[Chifuyu]
Mi chiamo Matsuno Chifuyu, ho 16 anni, e sono un semplice liceale di Tokyo.
Come me, se ne trovano tanti; magari non sarò una di quelle persone 'fotocopia' che hanno lo stesso taglio di capelli, lo stesso modo di vestire, e di parlare; ma è pur vero, che non ho nulla che mi contraddistingue.
Non ho molte passioni, mi piace leggere, scrivere, e se mi capita, faccio qualche rissa.
Invece, se c'è una cosa che proprio non sopporto, quella è il contatto umano.
No, non perché sia apatico, o insensibile, ma semplicemente perché, la vita, mi ha insegnato ad essere diffidente.
C'è stato un tempo, in cui amavo uscire, e stare a contatto con il mondo, ma tutto ciò cambiò circa due anni e mezzo fa; la vita, mi diede un colpo così forte, che capii di non dover dare così tanta fiducia, e affetto, alle persone.

Ora come ora, non sono una persona asociale, se mi parlano, ovviante, rispondo, e a volte mi fermo e intrattengo delle conversazioni con i miei compagni di classe, ma se posso evitare di uscire, lo faccio più che volentieri.

È Marzo, i ciliegi sono in fiore, e la scuola sta ricominciando.
Sono nel cortile, a sentire il discorso d'apertura, identico a quello dell'anno scorso: <<Auguriamo a tutti gli studenti, di trovarsi bene fra le nostre mura, e di imparare a vivere.>> disse con tono autoritario il preside. È un uomo abbastanza alto, senza capelli, e con qualche chilo di troppo, ma tutto sommato, è una brava persona.
Finalmente, dopo mezz'ora di discorso, il preside andò via, e con esso, tutti cominciarono a entrare nelle rispettive classi. Così, feci anche io.
Mi diressi verso il tabellone all'entrata, e cominciai a cercare il mio nome: "Matsuno Chifuyu- 2^C", così mi diressi verso l'aula.

Non appena la trovai, vidi che già qualcuno era arrivato, così, entrai, e mi andai a sedere al quarto banco, della fila centrale.
Poco a poco, la classe cominciò a riempirsi. Qualche compagni già lo conosco, con tre di loro, ero compagno anche l'anno scorso, gli altri, la maggior parte, per sentito dire.
Alle fine, quando si fecero le 8:25, entrò un ragazzo, dai lunghi capelli neri, legati in una cosa bassa, e con degli occhiali rettangolari.
Con passo svelto, entrò in classe, e si sedette nel banco vicino al mio.
<<Buongiorno>> mi salutò.
<<Ciao>> ricambiai il saluto.
E dopo di che, estrasse un libro dal suo zaino.
<<Oggi la giornata, è dedicata al conoscersi, non ti serviranno i libri.>> lo informai, e lui mi guardò perplesso.
<<Ah, proprio come l'anno scorso>> disse semplicemente, riponendo nuovamente, i libri nello zaino.
<<Esattamente>> mi limitai a rispondergli.
<<Comunque, piacere, mi chiamo Baji Keisuke!>> esclamò, allungando una mano verso di me.
<<Piacere mio, Matsuno Chifuyu>> mi presentai a mia volta, e Baji-San, mi sorrise, dopo di che, si girò dall'altra parte.

Dopo altri cinque minuti circa, entrò la professoressa, si presentò, e prese il registro, cominciando a dare l'appello, e facendoci presentare.
<<Keisuke Baji>> chiamò, e il ragazzo affianco a me, si alzò.
<<Mi chiamo Baji Keisuke, ho 17 anni, e mi piacciono i gatti. Piacere di conoscervi>> disse, e subito, si risedette.
<<Chifuyu Matsuno>> disss subito dopo la professoressa, e così mi alzai.
<<Mi chiamo Matsuno Chifuyu, ho 16 anni, mi piace leggere e scrivere. Piacere.>> mi 'presentai' se così si può dire, e poi mi risedetti.
<<Ti piace scrivere? Allora magari poi potresti aiutarmi!?>> esclamò Baji-San, con uno strani luccichio negli occhi.
<<Oh, si certo.>> gli risposi. <<Piuttosto, hai detto che hai 17 anni...>> ripresi il discorso, e lasciai la frase in sospeso.
<<Già, ho perso un anno>> mi rispose lui, facendo scomparire il suo sorriso. <<Non deve più succedere, sennò mia madre, piangerà di nuovo.>> concluse il discorso, facendo un sorrisetto amaro.
<<Capisco... beh, se dovesse servirti aiuto, per quel che posso fare.>> gli risposi semplicemente, lasciamo intendere, che lo avrei aiutato, e lui mi sorrise nuovamente.
<<Beh, grazie mille Chifuyu!>> esclamò, e io divampai.
<<PERCHÉ MI CHIAMI PER NOME!?>> esclamai.
Nessuno mi ha mai chiamato per nome, figuriamoci un estraneo.
<<Oh, non ti va bene? Ti infastidisce?>> mi chiese Baji-San.
<<No, è solo che non ci... sono abituato, ecco. Sai, non è che sia comune il primo giorno di scuola, prendersi così tanta confidenza.>> gli dissi, e lui mi guardò stranirò.
<<E perché? Mi fai simpatia, quindi ti chiamo per nome. Anche tu puoi farlo.>> mi rispose, alzando le spalle.
<<Grazie dell'offerta, ma non potrei riuscirci al momento>> aggiunsi infine, e dopo di che, ci girammo.
[...]

Le ore scolastiche, passarono velocemente.
Una volta ogni tanto, scambiavi qualche parola con Baji-San, e adesso, siamo al cancello per uscire.
<<Allora a domani>> dissi semplicemente, salutandolo.
<<Aspetta Chifuyu! Facciamo strada insieme?>> mi chiese, e io, al sentire nuovamente il mio nome, uscire dalla bocca di qualcuno (non di famiglia), arrossii nuovamente.
<<Non amo molto il contatto umano>> lo informai.
<<Non importa>> mi disse schiettamente.
<<Beh, ma ti ho detto di no>> ribadii.
<<Eh, non importa>> controbattè lui, iniziando a camminarmi dietro.
<<Ahhhh e va bene>> cedetti infine,e Baji-San, fece una smorfia di soddisfazione.

Io e Baji-San, ormai camminavamo da dieci minuti abbondanti, e ancora, non si era staccato.
<<Baji-San, ma tu di preciso, dove vivi?>> gli domandai, sbuffando.
<<Lì>> disse semplicemente, indicando un palazzo, lo stesso palazzo, in cui vivo io.
<<Terzo piano>> dissi.
<<No, al quinto>> mi rispose lui, inclinando la testa.
<<No, intendevi dire, che io vivo al terzo piano>> gli dissi, e lui strabuzzò gli occhi.
<<Bene, adesso vado. Ciao, Baji-San.>> lo salutai infine, e accelerai il passo.






Ciao a tutti!💕
Si lo so, vi sono mancato, vero?
Beh, durante queste 2/3(?) settimane di assenza, sono successe molte cose, come ad esempio, mi sono preso la mia prima cotta, qualcuno mi salvi😃🔫
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto💘
Scusate eventuali errori di battitura💗

[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮]🌷тнє ѕнαρє σƒ ℓσνє🌓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora