Capitolo 3

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Akaashi's POV

Quella mattina mi sveglio, così come accadeva da una settimana, all'alba perché il mio coinquilino temporaneo si alza per andare a caccia. Lui ha detto che non c'è bisogno che anche io mi alzi presto ma mi sembra difficile data la quantità di rumore che fa quando "cerca di fare piano".

È si alla fine la mia coscienza razionale era stata prevalsa dalla parte di me che voleva rimanere, e per questo ho anche iniziato a pensare che ci sia qualcosa che non va in me. Voglio dire parlo nella mia testa con me stesso e riesco anche a litigare. La mia parte "grillo" ogni tanto spunta fuori per darmi fastidio, visto che non gli ho dato retta.

Che poi dovrei star cacciando il mostro ma come dice Bokuto-san "sono in convalescenza, visto che la mia testolina ha preso una botta bella forte."

Oh avanti quale uomo di due metri e tanti muscoli usa la parola testolina? Lui lo fa e penso che sia una cosa terribilmente adorabile.

"Akaashi, caro, cosa stai pensando di prima mattina? Non ti vergogni nemmeno un po'?" eccola, la voce fastidiosa che abita nella mia testa.

Non appena decido di alzarmi e iniziare a fare qualcosa di produttivo sento la voce dell'uomo che fino a poco prima occupava la mia mente "Buongiorno Keiji!!" mi dice con il suo solito sorriso smagliante. Cosa dicevo, adorabile.

"Buongiorno Bokuto-san. Già finito di cacciare?"

"Oh no in realtà. Però sta per piovere, quindi meglio non stare nella foresta, non si sa mai dove potrebbe franare il terreno"

"Sta per piovere? In effetti il cielo è molto scuro. Allora cosa fai di solito quando piove?"

"Ehm veramente nulla" mi risponde grattandosi la base del cranio, con fare imbarazzato " però avrei qualcosa da chiederti. L'altro giorno mi hai spiegato come funziona la magia e il luogo da cui vieni e, giuro che sono stato attento, non ho capito molto. Non è che puoi rispiegarmi qualcosina? Però se non ti va non devi per forza"

Continuo a pensarlo, adorabile. Non dovrebbe essere legale avere un corpo del genere ed essere adorabili allo stesso momento. Non è davvero giusto.

Penso di starci mettendo troppo per rispondergli, perché la sua espressione sta diventando un misto di preoccupazione e tristezza.

"Certo che posso ripeterlo!" mi affretto a rispondere, forse con un po' troppa enfasi, contraria al mio personaggio solito. Ma di cose insolite ne ho fatte in questi giorno, prima fra tutte arrossire. Akaashi Keiji non arrossisce mai. MAI. Eppure nella settimana passata l'ho fatta più volte che in tutta la mia vita ultracentenaria.

"Mettiamoci comodi, poi ti ripeterò tutto ciò che vuoi."

Il suo sorriso ricompare, mentre si allontana per prendere le pelli infondo alla caverna per fare una specie di fortino. "Si accomodi nella mia umile dimora" dice con tono scherzoso. "La ringrazio, gentile messere" dico ridacchiando.

Dopo esserci sistemati inizio: "Partirei dal funzionamento della magia, poi la scuola va bene?" annuisce, sempre sorridendo.

"Allora, in realtà ogni essere umano ha intrinseca, dentro di sé, della magia. Come per tutte le cose, poi, ci sono alcuni più portati di altri nel diventare maghi."

"Tu sei portato non è vero? Hai fatto un sacco di incantesimi mentre sei stato qui!"

"Se fossi modesto ti direi di no, ma visto che mi piace dire le cose così come stanno, sì sono portato e anche molto. Sono stato ammesso alla scuola quando avevo dieci anni e di solito le reclute più giovani ne hanno quattordici." dico anche con una certa fierezza. Bokuto mi guarda con occhi ammirati e, per la millesima volta, arrossisco. "Oh Bokuto, cosa mi stai facendo?" penso.

Aspetto un attimo, e ,quando ho la convinzione di poter parlare senza balbettare, riprendo "Il potere che ciascuno ha nel corpo, per quanto sia grande e per quanto ci si possa allenare e si possa studiare, in sé per sé permette di fare magie e incantesimi fino ad un certo punto. Vedi fare incantesimi richiede energia vitale: se l'incantesimo è di basso-medio livello basta una buona nottata di sonno per recuperare ma se il livello comincia ad alzarsi c'è il rischio di morte. Per questo vengono utilizzate delle pietre, che contengono energia vitale, molta più degli umani, e vengono utilizzate per quegli incantesimi che altrimenti sarebbe difficile lanciare." Guardo Bokuto per vedere se c'è qualcosa che non capisce: ha un'aria assorta e mi ritrovo a fissarlo inconsciamente. Ad un tratto si riscuote dal suo torpore, facendomi sobbalzare "WOW! I maghi sono davvero fortissimi!!! Ora sono davvero curioso: com'è la scuola di cui parli tanto?"

"È un edificio enorme, circondato da tutti i tipi di paesaggi. All'interno ci sono non solo la scuola ma anche gli alloggi dei maghi più importanti, tra i quali c'è anche il mio, una biblioteca con migliaia e migliaia di libri, stanze per ricerche e così via. In se per sé la scuola ospita quattro fasce di studenti, differenziate dal colore delle cinte. I più giovani e inesperti la hanno gialla e poi a seguire verde, rosso e infine viola per coloro che si trovano alla fine del loro percorso."

"Oh certo! Così è più facile riconoscerli e dividerli. Certo che voi maghi siete proprio intelligenti!"

A questa esclamazione non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere.

"Ti ringrazio Bokuto-san, ma non c'è bisogno di essere maghi per decidere queste cose." Non sentendo risposta, guardo l'interessato e lo ritrovo a fissarmi. "C'è qualcosa che non va?" lo risveglio dai suoi pensieri.

"Oh.....no....... è solo che la tua risata è davvero bella, mi ha come ipnotizzato"

Rimango paralizzato dal commento, mentre sento la mia faccia prendere fuoco "Ehm, io, grazie........ c'è qualcos'altro di cui vuoi parlare?" rispondo non riuscendo a metabolizzare ciò che mi ha appena detto. Bella la mia risata......ipnotizzato. Più ci ripenso e più mi sento imbarazzato. Insomma ho ricevuto tanti complimenti nella vita, ma per la risata...... non penso di aver mai riso in presenza di altre persone che non fossero miei strettissimi amici.........oh Bokuto cosa mi sta succedendo.

Cercando di sfuggire a questi pensieri continuo a parlare ma quella presenza fastidiosa si insinua nella mia testa "Oh Akaashi, ti sta iniziando a piacere. Cosa ti sta succedendo? A te non piace mai nessuno." Tentando di ignorarla io e Bokuto parliamo incessantemente tutto il giorno, fino ad addormentarci vicini l'uno fra le braccia dell'altro.........







CONTINUA.....









***********ANGOLO AUTRICE************

Ciao a tutti!!! Scusate davvero per l'attesa ma a scuola ero davvero piena! Spero d'ora in poi di aggiornare più frequentemente.

Grazie a tutti quelli che hanno letto e se vi va lasciate una stellina o un commento.

Grazie a @demigoddes_poseidon per la revisione del capitolo

A presto con il prossimo💜

Il Mago E Il Mostro~ A Bokuaka StoryWhere stories live. Discover now