Capitolo 4

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-Se avessi saputo che i padroni di questi adorabili spargi-bava sono come quel bocconcino lì fuori, avrei fatto anch'io il veterinario- affermò Liam con un sorrisetto che la diceva lunga mentre, con amore, accarezzava il suo amico a quattro zampe.
Killian lo fissò torvo facendolo ridere.
-Tranquillo amico, ho già il mio di bocconcino che mi aspetta a casa- lo rassicurò Liam.
-Mi stai dicendo che con Ben fai sul serio?- chiese quasi con scetticismo Killian.
-Potrebbe anche essere- rispose l'altro continuando ad accarezzare il suo amico peloso -Comunque...-continuò sollevando lo sguardo verso Killian- stavamo parlando del bocconcino lì fuori- concluse aspettandosi delle risposte.
Killian sollevò gli occhi al cielo incrociando le braccia – non c'è niente tra me e quel ragazzo, è persino la prima volta che viene in clinica -
-Oh andiamo Killian! Siamo migliori amici dai tempi del liceo! A chi vuoi prendere in giro?- chiese il biondo spalancando le braccia.
Killian sollevò le spalle – non voglio prendere in giro nessuno, semplicemente non c'è niente tra noi due- concluse perentorio e dandogli le spalle per cercare qualcosa dentro al cassetto del mobile posto al suo fianco.
-Ok- si ritrasse Liam -forse ancora non c'è nulla - rispose, osservando come l'altro era intento a rovistare ancora in quel cassetto, sempre se davvero stesse cercando qualcosa - ma ho visto come l'hai guardato- continuò facendolo bloccare dalla sua ricerca.
Killian si girò per riportare di nuovo gli occhi sull'amico -Come l'ho guardato?- chiese incuriosito e inarcando un sopracciglio.
-Come se fosse la tua prossima preda- rispose Liam con un ghigno - sei un tipo che non da facilmente confidenza, lavori qui da poco, è vero, ma quel ragazzo, ti interessa! - e si mise dietro l'orecchio  una ciocca di capelli che gli era ricaduta davanti agli occhi - Quindi deduco che tu l'abbia conosciuto da qualche altra parte- concluse esponendo la sua teoria.
-Deduci?- rise Killian mentre si avvicinava al pastore tedesco del suo amico– chi sei? Sherlock Holmes? - chiese dando un biscottino all'animale che, felice di quell'attenzione, iniziò a scodinzolare.
-Deformazione professionale- se ne vantò Liam facendo ridere ancora di più l'amico -anche se devo ammettere di essere entrato in polizia perché la divisa rende ancora più sexy – concluse con un sorriso da canaglia che fece ridere di nuovo Killian - modesto come sempre- gli rispose quest'ultimo abbassandosi di nuovo per accarezzare il cane - e io che pensavo fosse per nobili cause.-
Liam non rispose e Killian capì che l'amico aspettava ancora la sua di risposta. Sbuffò, si rimise in piedi e, appoggiandosi al mobiletto alle sue spalle, alla fine cedette -lavora nella caffetteria qui vicino – iniziò facendo esultare l'amico per averci visto bene – credo ne sia anche il proprietario – continuò grattandosi un po' la nuca– la mattina, quando non ho troppi impegni, passo per prendermi il caffè- concluse con un'alzata di spalle.
-Tutto qua?- chiese un po' deluso l'altro.
-Tutto qua- rispose Killian .
-Dovresti provarci – propose il biondo - non mi sembra certo un tipo timido- continuò mentre, con aria indifferente, dava un'occhiata in giro.
-E questo ora da cosa lo deduci?- chiese Killian osservandolo sospettoso.
-Mentre aspettavamo tu finissi col vecchio, io e il bocconcino lì fuori, ci siamo scambiati qualche sguardo e forse è scappato qualche sorriso – rispose, continuando a fare il vago e guardarsi intorno.
-O forse ti ha sorriso per semplice educazione e il tuo ego spropositato ci vede qualcosa in più che non esiste – lo corresse Killian facendo ridere l'amico che, in quel momento, gli si era messo di fronte per osservarlo
- Mi ha guardato il culo- rispose quest'ultimo e potè notare come Killian si mosse nervoso dalla sua postazione.
-Come fai ad esserne così sicuro?- chiese infatti.
“Bingo!” Pensò Liam avvicinandosi alla porta -Amico! L'hai visto il mio culo?- chiese infine facendo solo innervosire di più Killian che, se avesse potuto, l'avrebbe ucciso con le sue stesse mani proprio in quel momento. Aveva anche gli attrezzi adatti per farlo a pezzi e far scomparire qualsiasi traccia.
Liam gli sorrise un'ultima volta aprendo con una mano la porta che dava sulla sala d'attesa mentre con l'altra teneva il guinzaglio del cane – Ci vediamo domani sera a cena da me! - gli disse mentre, con la coda dell'occhio, vedeva il ragazzo che finora era stato il protagonista della loro conversazione, che li osservava con curiosità.
-Ricordati di portare il mio vino preferito – concluse facendogli l'occhiolino per poi dirigersi verso la porta d'uscita e osservando il giovane che però, in quel momento, non l'aveva degnato di uno sguardo poiché intento ad osservare il suo migliore amico. Nonostante Killian avesse capito perfettamente il suo gioco, rimase comunque un po' infastidito per la sua solita sfrontatezza. Odiava quando i suoi spazi venivano invasi così.
Osservò l'amico andar via per poi girare lo sguardo verso il ragazzo che occupava da un po' di giorni i suoi pensieri e che, molto probabilmente, aveva assistito alla scena.
Che fosse bellissimo non vi erano dubbi.
Killian sbuffò, gli diede le spalle ed entrò di nuovo nella sala medica, non prima però di dare indicazione alla sua segretaria per far entrare l'ultimo paziente.
-E' il suo turno signor Bennet- sorrise Nora - si accomodi- continuò indicando la sala ad un corrucciato Alec.

Un flan per dueWhere stories live. Discover now