15. Disarmato

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Neymar

Pearl, al mio fianco, si guarda intorno con aria imbarazzata per gli sguardi che stiamo ricevendo, anche se cerca di dissimulare in ogni modo. Le sue guance sono leggermente arrossate, mentre si stringe nel capotto come se questo servisse a renderla invisibile o a nasconderla.

Sorrido quasi intenerito e poi cerco la sua mano e faccio intrecciare le nostre dita. Lo faccio in maniera naturale, senza nemmeno agganciare il suo sguardo, come per farle capire che sono accanto a lei e non deve imbarazzarsi di nulla.
Sento immediatamente il suo corpo rilassarsi e capisco di essere riuscito nella mia missione.

Il cameriere, a cui abbiamo chiesto informazioni sul tavolo che ho prenotato qualche ora fa, torna finalmente da noi e ci fa cenno di seguirlo. Pearl sembra immediatamente sollevata dal fatto che ci stiamo spostando dall'ingresso del locale e quindi stiamo sfuggendo dagli sguardi indiscreti.

"Ti ci abituerai con il tempo." glielo sussurro leggermente e la vedo quasi sussultare. Non so se la sua reazione sia dovuta più al mio aver parlato al suo orecchio o più per le mie parole che implicano il suo stare con me a lungo termine. Si riprende dopo qualche secondo, annuendo, e finalmente ci accomodiamo al nostro tavolo, mentre il cameriere ci porge i menù e poi si congeda per lasciarci il tempo per scegliere cosa mangiare.

Io poso sul tavolo il libretto rilegato in cuoio e allungo la mano verso di lei, accarezzandole le dita della mano destra e il polso. Alza immediatamente lo sguardo su di me e sorride. "È molto bello questo posto, Ney. Non c'era assolutamente bisogno che venissimo in un posto del genere, mi andava bene anche una normale pizzeria italiana." scrolla le spalle e io non riesco a nascondere un sorriso davanti al suo evidente imbarazzo.

"Non mi costa nulla. È uno dei miei ristoranti preferiti e so che si mangia bene ed è uno dei posti più discreti, perciò non ho esitato un secondo a te prenotare."

Si corruccia immediatamente sentendo le mia parole "Discreto? Ci stavano fissando tutti poco fa." me lo spiega quasi come se io non l'avessi notato. Sì che ci sono abituato, ma mi accorgo comunque quando succede. "Non ti scocci di essere sempre al centro dell'attenzione?" vedo il suo sguardo curioso che mi scruta, in cerca di risposte.

"No. Oddio, esistono i momenti in cui ho bisogno di stare solo ed essere anonimo, ma essenzialmente mi piace il calore che ricevo dai tifosi." mi appoggiano così tanto che, quando posso, non rifiuto mai di fare una foto o firmare un autografo. "Quando ho bisogno di staccare ho i miei posti. La mia famiglia. I miei amici."

"Il tuo bambino..." mi suggerisce lei, mentre io annuisco immediatamente "È molto bello, ti assomiglia molto."

Sorrido pensando a mio figlio e annuisco immediatamente trovandomi d'accordo con le sue parole. "Sono molto orgoglioso di lui. È un bambino fantastico e sono fortunato a essere suo padre."

Lei mi guarda in un modo indecifrabile, mentre i suoi occhi quasi luccicano, ma non mi azzardo a chiederle cosa le stia passando per la mente. Con lei non voglio essere troppo invadente o evasivo.

"Tu e la madre andate d'accordo?"

"Sì, ora siamo buoni amici. Davi aveva bisogno della madre e del padre e per questo, nonostante fossimo molto giovani, ci siamo obbligati a mantenere dei rapporti civili per il suo bene. Ora lei ha anche un altro bambino e lui e Davi si amano." Avere una così grande famiglia è una delle cose che mi rende più fiero essere riuscito a creare "Un giorno te lo farò conoscere." non so perché lo dico, ma le parole mi escono da sole dalla bocca e vorrei prendermi a pugni per aver parlato senza pensare.

Immediatamente la scruto in ogni minimo dettaglio, per vedere la sua reazione, ma non noto nessuna particolare emozione sul suo viso e non so se questo sia un bene oppure no. Pensavo mi avrebbe ripreso per aver detto una cosa del genere, perché certamente non è una promessa fatta da qualcuno che non ha intenzione di correre, invece non pronuncia la minima sillaba.

Il regalo di una notte|| Neymar Where stories live. Discover now