Capitolo 16

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-Cazzo!- quasi urlò Alec sdraiandosi sul letto.
-Fantastico- sospirò Killian accanto, mettendosi un braccio sotto la testa. 
I due avevano appena finito il “discorso” iniziato quella mattina stessa in caffetteria, era arrivata finalmente sera e avevano potuto “conquistarsi” a vicenda. 
-Ti va di ordinare qualcosa da mangiare?- propose il più piccolo, prima che il suo stomaco brontolasse. 
Killian scoppiò in una fragorosa risata -vedo che il sesso ti mette appetito- rispose prendendo il cellulare per comporre un numero qualsiasi da asporto.
Alec gli si mise a cavalcioni -a te no?- chiese massaggiandogli il petto con le proprie mani. 
-Decisamente- rispose Killian posando di nuovo il telefono sul comodino. Ribaltò le posizioni e iniziò a baciarlo con passione. Una passione che non si era mai spenta. Anzi, stava decisamente divampando nuovamente. Si guardarono intensamente negli occhi finché un brontolio proveniente dallo stomaco del più piccolo non decise di interrompere quel momento perfetto. I due scoppiarono nuovamente a ridere. 
-Cosa ordiniamo?- chiese Killian sollevandosi da sopra Alec. 
-Tutto tranne messicano- rispose quest’ultimo -non mi piace il piccante - concluse con una smorfia. 
-Davvero? Non l’avrei mai detto. -rispose l’altro con un sorriso malizioso in viso -sei così caliente- concluse con la sua logica. 
-Saranno le origini del bellissimo e caldo Sud Italia- scese dal letto, si diresse verso la porta della stanza e prima di uscire, mentre Killian lo osservava senza torgliergli per un secondo gli occhi dal bellissimo corpo nudo, si girò verso quest’ultimo che ancora era sdraiato a letto -Ti va di rinfrescarmi un po’ in doccia?- e senza aspettare risposta andò verso il bagno. Ovviamente Killian non se lo fece ripetere.

Alla fine avevano scelto di mangiare giapponese. Alec aveva voglia di ravioli giapponesi con carne e verdure. Si erano messi a cenare sulla penisola della cucina e tra un raviolo e l’altro iniziarono anche a chiacchierare e scoprirsi a vicenda.
-Hai davvero origini italiane?- chiese Killian inzuppando del sashimi nella salsa di soia.
-Assolutamente sì!- rispose Alec cercando di afferrare con le bacchette un nigiri -da parte di mia madre. La mia bisnonna si trasferì qui quando era ancora giovane, si innamorò del mio bisnonno e il resto è storia - concluse riuscendo finalmente ad afferrare quel benedetto nigiri. 
-Scusa ma com’è possibile?- chiese Killian in un misto tra curiosità e sorpresa.
Alec si accigliò - perchè scusa?-
-Senza offesa tesoro…- iniziò Killian - fai schifo a cucinare- concluse, trattenendo a stento una risata.
I due non si frequentavano da molto, ma qualche settimana era abbastanza da far notare questo piccolo dettaglio al più grande. 
Alec lo fissò con sguardo truce -bene, ti puoi scordare la mia stupenda colazione domani mattina allora - rispose offeso infilzando un raviolo.
-Non essere aggressivo col cibo- lo rimproverò bonariamente Killian.
-Sto immaginando che sia la tua testa- gli sorrise Alec mangiando quel povero raviolo.
-Bhe allora se ti va, più tardi, puoi mettere qualcosa di mio in bocca - rispose Killian maliziosamente.
Anche se offeso, Alec non potè che ridere a quella stupida battuta. Battuta per modo di dire. Più tardi avrebbe sicuramente accettato la proposta.

[…]
So thank you for taking a chance on me
I know it isn′t easy
But I hope to be worth it
So thank you for taking a chance on me
I know it isn't easy
But I hope to be worth it
Oh, I always let you down (I always let you down)
You're shattered on the ground (shattered on the ground)
But still, I find you there (yea-)
Next to me
And oh, stupid things I do (stupid things we do)
I′m far from good, it′s true
Still, I find you
Next to me (next to me)*

-Wow…-sospirò Lucas - è bellissima- 
-E’ la mia canzone preferita- rispose Robert spegnendo l’automobile - vieni con me- continuò guardando il più piccolo negli occhi.
Scesero entrambi dalla macchina. Robert si avviò verso una balaustra che si affacciava sul mare. Aveva deciso di portarlo lì dopo una delle tante e bellissime serate passate insieme. Si accese una sigaretta. Lucas lo guardava affascinato. Non aveva mai visto, a parer suo, uomo più bello al mondo. Passarono così qualche minuto, in silenzio, godendosi il suono delle onde che si infrangono sugli scogli.
Robert, sentendosi osservato, girò lo sguardo verso il più piccolo.
-Sai perché amo quella canzone?- chiese dopo aver tirato l’ultimo tiro di sigaretta. Lucas fece cenno di no con la testa.
-Perchè ognuno ha i suoi fottutissimi problemi ma, nonostante le cazzate che delle volte si possono fare, se dall’altra parte hai una persona che ti ama davvero, non resterai mai solo e farai di tutto per meritarla, pur sapendo che forse non la meriti affatto- si avvicinò a Lucas.
Occhi negli occhi -questo è l’amore - concluse prima di poggiare le sue labbra su quelle un po’ infreddolite dell’altro che, nonostante i mille timori, si lasciò trasportare da quel bellissimo e caldo bacio.
Uscivano già da qualche settimana ma finora nessuno dei due aveva fatto il primo passo. Robert non voleva sbagliare, Lucas era speciale e voleva fare di tutto per meritare il suo amore un giorno. Non aveva mai creduto all’amore a prima vista ma, quando vide per la prima volta Lucas, qualcosa era cambiato. Lo stomaco si era contorto tutto e il cuore aveva come perso un battito. Neanche lui sapeva come fosse possibile. Sapeva di non essere indifferente al più piccolo.
-Ti desidero da impazzire- sospirò sulle sue labbra tenendo il viso di Lucas tra le sue mani per infondergli un po' di calore e appoggiando infine la fronte alla sua. Il cuore di Lucas iniziò a battere così forte che credette potesse uscirgli fuori dal petto. Chiuse gli occhi e semplicemente fece un cenno di sì con la testa. Si guardarono di nuovo occhi negli occhi e stavolta fu Lucas a baciare per primo l’altro.

Robert ne era sicuro, non avrebbe fatto cazzate.

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N. A.
Traduzione (presa da internet)
- Imagine Dragons - Next to me*

Quindi grazie per avermi dato una possibilità
So che non è facile
Ma spero di valerne la pena (oh)
Quindi grazie per avermi dato una possibilità
So che non è facile
Ma spero di valerne la pena (oh)
Oh, ti deludo sempre (ti deludo sempre)
Sei distrutto a terra (distrutto per terra)
Ti trovo ancora lì
Vicino a me
E oh, le cretinate che faccio (le cretinate che faccio)
Sono tutt’altro che buone, è vero
Ti trovo ancora
Accanto a me (accanto a me)

Un flan per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora