Capitolo 13

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<<Allora...vuoi dirmi o no cosa è successo?>> chiede più dolcemente, e io, poco convinta, annuisco.
<<Io...>> non faccio in tempo a terminare la frase che Tom viene buttato fuori dalla stanza, mentre io guardo scioccata la ragazza che si trova davanti a me.

<<Oh...Crystal...piccola! Come sei cresciuta>> dice sghignazzando mia sorella.
<<Jennifer? Cosa cazzo vuoi?>> chiedo cercando di non prenderla a pugni.
Non potresti comunque farlo, stai male, e sei sdraiata su un letto.
<<Uh...come siamo cattive oggi...aughr>> dice facendo infine il verso di un 'leone' e ridendo per la sua pessima battuta.
<<Ho saputo che stavi male e quindi ho deciso di venire a farti una visita da brava sorella quale sono...non posso?>> chiede lei, mentre la mia voglia di prenderla a pugni arriva alle stelle.
Tirale un pugno
Cosa?
Hai capito bene! Tirale un pugno!
Ma tu hai detto che stavo male e che non potevo!
Dai...anche tu non la sopporti più, quindi tirale un pugno in faccia e facciamola finita.
Si forse hai ragione.

Alzo la mano per colpirla, ma subito mi prende per il polso e me lo inizia a stringere.
Porca puttana. Mi sta facendo troppo male cazzo.
<<MERDA!>> urlo, allontanando il mio braccio da lei con uno strattone.
Ora che osservo meglio, il mio polso sembra come...bruciato?
<<Come...>> sussurro, ma lei interrompe la mia domanda senza che finisca.
<<Ti devo ricordare che sono anche io la figlia del diavolo?>> mi chiede ghignando
<<Lo so benissimo di chi sei figlia...ma come fai ad avere questo potere?>> chiedo, mentre lei sorride maleficamente
<<Sono più forte di te...Crystal Morningstar>> mi sussurra, prima di girarsi e uscire dalla stanza.

<<Porca puttana...>> bisbiglia Tom, entrando nella stanza mentre si massaggia un fianco.
<<Ti ha fatto male?>> chiedo alzandomi, forse un po' troppo allarmata.
<<No no, tranquilla, sto bene, sdraiati pure, non sei nelle condizioni migliori per stare in piedi>> dice ridacchiando un po'.

Dopo qualche minuto passato in silenzio a guardarci intorno decido di parlare.
<<Mi accompagni in camera?>> gli chiedo, facendo gli occhi dolci
<<Lo farei volentieri ma non so se posso...devo chiedere all->> non li faccio finire la frase che subito mi alzo in piedi come una molla e inizio a tirarlo per un braccio fuori da quella stanza che puzza troppo di candeggina.

<<Va bene, va bene, ho capito che vuoi andare in camera però cammina un po' più piano! Non riesco a starti dietro!>> dice, mentre io mi metto a ridere fermandomi un attimo.

Camminiamo lentamente e in silenzio per i corridoi di Hogwarts. Troppo silenzio. Troppa lentezza.
<<Bradipo...>> bisbiglio tra me e me, anche se la frase era rivolta a Tom.
<<Cosa?>> mi chiede. Credo che mi abbia sentita.
Ci credo, non si sentiva nemmeno il rumore dei vostri passi.
<<Niente...>> sussurro prima di sbattere contro qualcosa. O per meglio dire, qualcuno.

<<Sta attendo idiota!>> urla lui.
Ora lo ammazzo.
<<Cosa..?>> chiedo girandomi lentamente verso di lui.
<<I-io...ti giuro...non volevo dire quello! Non pensavo foss->> non fa in tempo a finire la frase che lo sbatto contro il muro.
<<Diggory...-sussurro facendo una leggera risata-tu non hai capito che con me in questa scuola, bisogna prima assicurarsi che la persona da offendere non sia io, se invece mi urli contro senza sapere nemmeno se sono io o meno e poi ti scusi, a me non me ne frega un cazzo delle tue scuse, ti spezzo a metà comunque.>> dico, mentre la sua pelle diventa sempre più bianca.

<<Crystal...>> sussurra Tom avvicinandosi a me.
<<Andiamo.>> ordino, prendendo Tom per un polso e andare a passo spedito verso la mia camera.

Appena entrati dentro, chiudo la porta alle mie spalle con un incantesimo e mi avvicino a Tom.
<Crystal cosa sta succeden->> subito mi fiondo sulle sue labbra e senza lasciargli il tempo di elaborare il tutto inizio a scendere sul collo.
<<Cazzo...>> sussurra lui mentre lo faccio sedere sul bordo letto, per poi mettermi a cavalcioni su di lui.
<<Tom...È un argomento abbastanza difficile...è-è complicato parlarne...Forse un giorno lo farò, ok?>> chiedo sperando che mi comprenda, e lui, guardandomi con dispiacere, annuisce.

Scendo dalle sue gambe e mi siedo affianco a lui, pensando alle parole di Jennifer: Sono più forte di te.
Lei è davvero più forte di me? Oppure voleva solo prendermi in giro? Ah! Non ci capisco più nulla...è tutto così confusionario ultimamente.
Prima il vortice, poi svengo senza un motivo durante una festa, e infine mia sorella che arriva in un mio momento di debolezza dicendomi che è più forte di me.
Perché?
Perché tutte a me?

ANGOLO AUTRICE
(parole capitolo 816)
Perdonatemi, questo capitolo forse fa un po' schifo, lo so, però mi farò perdonare facendo il prossimo un po' più sensato diciamo HAHSHSHS
È nulla, se volete lasciare una stellina mi farebbe molto piacere💞
Baci💕💕💕

~sara

Nothing Is Impossible//Mattheo RiddleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz