[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮]🌷тнє ѕнαρє σƒ ℓσνє🌓

11

[Chifuyu]
Oggi, 19 dicembre, è il giorno del mio diciottesimo compleanno. Oggi, divento maggiorenne.
Non farò una grande festa; ho semplicemente deciso di invitatemi i soliti amici, a casa mia, e di fare una festa p, colpa le persone a cui voglio veramente bene.
Ho dato appuntamento a Mikey, Draken, Mitsuya, Kazutora, Pan-Chin, e Takemichi, per le 18:00, mentre a Baji, gli ho detto di venire quando gli veniva più comodo, e infatti, proprio adesso, il campanello della porta, emanò io suo solito: din don, così, andai ad aprire.
<<AUGURI AMORE MIO!!>> esclamò, non appena la porta si aprì di un minimo, facendola spalancare.
<<Keisuke, mi stai strozzando!>> gli dissi, facendogli allargare la presa, ma restando comunque abbracciati. <<Beh, comunque grazie>> aggiunsi, dandogli un bacio sulla guancia, e staccandomi da lui, e andai in camera mia.
<<Oh, Kei-Chan, che piacere vederti!>> esclamò mia madre, vedendo Baji, e lui, arrossì, leggermente imbarazzato.
<<Buongiorno signora Matsuno>> la salutò educatamente lui, e poi, mi raggiunse, a testa bassa.
<<Avresti dovuto dirmi che c'era tua madre in casa!>> mi disse, completamente rosso.
<<E perché?>> gli chiesi, sedendomi sul letto.
<<Perché ti ho chiamato "amore mio">> continuò a dire lui, mettendosi una mano sul volto.
Anche se non sembra, Baji, ha un senso del pudore molto alto, quando si trova in una relazione, questo perché, dice che non vuole far sentire in imbarazzo gli altri, così evita smancerie.
<<Ha sentito di peggio>> gli dissi semplicemente, e dopodiché, si sedette affianco a me.
<<Beh, e sono diciotto, eh?>> ricominciò a dire, facendo incrociare le nostre dita.
<<Già>> gli risposi, sorridendo.
<<Bene, allora, adesso posso farlo sul serio.>> disse poi, e io alzai un sopracciglio, quando lui si spostò, e si mise davanti a me.
<<Sono passati due anni e mezzo, da quando ci siamo conosciuti. E oggi, per la seconda volta, ti chiedo in modo serio: Matsuno Chifuyu, vuoi sposarmi?>> mi domandò, ormai in ginocchio, e con un anello in mano.
<<Certo! Come è stato un si, la prima volta, lo sarà anche la seconda!>> gli risposi, fiondandomi su di lui, e facendogli sbattere la schiena, e la testa, a terra.
<<Bene, allora, quando lo faccia,o questo matrimonio?>> continuò a chiedermi.
<<Mhh vediamo. Quando il primo albero di ciliegio sarà in fiore.>> esclamai, e Baji, mi guardò stranito.
<<E perché?>> mi chiese, curioso.
<<Beh, perché la nascita dei fiori, è come un ciclo. Prima sbocciano, crescono, poi perdono i petali, muoiono. Ma, poi, dallo stesso ramo, nasceranno nuovamente altri fiori, più belli, e numerosi di prima. I fiori, sono come noi, vivi, e come tali, cadono, ma poi, ricrescono.>> gli dissi, e lui, mi fissò, come se avessi detto la più strana delle cose.
<<Chifuyu, perché non fai lo scrittore?>> mi chiese, e io risi.
<<Non sto scherzando>> aggiunse, con tono serio.
<<Cu vuole talento, e tanta fortuna>> dissi semplicemente.
<<A te il talento, non manca. Fallo, prova.>> ribadì serio, e io, gli lasciai un leggero bacio, e poi annuii. <<Proverò>> mi limitai a dire, e Baji, sembrò esserne soddisfatto.
[...]

Il tempo passò, e adesso, è il 13 marzo, i primi ciliegi sbocciarono.
Quando trovai svariati petali rosa, davanti la mia finestra, mi diressi verso il quinto piano, e bussai alla porta di Baji.
<<Allora Keisuke, quando vuoi ci sposiamo>> dissi sorridendo, tenendo ancora nascosto il petalo, tra le dita.
Lui, ancora spettinato, e in pigiama, mi guardò stranito, così, gli mostrai il petalo, e il suo volto, sembrò acquistare una lucentezza spaventosa.
<<DOMANI, DOMANI VA BENE? PERFETTO, LO DICO A TUTTI, PRENOTA IL COMUNE, O QUELLO CHE È>> esclamò di fretta, chiudendo la porta, e lasciandomi fuori, ma dopo pochi secondi, mi riaprì.
<<Scusa, l'euforia>> si giustificò, e io, sorrisi.
<<Ci vediamo domani, Keisuke>> dissi, entusiasta, e dopodiché, tornai a casa mia.
Fortunatamente, sia io, che Baji, ci eravamo preparati tutto, quindi avevamo già preso gli abiti. Per quanto riguardava la cerimonia, la faremo fra una settimana.
[...]