Capitolo 2

286 80 64
                                    

Volevo tornare a casa.

Il lupo rise di nuovo e in un balzo mi gettò di lato, finí da qualche parte, distante da mia madre, la volevo proteggere, volevo che lei stesse al sicuro, finii contro un albero, sentì mia madre urlare e pregarlo di lasciarla stare, come se potesse quella bestia capire cosa lei gli volesse dire, aprí gli occhi e vidi quell'enorme lupo sbranare la donna che mi aveva messa al mondo, sentii vari rumori di ossa rotte, sentivo imprecare e urlare. Sentivo come gli lacerava la pelle, faceva dei movimenti lenti, come se fosse più bello sbranarla lentamente.
Era come se gli strappasse l'anima, come se la stesse mangiando viva, urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
"LASCIALA STARE! SUBITO!" questa volta il lupo mi guardò, sogghignando, avrei perso..sicuramente non avevo dubbi, ma non mi arrendevo facilmente ero ostinata e cocciuta, corsi a tutta velocità, nonostante tutto il dolore che provavo alla schiena e alle ginocchia, ero convinta di avere molto più di un semplice mal di schiena e qualche taglio, la testa iniziava a pulsarmi.
Ma ero coraggiosa, avevo grinta da vendere e non avrei lasciato che quella cosa, mi avesse portato via la donna della mia vita.
Corsi più forte che potevo, mi aggrappai a quella cosa, l'unica cosa che ottenni fu, una manciata dei suoi peli che decisi di tenere, venni per l'ennesima volta sbalzata in aria.
É un ringhio potente, un ringhio di avvertimento, squarciò l'aria, non feci in tempo a rialzarmi, l'unica cosa che sentì era mia madre che urlava così forte, che avrei voluto coprirmi le orecchie dal dolore, il rumore che seguì fu di qualcosa che si spezzava, la sentì lamentarsi, per l'ultima volta, prima di crollare nell'oscurità più totale, ora sarebbe toccato a me, pensai, almeno avrei rivisto chi avevo appena perso.

C'erano rumori ovunque e luci che mi davano fastidio ancora prima di aprire gli occhi, sentivo qualcuno che mi teneva in braccio, decisi di fare uno sforzo anche se era l'ultima cosa che volevo, perché sapevo che lei non c'era più, avrei preferito rimanere nell'oblio più totale.

Non volevo ricordare.

Non volevo.

"Allison, tesoro come ti senti?" non capivo chi fosse, misi a fuoco la vista era Jason, era venuto a salvarmi?
Desideravo con tutto il cuore, che mi dicesse che era stato solo un brutto sogno, in cuor mio lo speravo davvero, tornai al presente e guardai il mio patrigno.
"Lei-lei non c'è più!" urlai aggrappandomi a lui, scalciando e muovendomi tra le sue braccia.
"Shh..tesoro devi calmarti, devi stare tranquilla non è facile nemmeno per me, non doveva accadere tutto questo" la sua voce si spezzò e parlò più piano come se gli facesse un male atroce "per fortuna tu stai bene, ti ha risparmiata, ma per Meredith non c'è stato niente da fare, mi dispiace davvero tanto, non oso pensare tu cosa abbia potuto vedere, comunque devi solo spiegarci cosa e successo" disse con calma, ma vedevo che nel suo viso le lacrime scorrevano ancora, vedevo che aveva pianto non so nemmeno da quanto tempo io fossi svenuta, ma dai suoi occhi potevo capire tante cose, era un generale, non poteva mostrarsi debole, cercava di farlo anche con me ma ormai lo conoscevo.
Tutti lo conoscevano come una persona forte e dall'animo d'acciaio, ma dopo tutto era una persona umana e con sentimenti anche lui, pensai che forse non c'era niente di sbagliato nel dimostrarsi debole.

"Lei..incidente, lupo grigio...occhi rossi...ringhi...urlava tanto...papà davvero tanto...aveva bisogno di me..ossa rotte..non sono neanche riuscita a salvarla...morte" dissi come una cantilena a ripetizione.
"Oh no no no...tesoro non è colpa tua, no tesoro..sei stata bravissima è forte..sei la mia bambina e sei qui..va bene tesoro. Va bene..calmati ora..non continuare a ripeterlo....ma un lupo?" Non sembrava sorpreso dalla sua espressione.
"Lupo si! un lupo grigio con gli occhi rossi.." non riuscì a continuare che qualcuno mi fermò ridendo leggermente..mi guardai attorno e un ragazzo vestito da militare esordì.
"Tesoro i lupi non esistono, almeno non esistono con gli occhi rossi" si fermò davanti a noi era un ragazzo alto e biondino, presi un momento per guardarmi attorno, c'erano volanti della polizia ovunque, agenti della forestale, militari e delle persone con un camice bianco.
Un'ambulanza capii subito...loro erano lì per lei e presi ad agitarmi ancora.
"No no! lei non la potete portare via, la voglio vedere" Jason mi strinse più forte, sapendo che non sarebbe stato possibile si girò per togliermi la visuale di tutto quello scenario orribile, mi sembrava solo un brutto sogno.

Vi prego svegliatemi da questo sogno.

Ripresi a guardare il ragazzo vestito da militare che parlava con il mio patrigno, mi accorsi che anche il lui rideva a crepapelle.
"Piccola, i lupi non esistono, non dobbiamo giocare su una questione seria" mi ammonì serio, mettendosi a sorridere.
"Generale Wilson, abbiamo bisogno di lei qui" intervenne un agente, in lontananza.
Jason sbuffò e mi mise in braccio a quel tizio che mi aveva dato della bugiarda, non mi piaceva volevo stare con il mio patrigno, non volevo qualcuno che per giunta rideva di me.
"Piccola torno subito, ti lascio con Stolen è una brava persona, ti puoi fidare è solo un po' troppo sfacciato...a volte" Jason lo guardò, gli fece un cenno come per metterlo in guardia, che anche lui mi doveva in qualche modo, portare rispetto.

Shadow Run - Avvolta dall'Autunno Where stories live. Discover now