8. Sei sempre così sbadata?

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Mi ci era voluto più del dovuto per finire la torta e solo perché mi ero impegnata particolarmente per godermi ogni singolo istante, ma si sa, non si può rimandare per sempre e il tempo scorre inesorabile nelle nostre vite senza che noi lo vogliamo davvero.

Così mi ritrovai in poco tempo in accappatoio, con un asciugamano in testa davanti all'armadio che conteneva tutti i vestiti che mi ero portata dietro e mi sembrava che non ci fosse niente adatto all'occasione. Strano, vero?

No, non lo è, visto che adesso vuoi fare colpo su qualcuno.

Io non devo fare colpo proprio su nessuno.

Ah no? Be', allora mi sembra che ti stia facendo un po' troppi problemi, non credi?

Sbuffai. Il fatto che pure la voce nella mia testa fosse contro di me, mi faceva imbestialire. Come potevo pensare di uscirne sana di mente se quelli erano i presupposti?

Mi sedetti sul letto, incrociando le gambe e fissando i vestiti. Era stata una giornata piuttosto calda, quindi si sarebbe preannunciata una serata simile, un vestitino sarebbe stato l'ideale, ma di sicuro non mi avrebbe permesso di muovermi in totale libertà, senza bisogno di pensare a nulla. Alla fine, optai per una tutina floreale a metà coscia e le spalle scoperte. Recuperai un reggiseno a fascia e un perizoma coordinato e mi infilai la tuta addosso.

Uh uh, addirittura dell'intimo coordinato? Pensi già di invitarlo in camera?

Ma a cosa vai a pensare?

Non mi aveva sfiorato nemmeno l'anticamera del cervello, mi ero ritrovata a prenderlo senza nemmeno rendermene conto. Tanto lo sapevo che avrei cercato in tutti i modi di tenermi alla larga da lui perché, quando era nei paraggi, sembrava non avessi più facoltà sul mio corpo e non ragionassi più.

Sentii bussare alla mia porta.

«Avanti!»

Gina e Taylor entrarono in casa, vestite di tutto punto, la naturale eleganza che possedevano solo le modelle. Le raggiunsi con dei sandali bassi in mano e mi sedetti sul divano per metterli.

«Sei uno splendore stasera! Vuoi conquistare qualcuno?» Gina ammiccò nella mia direzione, facendo scuotere la testa a Taylor, che aveva un sorriso.

«Chi dovrei conquistare, scusa?»

«Hayley, guarda che il villaggio è piccolo e la gente mormora, sappiamo che hai passato gli ultimi due giorni con Jason» ammiccò Taylor che sembrò totalmente indifferente, ma non voleva mica provarci con lui?

La guardai stupita e con la bocca aperta. «Come fate a saperlo?»

Entrambe risero. «Te l'abbiamo detto, si viene a sapere tutto» Gina fece la vaga, mentre l'amica le scoccò un'occhiataccia.

«Diciamo che non siete stati molto fortunati. L'altro giorno siamo andate a fare una passeggiata e vi abbiamo sentito chiacchierare amabilmente in cucina, sembravate molto affiatati. Parlavate di libri sia quando siamo partite che al ritorno. Stamattina, poi, Noah è andato a fare una passeggiata sul presto, non riusciva a dormire e vi ha visti che dormivate abbracciati.»

Scossi la testa.

Sono una persona davvero fortunata.

«Quindi?» Gina mi guardò con un sorriso sornione stampato in faccia.

«Niente, non è successo niente. Abbiamo solo parlato un po', tutto qua» feci spallucce.

«Non lo odi più, allora?» la mora sembrava essere curiosa.

Il Linguaggio Segreto dell'AnimaWhere stories live. Discover now