Shadow Run - Avvolta dall'Autunno

Capitolo 34

"Allison?" Chiamò qualcuno poco distante, nonostante mi girasse la testa decisi che forse era il momento di riordinare i pensieri e gli ultimi avvenimenti, qualcuno mi accarezzava la testa dolcemente.
Il mal di testa non aiutava per niente.

"Mhh?" Mugolai stordita

"Mi dispiace..."

"Per cosa?" Mi lamentai di nuovo, massaggiandomi la testa, tirandosi su piano.

"Per averti dovuto addormentare, fai piano" si assicurò di tenermi ferma mentre mi alzavo, probabilmente per evitare di incasinarmi le rotelle più del dovuto.

"Row?" La voce mi si incrinò un po' troppo

"Dimmi principessa" aveva un tono dolce è mi coccolava la guancia, come se sapesse che di lì a poco avrei pianto, loro avevano visto la parte più debole e fragile di me ed io li avevo lasciati entrare.

"Perché lei? Non capisco..." avevo la voce più rotta, sapevo che qualche lacrima sarebbe scesa dopo poco.

"A volte la vita ci fa prendere delle vie sbagliate" sapevo che lui più di Stolen poteva sapere qualcosa, ma sapevo anche che non me lo avrebbe mai rivelato così facilmente.

"Capisco, pensi che abbia sofferto?" Chiesi in un sussurro

"Solo per pochi istanti, credimi" mi tirò in un abbraccio e mi baciò la testa coccolandomi, lui aveva passato mesi a cercare di calmarmi, gli incubi mi tormentavano ogni notte e lui era lì, mi aggrappai è l'unica cosa che potevo fare era piangere.
Row si era preso la responsabilità di far sparire una parte dei miei incubi, spesso l'unica soluzione era farmi dormire con la forza, odiavo quel momento.
Odiavo gli aghi eppure era necessario.

"Shh, non piangere principessa, ora lei sta bene e lo sai ne abbiamo parlato spesso..." continuava a coccolarmi e avrei voluto rimanere lì tutto il tempo, Row era un bravo babysitter, nonostante lui sostenesse sempre il contrario, a quel pensiero sorrisi.

"Grazie" mugugnai piano, avevo bisogno che lui sapesse che riconoscevo tutte le sue cure, lo abbracciai forte.

"Prego principessa" il suo tono era ancora più dolce e mi coccolava i capelli, non penso di poter dire che sembrava quasi commosso.
Ero felice lo stesso.

"Cosa è successo? Dico quando Stolen si è messo in mezzo alla discussione con Jason..." premendomi la tempia che mi pulsava cercavo di ricordare gli ultimi momenti di rabbia che ho avuto prima di svenire.

"Ecco...non saprei dirti ti ho portata subito via a dire il vero" aveva il tono mortificato

"Dov'è Stolen?"

"Penso abbia un po' di problemi in questo momento..." era serio, non so sembrava deluso

"In che senso?"

"Il generale è molto arrabbiato." farfugliava qualcosa penso fosse una imprecazione tra se e se, notai che aveva iniziato ad agitarsi, non ci diedi molto peso speravo solo che stesse bene, quei due ragazzi erano diventati i miei migliori amici, ed io tenevo molto a loro.

"Io, io devo andare principessa..." si alzò di scatto come se uscire di lì fosse la sua unica preoccupazione ed io sapevo che era meglio lasciarli andare, non era la prima volta che reagivano così e con una stupida scusa scappavano, all'inizio facevo domande ma loro mi rispondevano che avevano dei problemi personali e per un po' di ore sparivano chissà dove.

Con il tempo mi ero semplicemente abituata ed evitavo di impicciarmi più del dovuto, del resto anche loro dovevano avere i loro problemi, nessuno è perfetto.

Decisi di spostarmi e lasciai che se ne andasse, farfugliò qualcosa e corse fuori, penso avesse detto che mi avrebbe scritto più tardi, in questi due anni avevo ricevuto come regalo da parte di Jason un telefono così da non dovermi sentire così maledettamente sola nella mia stupida stanza e ovviamente avevo letto tutti i libri che mi portava Jason tanto che dalla disperazione chiesi appunto il telefono per poter almeno parlare con i miei amici senza dover girare mezza caserma, tutti qui ovviamente avevano il proprio telefono e spesso messaggiavo anche con Alissa e gli altri ragazzi, ogni tanto organizzavamo dei ritrovi senza ovviamente girare per l'intera caserma pregando che loro fossero in quel punto, mi chiedevo come avessi fatto tutto quel tempo senza.