Pericolo Incombente

32 5 0
                                    

Quella mattina, tutto sembrava normale. Il sole era sorto, non potendo evitarlo, gli animali erano usciti dalle loro tane, come facevano da millenni, Rose scendendo dal letto era inciampata nei suoi stessi piedi, essendo già stanca morta, e Rey aveva recitato il suo solito rosario di imprecazioni mattutine prima di trovare la forza di spegnere la sveglia. L'influenza di Soshan cominciava a farsi sentire. Questa, che dormiva pochissimo ed era sempre sveglia prima di tutti, si era goduta la scena ridendo come una matta. Come sempre. Però, quel giorno qualcosa di diverso c'era. Il Falcon era uscito in missione per prendere contatto con la spia. L'ultimo messaggio non era stato molto chiaro; aveva detto solamente che, a causa di alcuni sospetti del generale alliante Pryde, i messaggi successivi sarebbero stati trasmessi in maniera diversa. Purtroppo la registrazione era stata rovinata da un campo magnetico e l'informazione era stata estrapolata con molta difficoltà. Phasma e i tecnici ci avevano sentito anche qualcosa come "ultimo messaggio" ma non ne erano sicuri. L'incertezza la stava snervando. Ultimo messaggio? Prendere contatto? La sua mente si dibatteva tra conclusioni affrettate, ma dolcissime, e inviti ad essere razionale. Non doveva aspettarsi troppo, o sarebbe stata delusa...

Quando il Falcon arrivò, ottenne sui combattenti della Resistenza lo stesso effetto che il sole di primavera ha sugli animali in letargo. La base si animò di frenesia, e chiunque potesse si affrettò verso la zona di atterraggio. Phasma non era di quei fortunati. Stava sostituendo una scala per permettere a Rose e Dum, saldamente ancorati alle sue spalle, di riparare un pannello del soffitto di un cunicolo.

Appena sentì le grida "Il Falcon! Il Falcon!" imprecò sottovoce "Kriff.... Non è che ti sbrighi?" gridò ai due.

"Ci sto provando." rispose la Tico, spazientita.

"Se non vi muovete vi lascio appesi lì."

Rose sbuffò: "Ma perché tanta fretta? Ci tieni proprio tanto a rivedere questa spia."

"Già." Non sai quanto.

"Fatto." esclamò la ragazza esultante. Senza attendere oltre Phasma partì di corsa fuori dal cunicolo, lasciando lì Rose e Dum, che non sapendo volare e non volendo cadere da due metri d'altezza si aggrapparono al bordo del pannello.

"Soshan!"

Lei si voltò e si rese conto dell'errore.

"Scusate!" disse andando immediatamente a tirare giù i due. Non si preoccupò minimante delle lamentele del suo droide e tornò fuori più rapidamente che poté. In mezzo alla confusione di persone incrociò Poe Dameron, che procedeva con la cupezza di una nuvola di pioggia in un cielo sereno.

Phasma lo fermò: "... la spia?"

"Niente spia."

"Niente spia?"

"Sei sorda? Ho detto niente spia."

"Perché?" Non era quello che voleva dire, ma nella delusione non aveva elaborato niente di meglio.

"Come faccio a saperlo?" sbottò Dameron. E se ne andò, lasciando a Phasma l'unica opzione di rivolgersi a Rey e Finn che parlavano poco distante.

Intanto Rose con Dum appresso aveva raggiunto Poe e gli aveva domandato: "La spia?"

L'unica risposta che ricevette fu un sospiro irato.

Perplessa, Rose si avvicinò agli altri tre. Dopo i saluti, chiese: "Che è successo?"

"Poe vorrebbe..." iniziò Rey, titubante. Sospirò prima di proseguire: "Vorrebbe che combattessi invece che addestrarmi come Jedi. Forse ha ragione."

"Rey." intervenne Finn "Tu sei una Jedi. Non ci aiuterai se non impari a combattere come loro."

Un sorriso si aprì sul volto di Rey.

Fiori Dal FuocoWhere stories live. Discover now