Capitolo 4

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<<Hai ragione...>>  <<Deve soffrire per quello che ci ha fatto...>> cosa? Lui non può aver toccato anche lui. Non può. <<Draco, in che senso "per quello che ci ha fatto"?>> chiedo, sperando di non ricevere la risposta che si era creata nella mia mente.
<<Quando tu te ne andai da casa nostra, mio padre pensava che avessi detto tutto a me, e che te ne eri andata perché io ti avevo convinta a dire tutto a tuo padre. Quindi iniziò a picchiare anche me...ogni giorno...per 3 anni...>> disse, mentre i suoi occhi diventano lucidi,
<<Draco...m-mi dispiace>> sussurro prima di abbracciarlo di nuovo.
<<Crystal, lui deve bruciare all'inferno>> dice singhiozzando sulla mia spalla, come ai vecchi tempi facevo io sulla sua spalla... <<Credimi Draco, lui ha un biglietto di sola andata per l'inferno, e per di più in prima classe. Lo torturerò io fino allo sfinimento.>> dico più seria che mai, mente lui ridacchia leggermente
<<Mi mancano i vecchi tempi Cry...>> dice allontanandosi leggermente da me per potermi guardare negli occhi.
Scendo dal letto, piegandomi per prendere una valigetta da sotto il letto per poi appoggiarla sul materasso.
<<Cos'è?>> chiede Draco visibilmente confuso
<<Canne>> risposi io, aprendola e tirando fuori diverse già pronte.
<<Vuoi?>> chiedo a Draco, e lui nega scuotendo la testa e ringraziandomi comunque.
Accendo una canna, e poi mi ricordo che ne devo molte a Riddle. Cazzo.
<<Draco>> 
<<Mh?>>
<<Quante canne abbiamo fumato ieri?>> chiedo e lui ci pensa sù, prima di rispondermi
<<Di solito Mattheo ne tiene 34 sotto il letto di Jacop, quindi calcolando che noi le abbiamo fumate tutte, gliene devi 34.>> dice lui facendo il finto matematico
<<Okay>> dico, iniziando a mette dentro una busta 50 canne. <<Ei, ho detto che gliene devi 34 non 44!>> esclama Draco, pensando che io pensassi che lui non sapesse fare i calcoli. <<Lo so, però li devo anche l'interesse, quindi gliene darò 50.>> dico mentre continuo a metterle dentro la busta
<<50?! Sono troppe!>> esclama di nuovo lui.
<<Shh, lascia a me questo lavoro>> dico decisa
<<Va bene..>> sussurrò.

*****

Dopo una trentina di minuti passati a parlare delle puttanelle che si trovano in questa scuola, decido di andare da Riddle e ridagli le canne che li devo.

Busso alla porta dove c'è scritto in argento "Mattheo & Tom Riddle" e aspetto che qualcuno mi apri.
<<Jacop ti ho detto che puoi entrare anche senza bus->> Un Tom a petto nudo con solo un asciugamano in vita mi si para d'avanti. 
<<Uh...Tom..>> dico sorridendo maliziosa, per poi diventare di nuovo seria.
<<Crystal...>> sussurra lui
<<Mattheo?>> chiedo
<<Perché?>> chiede aggrottando la fronte. Ora mi arrabbio. Mai ficcare il naso nelle cose che non ti riguardano, sopratutto se c'è di mezzo un Morningstar.
<<Riddle...te lo chiedo un ultima volta gentilmente...dove si trova in questo momento Mattheo?>> chiedo di nuovo chiudendo gli occhi per non tirargli come minimo un pugno su quella faccia da culo che si ritrova.
<<L-lui sta d-dormendo...>> dice in un sussurro.
<<Bene>> dico sorpassandolo e facendoli cadere l'asciugamano che aveva legato in vita.

Mi giro mentre lui chiude la porta e si gira verso di me, rivelandomi il suo bel amico.
<<Cazzo...>> sussurro, mentre lui realizza solo dopo che li fosse caduto l'asciugamano.
<<S-scusa...io torno in bagno>> dice recuperando l'asciugamano per poi correre in bagno. Vedo anche i suoi glutei. Niente male Tom, niente male.

Decisi di scacciare via i pensieri perversi e di svegliare il nostro adorato Mattheo in un modo indimenticabile. Fuoco.
Inizio a riscaldare la mia mano ad una temperatura estremamente alta, per poi avvicinarla al corpo di Mattheo. È coperto con un piumone giallo, il che lo rende buffo.

Inizio a sfiorare ogni parte del suo corpo da sopra il piumone. Inizia a fare caldo, infatti anche lui incomincia a muoversi tra le coperte e io avvicino pericolosamente la mia faccia alla sua.
<<Buh>> sussurro a due centimetri dalla sua faccia, e lui tira un urlo di spavento mentre si alza di scatto dal letto.
Inizialmente lo fisso seria, e dopo pochi secondi scoppio in una fragorosa risata, mentre lui, con gli occhi sgranati, si guarda intorno confuso.
<<Perché stavo morendo di caldo?>> mi chiede guardandomi mentre gocce di sudore percorrevano il suo petto.
<<Perché dormi senza maglia ad ottobre?>> chiedo io
<<Io dormo sempre senza maglia, ma perché stavo per soffocare per il troppo caldo, cioè siamo ad ottobre, dovrebbe fare fred->> dice, per poi realizzare che sta parlando con la figlia del diavolo.
<<Cazzo...che idiota..>> sussurra grattandosi la nuca mentre io ridacchio.
<<Che ci fai qui?>> mi chiede guardandomi confuso e curioso
<<Ti ho riportato le canne>> rispondo ovvia
<<Oh, si giusto, sono 34 vero?>> chiede inarcando un sopracciglio
<<Ma per chi mi hai presa? Sono 50 e la mia roba è 10 volte più buona della tua.>> dico con sguardo di sfida, mentre lui alla parola "50" strabuzza gli occhi. Non se lo aspettava. Però io sono una persona leale. Cattiva ma leale.
<<Ah...va bene, grazie...ma perché 50?>> chiede curioso
<<Sono gli interessi>> dico facendo le spallucce e uscendo dalla sua camera, ma prima mi fermo un attimo allo stipite della porta.
<<Ci si vede in giro Riddle>> dico sorridendo e chiudendo la porta, ma l'attimo dopo la riapro.
<<Ah Mattheo...e dì a tuo fratello che ha un gran bel cazzo>>

ANGOLO AUTRICE
(parole capitolo 900)

Nothing Is Impossible//Mattheo RiddleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz