Clint e mi sono tagliata, di nuovo. Contento adesso?» sbottai, facendolo sbiancare.

«Mi dispiace tanto.»
«Non è colpa tua.»
«Sì invece. Non ti ho ascoltato quando mi pregavo di rallentare, ti ho fatto del male fisico lì ed emotivo. Mi dispiace per averti presa per il culo per aver litigato con Clint-»

«Tony stai tranquillo. Non fa niente okay? È passato.»
«Hai ancora bisogno di tempo?»
«Sì ma piano piano sto capendo cosa provo.»

«E cosa provi?»
«Non mi piace spoilerare.» risi.
«Alix posso-posso vedere la ferita?» chiese timidamente.

«No.» risposi schiettamente.
«Okay.» disse, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

«Mi dispiace tanto.» sussurrò al mio orecchio, mentre mi abbracciava.

«Ora dovrei tornare alla base. Devo-devo parlare con Clint.» mormorai, prima di rivestirmi e tornarci.

Suonai il campanello e, a mio dispiacere, mi venne ad aprire proprio la persona che prima di incontrare avrei voluto pensare.

«Ciao Alix, entra.»
Entrai e mi condusse nella mia camera, con la moquette ancora sporca di sangue, ma fortunatamente non lo notò.

«Non mi piace quando litighiamo.» confessò.
«Neanche a me, lo sai. Ma stavolta hai davvero esagerato.»

«Lo so e mi dispiace tanto. Accetti le mie scuse?»
«Non lo so Clint, mi stanno succedendo troppe cose insieme!» esclamai, esasperata.

«Sai che puoi dirmi sempre tutto, avanti sfogati pure.»

«Ho 23 anni e invece di godermi la mia vita sto qui a fare da capo ad una squadra con due dispersi, la mia migliore amica, un soldato, mio fratello e l'uomo che amo. Abbiamo combattuto contro un esercito alieno e un robot assassino che ha ucciso il fratello di Wanda. Mi sento uno schifo per la sua morte, anche se è esagerato dirlo tenevo a lui. Ho fatto sesso con Tony e poi mi ha detto che mi ama, gli ho chiesto del tempo e lui si è incazzato. Ha fatto un disastro, rotto bicchieri, tirato pugni al muro, spaccato finestre e mi ha spinta via quanto ho provato ad aiutarlo. Vengo qui e arrivi tu che mi dici che sono una puttana e che mi sono meritata tutte le botte ricevute durante la mia infanzia. Mi taglio dopo quattro anni che non lo facevo. Torno da Tony e facciamo di nuovo sesso. Mi tratta male ed io non gli dico nulla, mi controlla e a me va bene così. Mi sto sfogando con te anche se sono arrabbiata. Ti ho detto cose se avrei dovuto non dire. Non so più cosa fare Clint, sto impazzendo.»

«Hey hey piccola vieni qui.» disse, abbracciandomi. Mi lasciò e si mise accanto a me.

«Ti sei tagliata? Avete fatto sesso due volte? Tu lo ami?»
«Sì, sì e non lo so, probabilmente sì.»

«Va bene... Andiamo gradualmente. Hai disinfettanto i tagli, quanti sono?»
«Sì, Natasha mi ha dato una mano. Sono sei o sette, non li ho contati.»
«Ora stai meglio?»
«Se si può dire così.»

«Okay secondo punto: in che senso ti lasci trattare male?»
«Lo vuoi sapere davvero?»
«Sì, certo che sì.»
«Mentre facevamo sesso, nonostante io lo supplicavo di andare più piano lui non mi ascoltava e non ho fatto nulla per ribbellarmi, perché infondo mi piaceva.»
«Ti ha stuprata?!»
«Cosa? No, ma no che dici. Ho iniziato io.»

«Okay... Punto tre: tu lo ami davvero?»
«Non lo so. Non ne ho idea in realtà. Attualmente sono una bomba sul punto di esplodere.»
«Forse ho un idea. Potresti far entrare Wanda nella tua mente per capire cosa provi davvero.»
«Sei un genio, Clint! Grazie mille.» esclamai, correndo a cercare la rossa.

La sorella minore di Clint 1: Le origini.Where stories live. Discover now