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"Ariel, Ariel ma dove sei?" sento chiamarmi ripetutamente così mi affaccio fuori dalla stanza per vedere cosa succede.
"Sono qui, che c'è?" urlo per farmi sentire e poco dopo arriva Christian.
"Come che c'è? Tra 5 minuti passa il tuo inedito in radio, corri" mi trascina letteralmente nella stanza blu dove ci sono già Luca, Mattia, Carola, Alex, Francesco e Luigi seduti tutti intorno alla piccola radio posizionata sopra uno dei comodini.
Non posso credere che stavo per perdermi il mio primo passaggio in radio per colpa della memoria corta che mi ritrovo, menomale ci sono loro.
"Ma siete tutti qui" esclamo contenta che le persone con cui ho legato di più vogliano condividere questo momento così importante insieme a me.
"Non potremmo mai perdercelo" mi risponde la ballerina sorridendo, sorrido anch'io avvicinandomi al piccolo gruppo pronta per ascoltare la mia canzone.

"Zitti tutti, eccolo" urla Luca alzando ancora di più il volume della radio.
"E adesso direttamente dalla scuola di amici: Ariel con Paracetamolo" annuncia lo speaker e quasi perdo un battito a sentire il mio nome in una radio ma l'emozione più grande la avverto appena le prime note si espandono per tutta la stanza.
"È assurdo" esclamo ancora totalmente incredula, sembra così surreale e invece è la pura realtà.
"Tutti pronti col ritornello eh" dice Mattia alzando le braccia per poi iniziare ad urlare il ritornello insieme a noi, questo è assolutamente uno dei momenti più belli vissuti qua dentro fin'ora.
"Sono tanto tanto fiero di te, amore" appena finisce la canzone, Luca mi sorride per poi abbracciarmi.
"Raga abbraccio di gruppo" sento dire prima di ritrovarmi totalmente schiacciata sotto tutti loro.
"Vi voglio bene eh ma così non respiro" cerco di farmi sentire dato che ho la faccia spiaccicata contro il materasso.
Ridono tutti e finalmente si alzano permettendomi di tornare a respirare.

"La mia scimmia come sta? Poverina era sotto tutti" esclama Luigi prendendo in braccio il suo peluche.
"Ancora sta scimmia?!" ribatte Luca scocciato sotto le nostre risate.
"Devo assicurarmi che stia lontano da te, non si sa mai"
"Stavo scherzando Gigi, non mi permetterei mai di fare del male alla tua piccola scimmietta" lo prende in giro beccandosi uno schiaffo sulla nuca dall'altro cantante.
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"Finalmente soli" esclama Luca buttandosi sopra il suo letto.
Oggi tra lezioni, ascoltare l'inedito con gli altri e guardarci un film tutti insieme dopo cena, non abbiamo avuto modo di stare da soli.
"Non mi sei mancato però" scherzo stendendomi accanto a lui.
"Io non abbraccerei una persona che non mi è mancata"
"Semplicemente mi piacciono gli abbracci, non crederti così importante"
Non faccio in tempo a finire la frase che, senza nemmeno capire come, mi ritrovo Luca sopra di me intento a farmi il solletico.
"Ti prego smettila" dico tra una risata e l'altra ma il mio ragazzo non sembra intenzionato a smetterla.
"Dimmi che ti sono mancato tantissimo e che mi ami" esclama fermandosi, scuoto la testa in segno di negazione e lui ricomincia con la mia tortura.
"Va bene va bene" lo blocco arrendendomi dato che tra poco rimango senza fiato.
"Mi sei mancato tantissimo e ti amo tanto"
"Che bello sentirsi dire ciò in modo spontaneo, senza nessun tipo di obbligo" scherza dandomi tregua e stendendosi nuovamente accanto a me.
"Scemo lo sai che lo penso davvero, anche se non lo dico spesso" lo rassicuro tornando seria.
In generale faccio fatica a esprimere i miei sentimenti a parole ma ogni tanto è giusto ricordarlo, ovviamente.
"Lo so, ti amo anch'io" sorride facendo unire le nostre labbra.

Destino//LDAWhere stories live. Discover now