C'è Sempre Qualcosa Da Imparare

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Dopo pochi minuti, la lezione era già avviata. La scuola clandestina aveva preso sede in un angolo rimasto vuoto di un hangar secondario, tra casse di pezzi di ricambio e il campo elettromagnetico che separava l'aria della nave dal vuoto dello spazio. La vista sugli spettacolari giochi di luce e colori della nebulosa aveva già distratto Malco più di una volta, così Phasma si era rassegnata a mettere i due allievi di spalle alla veduta mentre lei, di fronte a loro, gli mostrava i movimenti. Un notevole salto di qualità rispetto alla settimana prima, quando il polso ingessato obbligava l'insegnante a impugnare l'asta solo nella mano sinistra. Per Malco era la prima lezione. Utilizzava, al posto dell'asta, un tubo consumato che doveva essere buttato via. Il pilota si impegnava abbastanza, tralasciando il fatto che la sua attenzione non era diretta solamente all'insegnante:

"Uno, due, tre e quattro, uno, due Malco smettila di guardare Rose e continua con quell'asta tre e quattro..."

"Non stavo guardando Rose!" aveva ribattuto il Mikkiano, piccato.

"Ah no? Allora mi chiedo cosa ci trovi di così sexy nelle pareti. Le guardi come Chewbacca guarda le bistecche."

"Io non..."

Malco era stato interrotto dal clangore dell'asta metallica di Finn che urtava il pavimento e di conseguenza cadeva in terra. "Vi dispiacerebbe smettere di urlare?" aveva detto agli altri due mentre recuperava l'asta da terra, tranciando così la discussione. Come se fossero stati loro a causare la caduta dell'arma...

Oltre a Malco e Finn, c'erano anche Poe, Rose e Chewbacca. A detta di loro, erano lì ad esercitarsi col blaster; in pratica, erano lì a tenere compagnia. O a rompere, come preferiva dire Phasma. In realtà, Rose era molto disciplinata: si allenava col suo blaster e cercava di tenere a bada gli altri due. Poe invece passava la maggior parte del tempo a fare commenti e battute idiote facendo ridere tutti, anche Phasma, ma lei non l'avrebbe mai ammesso. Chewbacca era l'unico che rompeva e basta, in quanto stava lì solo per passare un po' di tempo con Soshan che, tra parentesi, non lo degnava di un solo sguardo in più del necessario. E poi c'era anche il piccolo Dum, che reggeva i bersagli per Rose, Poe e Ciube. Ogni volta che facevano centro lui cadeva giù dalla cassa dove stava, imprecando contro la buona mira dei tiratori, e Poe rispondeva: "Se preferisci che non colpiamo il bersaglio, possiamo benissimo colpire te." Così Dum si zittiva.
Il gruppetto dei tiratori si era sistemato vicino agli altri tre, in un corridoio vuoto tra i caccia ala-X. Avevano sistemato il bersaglio a venticinque metri dalla fine dell'hangar, circa ad un quarto della sua lunghezza. Tra un colpo e l'altro, ognuno andava a sistemarsi appollaiato sulle scalette che portavano all'abitacolo dei caccia.

Ora che Phasma era completamente guarita poteva combattere contro i suoi studenti per insegnarli movimenti più complessi. Finn però, nonostante ci mettesse tutto il suo impegno, non imparava molto in fretta. Nelle sequenze continuava a confondere i colpi, mettendoli nell'ordine sbagliato. Finché si allenava da solo, pazienza. Ma quando le provava con Phasma, un movimento errato poteva significare un colpo inferto involontariamente alla sua insegnante. Il che accadeva spesso. All'ennesima volta che l'arma dell'ex assaltatore colpiva l'ex capitano, questa lanciò per terra la sua asta e si lasciò cadere sul pavimento.

"Dove ho sbagliato con te Finn? Dove?" continuava a ripetere, e non si riferiva solo alle lezioni. Ripensava a tutti gli insegnamenti che gli aveva dato dall'altra parte del fronte, insegnamenti che non avevano dato il minimo frutto. Finn era un fallimento sia con la Resistenza che col Primo Ordine. Com'era possibile che dal suo addestramento fosse uscito un disastro simile?

"Mi dispiace Soshan, io ..."

" 'Shan!" Dietro Finn comparve Malco che stringeva nelle due mani le due metà del suo tubo: "Si è rotto."

Fiori Dal FuocoWhere stories live. Discover now