New York.

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Io, Tony, Steve, Scott e Bruce saremmo andati a New York, Clint e Natasha su Vormir, Rhodey e Nebula su Morag, Rocket e Thor ad Asgard.

Salimmo sulla macchina, e in meno di cinque secondi ci saremmo separati.
«Ci vediamo tra un minuto.» sorrise Natasha.

Il portale si aprì, e tutti ci cademmo dentro.
Dopo qualche secondo di confusione più totale, atterrai tra le macerie di New York nel 2012.
La tuta si assorbì e finalmente ripresi il controllo del mio corpo.

«Ognuno di noi ha un compito. Due gemme sono a Nord e una a Sud. Basso profilo, occhio all'orologio-» spiegai, ma un Hulk che correva e urlava mi interruppe. Mi girai verso Bruce, e pensai a come farlo passare in incognito.

«Magari spacca qualcosa strada facendo.» proposi.
Bruce si separò da noi, per recuperare la gemma del tempo.

Stark Tower. Era lì che io, Scott (posto a dimensioni minime sulla mia spalla) e Cap eravamo diretti.

«Tuta nuova?» chiese.
«Grazie per essertene accorto solo ora.» dissi, continuando a camminare.

Nel corso del tempo utilizzai molte tute da combattimento. Per quell'occasione tirai fuori quella da Vedova Viola. Era viola scuro, molto aderente. La faretra attaccata dietro e due pistole sulle cosce.

Salimmo dentro e ci dirigemmo all'ascensore, dove i noi del passato stavano viaggiando per catturare Loki.
Ci nascondemmo dietro ad una colonna e ci osservammo. Cap andò via, mentre Tony arrivò da me.

«Oh Alix, dimenticavo il sedere che ti faceva quella tuta. La tua Steve, non te lo valorizza.»
«Idiota.» sussurrai, colpendolo alla nuca.

«Non siete obbligati a guardare.»
«Ti sta una favola, Cap.» aggiunse Scott.

«Chi si becca la bacchetta magica?» chiese Nat. La Nat del passato però.
«Arriva la squadra STRIKE per metterlo al sicuro.» rispose la me del passato.

L'ascensore alle nostre spalle suonò e ci spostano subito, per non rischiare di essere visti.
Nat consegnò lo scettro ad un tipo e lo misero in una valigetta.

«Chi sono quelli?» mi domandò Scott.
«Sono lo S.H.I.E.L.D. Beh, a dire il vero l'Hydra, ma ancora non lo sapevamo.»

«Davvero? No? Insomma, si vede che sono cattivi.»
«Sei piccolo, ma parli forte.»

Una valigetta si aprì e ne inserirono all'interno il cubo, il tesseract.
«Tocca a te piccoletto. Ecco la nostra gemma.»
«Va bene, schiccherami.»

Posai la mano sulla mia spalla e tirai una schicchera a Scott, lanciandolo sulla mano di Tony che stava chiudendo la valigetta.

«Vieni.» disse Tony, il Tony Tony, prendendomi dal fianco e buttandosi dal palazzo.

Mi lasciò andare appena arrivati all'atrio, dove ci mettemmo delle tute dei responsabili alla sicurezza.
I noi del passato varcarono la soglia.

«Pollicino, mi ricevi? Ho avvistato l'obbiettivo. Pronto che si comincia.» disse Tony.
«Entro in te, ora.»

«Tony mi sembra tutta una cazzata.» sussurrai.
«Fa silenzio, guarda che bel culo che ti fa quella tuta. Perché non la metti più?»

Pierce e un gruppo di persone entrarono e iniziarono a conversare con noi.

«Scott, questo non doveva succedere. Sbrigati a staccare la spina.»
«Non spaccare la spina, poi la riattacchi.»
«Prometti che non morirai?» chiese Lang.
«Mi provocherai solamente una lieve aritmia cardiaca.»
«Non mi sembra una cosa lieve, non mi sembra affatto una cosa lieve.» dissi.

Tutti iniziarono ad andare addosso a Tony per prendere la valigetta, quando esso cadde.
Io, la io del passato, si fiondò su di lui per aiutarlo. Mi fa ridere pensare che cercavo di nascondere il fatto che mi piacesse.

Scott colpì la valigetta che subito afferrai. Andammo verso le scale, quando Hulk ruppe la porta e ci stese a terra. La valigetta di aprì e il tesseract finì ai piedi di Loki, il quale lo prese per poi scomparire in una nuvola blu.

«Porco cazzo!» esclamai, alzandomi.
Thor continuava ad urlare il nome di Loki invano, e Tony si era ripreso.

Uscimmo dall'edificio e ci recammo nel punto in cui eravamo comparsi, aspettando Cap. Di fatto, qualche minuto dopo, arrivò con lo scettro in mano.

«Cap, amico. Abbiamo un problema.» dissi.
«Sì, altroché.»
Spiegammo a Cap cosa era successo e imprecò, come un po' tutti.

«Allora, che facciamo ora?»
«Steve un attimo di tregua, sono stata appena colpita da Hulk.»

«Avevamo una sola possibilità. Questa era la nostra occasione. Occasione mancata, mancata. Sei gemme o niente. Sei gemme o niente.»
«Ti stai ripetendo, lo sai Scott? Ti stai ripetendo.»
«Tu ti stai ripetendo. Tu ti stai ripetendo.»

«Oh, dai Scott.»
«No. Non ti piaceva il furto del tempo. Non lo volevi il furto del tempo. Hai rovinato il furto del tempo.»
«Sei convinto?»
«Sì.»

«Esiste qualche altra opzione con il Tesseract?» domandò Steve.
«Ci sono! Sì, ho la soluzione. C'è un altro modo per riprendere il Tesseract e acquisire nuove particelle. Passeggiata nel viale dei ricordi. Istallazione militare, New Jersey.»
«Quand'erano tutti e due lì?»
«Erano lì in un tempo. Ho un'idea vagamente esatta.»
«Quanto vaga?»

«Ci rendete partecipi?» chiese Scott, dato che gli unici a parlare erano Tony e Steve.

«Riportate questo alla base.» disse Steve, porgendomi lo scettro.
«Spero stiate scherzando.»
«Hey, Alix. Tornerò. Te lo prometto.» mi disse Tony, cingendomi i fianchi. Mi legò le labbra con le sue e poi mi lasciò, tornando da Cap.

«Ti amo.» disse, e scomparve.
«Ti amo anche io.» sussurrai.
Tornammo nella nostra realtà, e insieme a noi tutti gli altri.

«State dicendo che ha funzionato?» risi.
Ma, a rompere la mia allegria, fu Clint, che cadde in ginocchio.
«Clint... Dov'è Nat?» chiesi, notando la sua assenza.

La sorella minore di Clint 1: Le origini.Where stories live. Discover now