CAPITOLO 7 fratelli

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Richard Anderson

Non posso credere alle mie orecchie.

<sì padre ho organizzato un matrimonio tra Thomas Hiddleston e Sophia>
<come hai potuto, senza dirmi niente per giunta>
<ho dovuto farlo prima che cadesse nelle mano sbagliate, mi fido di lui, è perfetto per lei>
<avresti dovuto dirmelo> alzo il tono di voce
<sai che non mi interessa della tua opinione lo sai bene>
<da piccolo mi ammiravi>
<non da quanto hai picchiato mia madre> Ringhia con disprezzo
<NE HO ABBASTANZA VATTENE> e fa come ho ordinato

Quel ragazzo mi farà impazzire, non voglio che mia sposi un uomo non scelto da me, la mia decisione per il marito di Diana è stata perfetta.

Victor Anderson

Sono passati due giorni dalla proposta di matrimonio a Sophia ed io ancora non riesco a mandarla giù, sono così arrabbiato con David e Diana, come hanno potuto architettare un matrimonio combinato e Sophia è talmente ingenua da non averlo capito, inoltre sono molto geloso.

Adesso sono nel vicolo in cui Ethan mi ha detto di aspettarlo, deve dirmi i dettagli del piano, perché sì ho accettato la sua proposta. So di star sbagliando, non sono mica scemo, ma lo faccio perché per la prima volta posso prendere una decisione da solo, anche se sbagliata. Voglio dimostrare di essere diventato grande.

<Ethan dov'eri finito?>
<scusa il capo mi ha trattenuto>
<allora cosa dobbiamo fare?>
<cosa tu dovrai fare> mi corregge
<Cosa?>
<io non posso, tu sì invece>
<eh va bene parla>
<ad un ricevimento dovrai rubare uno dei gioielli più pregiati che possiede il proprietariodella tenuta>
<perché io?>
<sicuramente voi sarete invitati, io no>
<se dovessi farlo cosa guadagnerei>
<incontrerai il capo di persona e lui ti darà ciò che meriti>
<eh va bene> che seccatura

Lauren Anderson

Siamo al parco, ci sono persone che cavalcano il proprio cavallo, altre che passeggiano o altre che, come noi, sorseggiano il proprio thè all'ombra. Siamo io, Susan e nostro padre. Vuole legare di più con noi, visto che con David non va molto d'accordo, vuole guadagnare la nostra fiducia.

Ma io quella sera c'ero; ero piccola, non avevo sonno, per questo era salita in camera dei miei genitori, e una povera bambina di cinque anni ha visto una scena atroce. Un marito che picchiava sua moglie. Un padre che riempiva di botte la madre dei suoi figli. Io stavo piangendo silenziosamente e non mi accorsi che dietro di me c'era David che mi abbracciò e mi riportò in camera. Quella sera dormì con me e mi fece promettere di non dirlo a nessuno.

Da allora ho iniziato ad odiarlo, nonostante lui voglia provare ad essere un buon padre, io non lo perdonerò mai.

Immersa nei miei pensieri non mi ero accorta dell'arrivo di una donna.

<e queste graziose bambine chi sono> dice con voce stridula, come ha osato chiamarmi bambina, già la odio.
<sono le mie figlie> dice mio padre facendo spazio per farla sedere. Ha capelli biondi e occhi scuri. Io sbuffo, già era una tortura stare lì, figuriamoci adesso.
Susan la squadrata dall'alto verso il basso, anche lei non si fida.

Diana Anderson

Sono a teatro, vengo qui ogni tanto per sentire le prove dello spettacolo, ovviamente ci vengo quando Enrico non c'è, non so dove vada e francamente non mi importa, non voglio infischiarmi nei suoi loschi affari.

Mi piacerebbe moltissimo salire sul quel palco e mostrare al mondo la mia voce, non mi importa se rischio di perdere il mio titolo, io voglio godermi la mia vita.

Sconsolata ritorno a casa e trovo, ad aspettarmi lui, ero tranquilla perché mi aveva detto che sarebbe tornato questa sera.

<Dove sei stata?>
<Non sono affari tuoi>
<non dirmi che sei stata di nuovo a teatro> alza la voce
<ho detto che non ti importa>
<Invece sì, tu sei mia moglie>
<solo per gli altri, io non ti amo, io ti disprezzo>
<Portami rispetto donna ingrata>

Mantengo lo sguardo aggressivo verso di lui, se non fosse più forte di me gli darei un gran bel calcio nel cavallo dei pantaloni

<ora vado, non posso sprecare il mio tempo con te, al mio ritorno pretendo delle scuse>

Non dico una parola e vado nelle mie stanze, ovviamente dormiamo separati. Un giorno non sarò più succube di quest'uomo e sarò libera di inseguire i miei sogni.

Il duca HiddlestonWhere stories live. Discover now