Prologo

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Per molti anni della mia vita sono stato un uomo di mondo. A vent'anni ho preso la più bizzarra delle decisioni: ho fatto lo zaino, l'ho messo in spalla e dopo aver salutato la mia famiglia sono partito. Ho passato dieci anni a spostarmi da un luogo ad un altro. Ho visitato quasi tutti i continenti, ora sono a Dubai. Sarei dovuto rientrare solo per qualche giorno, ma il destino ha deciso altro per me. Due giorni prima della partenza, ha chiamato mio padre: la sua voce era cupa come se avesse il desiderio di chiedermi qualcosa pur non riuscendo a trovare le parole.

Dopo alcuni secondi di silenzio ci riesce: auspica un mio ritorno nella società di famiglia, non perché non abbia trovato un valido sostituto, ma per avermi di nuovo al suo fianco, presente nella sua vita e in quella di mio fratello.

Non so spiegare il motivo ma non ho esitato e ho subito accettato. Qualcosa è scattato dentro me... Come se il mio subconscio volesse in un certo modo comunicare che era ora di mettere radici. Ho spesso avvertito, in questi dieci lunghi anni, il bisogno di stabilità. Di fare ritorno dalla mia famiglia, in realtà, da ciò che ne rimane.

Dall'ultima volta sono passati sei mesi e sento la loro mancanza, persino di mio fratello nonostante non abbiamo sempre avuto un grande rapporto. Anni a discutere e di conseguenza a evitarci per qualunque sciocchezza. Siamo due poli opposti.
Il suo unico obbiettivo è quello di rilevare l'azienda di nostro padre, non gli importa di nient'altro. Quando ho deciso di andarmene, non mi ha rivolto parola per anni e nelle occasioni in cui facevo ritorno, non mi guardava neppure in faccia.

Con l'andare degli anni ci siamo riavvicinati, il fatto di essermene andato, ha facilitato la sua crescita e il dispotismo nei miei confronti.

Ricordo quando era piccolo, aveva sempre bisogno del mio aiuto! Non faceva niente senza me, mentre adesso le cose si sono capovolte in maniera drastica. Si sente autorevole quasi come se fosse il capo famiglia, nonostante la presenza di Massimo, le responsabilità sono sue e non vuole condividerle con nessuno. Ne sono a conoscenza grazie a Massimo, perché il caro fratellino non si confida con me da anni.

La mia paura più grande è che si sentirà minacciato dalla mia presenza, non so se avremo un bel rapporto sul posto di lavoro, tuttavia ciò non mi impedirà di ricomparire nella sua vita.

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Nel giorno in cui...Where stories live. Discover now