Capitolo 22

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No no no...non potevo crederci, in campeggio? In questo momento avrei pagato oro per tornare in caserma...

"Perché? No adesso voglio sapere perché!"

Dissi arrabbiata

"Hey...calmati non sarà tanto male" cercò di rincuorarmi Stolen coccolandomi il braccio

"Io non voglio stare qui in campeggio, almeno avete la tenda e tutto il resto?" Probabilmente il mio panico aveva preso il sopravvento

"Si...non ti preoccupare io di solito tengo tutto in macchina per il campeggio, diciamo se sono un pò come tuo padre.." disse Row sincero

"Tu in campeggio? Mah...questa mi è nuova...non eri più un tipo da laboratorio?" Lo prese in giro il collega

"Ohh si certo!...perché secondo te rimango chiuso in casa pure dopo il lavoro?" Disse ringhiando l'altro

"Mah sai punti di vista..." disse Stolen guardandolo storto

"Beh...aggiorna i tuoi punti di vista allora che sei rimasto indietro..." disse leggermente nervoso Row

"Avete finito di litigare o no?" Mi intromisi nella loro discussione mettendomi in mezzo fisicamente, forse avrebbero evitato di punzecchiarsi ancora.

"Si abbiamo finito non ti preoccupare...il signor OBSOLETO se ne va ad aggiornare i dati" disse sbuffando e avviandosi verso l'auto

"Ehm....sta bene secondo te?" Chiesi stranita

"Si gli passerà sta tranquilla..." disse sbuffando evidentemente esausto dalla situazione

"Io vado a prendere un pò di legno...per del fuoco" disse perso probabilmente nei suoi pensieri, feci spallucce e mentre i miei due amici sembravano avere evidenti problemi...si allontanarono da me.

Decisi di sistemare il casino del picnic, sistemai le varie posate in plastica, i bicchieri mezzi finiti di acqua, i vari piatti sporchi e gli avanzi lì misi da parte...passando nell'alluminio un mezzo panino e i restanti pacchetti di patatine mezzi aperti, pensai che avevamo fatto un enorme casino e nonostante tutte le patatine sparse per la coperta, decisi di non rovinare la foresta, mi avevano insegnato che alla fine noi eravamo solo di passaggio, la foresta non aveva bisogno del nostro disturbo era già magica così...alla fine sistemai la coperta, decisi di piegarla come meglio potevo, alla fine era un pò storta ma pensavo che non fosse stato un problema,  la mamma me l'avrebbe fatta rifare da capo ridi a quel ricordo e mentre pensavo a lei decisi che probabilmente mi avrebbe fatto bene, sicuramente mi avrebbe fatto compagnia, ero rimasta completamente da sola.

"Mi manchi mamma" sussurrai con le lacrime agli occhi, prima di appoggiarmi ad un albero a guardare il tramonto, che sembrava essere indeciso su quali colori usare per la sua tela, avrei voluto avere la macchinetta fotografica, avrei voluto fargli vedere questo istante.

Tra tutti i momenti che potevo scegliere nella mia mente avevo scelto quello in cui ero caduta da cavallo e lei era corsa nel campo, sapendo benissimo che Andrea si sarebbe arrabbiato, ma se ne fregava altamente.

"Allison stai bene?" Disse preoccupata, correndo a perdi fiato

"Più  o meno" riuscì a mugolare prima di girarmi su un fianco e contorcermi dal dolore

"Ahhh, mamma mi fa male!!" Mugolai di nuovo dal dolore

"Tesoro stai ferma! O sarà peggio." Mi ammonì

"Non penso possa andare peggio di così!" Urlai imprecando di dolore e mentre la vista riprendeva colore notai che Andrea era andato a rincorrere Nebbia, per l'ennesima volta quell'anno.

"ANDREA!! C'è bisogno di una ambulanza, si e rotta qualcosa!" Urlò mia madre
"Ma dai che novità!" Rispose Andrea visibilmente nervoso, dall'altra parte del campo, dove era appena riuscito a recuperare la cavalla.

"Mamma..." stavo piangendo

"Dimmi tesoro..." in modo apprensivo

"Mi dispiace, non volevo essere un fallimento"

"Ohh, tesoro non dire così lo sai che sono orgogliosa di te! Lo sono sempre...anche se ogni tanto non andiamo d'accordo ti amo tesoro. Lo sai"  Disse in modo dolce posandomi un bacio in fronte

"Grazie, ti voglio bene..." sussurrai prima di svenire, i brividi di freddo mi fecero tornare al presente, e anche se il buio iniziava ad arrivare decisi di fare una passeggiata verso la macchina magari Stolen aveva bisogno di aiuto,  così raccolsi la borsa con tutte le cose del picnic al suo interno e mi incamminai, c'era ancora un pò di luce quindi non era difficile trovare la direzione della macchina.

Appena la trovai mi accorsi che aveva il bagagliaio aperto e che tutte le cose per il campeggio erano sparse in giro per il piazzale, un senso di panico attraversò la mia spina dorsale e feci l'unica cosa che ero in grado di fare urlare.

Shadow Run - Avvolta dall'Autunno Where stories live. Discover now