Capitolo 5

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Akaashi's POV

Dopo il bacio ci fissiamo per un attimo, quando vedo la realizzazione che colpisce Bokuto. Inizia ad arrossire vistosamente e evita il mio sguardo "Tu...perché lo hai fatto...voglio dire mi piaci ma se lo avessi fatto solo per calmarmi... oddio adesso mi starei mettendo in ridicolo... ehm, no, cioè, io..."

Tronco il suo balbettio con un altro bacio leggero "L'ho fatto per calmarti è vero" lo vedo trattenere il fiato mentre le mie gote si infiammano "però non mi sarei mosso così se anche tu non mi piacessi. Spero tu intenda in maniera romantica perché è proprio ciò che intendo io." finisco con una lieve risata nervosa.

Bokuto mi guarda esterrefatto, poi mi si avvicina e mi stringe in uno stretto abbraccio. Rimaniamo in quella posizione per un po' e, non che voglia lamentarmi, ma inizia a mancarmi l'aria. Il mio ragazzone ha una bella stretta.

E poi realizzo "Akaashi. Cosa hai fatto? L'hai baciato? Ti sei dichiarato? E ora lo chiami anche mio?" mancava l'intervento del mio fastidio perenne "Oh, per le pietre del mago, sta zitta e fammi godere il momento" la zittisco sbrigativamente.

Sento la stretta di Bokuto allentarsi "Ehm questo significa che... stiamo insieme?"

"Oh... se per te va bene Kotaro."

Scoppia a ridere "Mi hai chiamato per nome e stiamo insieme, non potrei essere più felice di così!!" Arrossisco e, pur non volendo rovinare il momento, la curiosità vince sul mio lato romantico "Uhm... non vorrei essere indiscreto, ma riguardo alle tue trasformazioni..."

"Dimmi tutto, gufetto"

"Gufetto? Adorabile" "Ci sono dei momenti specifici in cui non riesci a controllarti o è una perdita del controllo in generale?"

"In realtà finché sono calmo va tutto bene. Quando inizio a provare emozioni forti perdo il controllo. Per questo sto via molto. Se sto vicino a te sento un miliardo di emozioni diverse e ho paura di non riuscire a controllarmi."

"Se vuoi possiamo lavorarci insieme. In cambio però che ne pensi di aiutarmi a catturare il mio mostro?"

"Con molto piacere gufetto!! Però adesso a nanna, se domani vogliamo iniziare presto le ricerche."

"Va bene, Kou come vuoi tu"

"Kou?"

"Che c'è tu puoi chiamarmi gufetto ma io non posso trovarti un soprannome?" rispondo, fingendo di essere offeso.

"Ma certo che no! Mi hai solo preso alla sprovvista. In realtà mi piace molto!"

Continuando a parlare, ci addormentiamo.

La mattina seguente ho il risveglio migliore della mia vita: la mia testa appoggiata sul braccio muscoloso del mio appena diventato fidanzato, i suoi occhi dorati puntati su di me con sguardo amorevole e una voce gentile che mi riscuote con un "Buongiorno gufetto" che mi fa venire le farfalle nello stomaco.

"Santi maghi, Akaashi sei proprio cotto." ignoro la vocina nella mia testa ma sono abbastanza sicuro che abbia ragione. Invece di stare a rimuginare sui miei pensieri decido di iniziare la giornata, e per iniziare ricambio il saluto.

Abbiamo stabilito che come prima cosa, nelle prime ore del giorno, aiuterò Kotaro a controllarsi, poi, dopo un paio d'ore, inizieremo la ricerca del mio mostro.

L'allenamento procede bene e penso di aver capito quale sia l'ostacolo: nel momento in cui prova grandi emozioni il mio adorabile ragazzo si rifugia nel suo istinto invece di ragionare lucidamente. Dovrò aiutarlo in questo, ma dopotutto io sono un maestro nel nascondere le mie emozioni.

Finito l'allenamento ci concentriamo sul mio caso. Non me lo aspettavo ma Bokuto sta adottando un comportamento molto serio, seppur mantenga invariato il suo bellissimo sorriso.

Decido come prima cosa di descrivergli ciò che so già "Allora, la creatura che stiamo cercando è molto grande e forte e perciò lenta. Dai cadaveri che ho ispezionato ho dedotto che la causa di morte sia in tutti i casi dovuta a una forza disumana. Ho infatti notato che su tutte le vittime sono presenti ferite dovute ad un impatto a grande velocità. Perso che il mostro lanci o spintoni le sue prede, proprio come ha fatto con me. Quelli che sono sopravvissuti hanno confermato la mia tesi: molti infatti sono stati spinti via da qualcosa, ma fortunatamente sono riusciti ad evitare un impatto troppo grande e hanno sfruttato la lentezza del mostro per scappare."
"Per quanto riguarda le apparenze? Qualcuno avrà pur visto qualcosa?" mi domanda Kotaro

"Questo è esattamente il problema. Nessuno ha visto niente e neppure io sono riuscito ad individuarlo. Ho il brutto presentimento che la nostra creatura sia in qualche modo invisibile."

"Wow... voglio dire è terribile." esclama il mio aiutante improvvisato.

"Ahahah.... Non preoccuparti, non devi fingere quando sei con me. E in realtà questo ci facilita le cose. Vedi io sono un esperto di creature magiche e si da il caso che attualmente se ne conosca solo una che corrisponde alla nostra descrizione. Il gigaonte."

"Sei proprio fortissimo lo sai? Ricordi tutte le creature a memoria?"

Non mi abituerò mai ai suoi improvvisi complimenti "Sì, voglio dire, è il mio lavoro. Per quanto riguarda il nostro mostro, dobbiamo aspettare fino a domani. Questa specie è meglio affrontarla di giorno. Di notte diventano troppo pericolosi."

Dovrei comunicare a Suga la mia scoperta ma penso che lo farò una volta catturato il mostro. Il difficile sarà trovarlo, da lì il gioco sarà fatto.

"Sai Keiji" mi riscuote Bokuto "sono davvero contento che questa creatura sia qui. Voglio dire ti ha portato da me. Sono una brutta persona, pensando così? Dopotutto ha ucciso delle persone."
"Oh Kou, certo che no! Anche io sono molto felice che mi abbiano assegnato il caso. E dire che all'inizio non volevo nemmeno occuparmene..."







CONTINUA...

***********ANGOLO AUTRICE**********

Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a scrivere il nuovo capitolo. Piccola precisazione: il "gigaonte" è ispirato ad una creatura di Harry Potter  il Nascondombra. La potete trovare nel libro "Animali fantastici e dove trovarli".

Ringrazio come è abitudine @demigoddes_poseidon.

Alla prossima per un nuovo capitolo💜



Il Mago E Il Mostro~ A Bokuaka StoryWhere stories live. Discover now