24. Giovane mamma

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Pearl

Entro nel mio appartamento e immediatamente vengo raggiunta da Denis che mi viene incontro. Io appoggio la borsa sul divano, metto su un finto sorriso e poi mi abbasso alla sua altezza, in modo tale da stringerlo tra le mie braccia.

Gli bacio le manine e poi lo osservo attentamente, vedendo il suo dolce sorriso che mi fa sentire leggermente meglio. "Mamma, mi sei mancata."

"Anche tu, piccolo." lui sorride teneramente e io gli sposto alcuni ciuffi di capelli dietro le orecchie, poi alzo il capo sentendo mia mamma salutare. Ha lo sguardo serio e preoccupato, e so bene anche il perché. Lei, come Maggie, non ha reagito bene quando ha scoperto che stavo frequentando Neymar. Mi ha detto di tenere gli occhi aperti e non farmi ferire... e io le ho promesso che non l'avrei fatto. Il problema è che in questo momento non sto mantenendo la promessa.

"Denis... vai dal nonno in cucina, vuole giocare con te." lui annuisce e fa immediatamente come mia madre dice, portando con sé una macchina radiocomandata che giaceva accanto al tavolino. Io lo guardo mentre sparisce sorridendo felice di dover giocare con mio padre, poi sposto lo sguardo su mia madre.

So che ha usato questa scusa per far sì che restassimo sole, in modo tale da poter parlare, e un po' questo mi agita. I miei genitori sono sempre stati molto comprensivi con me, mi sono stati accanto per tutta la gravidanza, nonostante l'iniziale shock, e hanno continuato ad aiutarmi anche una volta che è nato il bambino. Mi danno una mano non indifferente anche prendendosi cura di lui quando sono al negozio, e lo amano da morire, non gli fanno mai mancare nulla. Non potrò mai essere più grata di così per tutto quello che hanno fatto, senza di loro non so se ce l'avrei fatta.

Mi sono ritrovata incinta a 18 anni, all'ultimo anno di scuola, senza un solo soldo mio, e senza avere accanto il padre del bambino. È stato difficile... soprattutto per le occhiate che ho sempre ricevuto da chi apprendeva che sono una madre single e così giovane. I loro sguardi sono sempre stati ricchi di accuse e giudizi, e ho sentito tante parole poco belle sul mio conto.

Mi sono sentita addirittura dare della puttana. Della puttana perché ho dato alla luce un figlio che è capitato... perché alle donne non è consentito fare sesso per divertirsi, perché alle donne non è consentito comportarsi come gli uomini che vanno a letto con chi vogliono senza mai essere giudicati. No, assolutamente.

La colpa, in ogni caso, senza nemmeno sapere come sia andata, è ricaduta su di me. Hai voluto fare sesso con qualcuno che non conoscevi? Ecco, ora te ne prendi le conseguenze e ti ritrovi a crescere da sola un bambino.
Puttana, sciocca e irresponsabile... sono stata descritta in tanti modi, ma ben poche volte ho sentito qualcuno esprimere un opinione sul padre del bambino, sulla sua assenza, sul fatto che anche lui ha contribuito a crearlo. È come se per loro solo io avessi delle colpe e questo figlio fosse una sorta di punizione per il mio comportamento...

Sinceramente, ho imparato a fregarmene delle loro opinioni. Ho imparato a fregarmene del sistema patriarcale e malato. Ho imparato a pensare solo alla mia felicità e a quella delle persone che mi hanno sempre amata e mi sono sempre state vicine. Ho imparato ad allontanare le persone false e che risucchiavano la mia energia.
Sto crescendo mio figlio con i giusti valori e gli insegnerò il rispetto per le donne, il rispetto per gli esseri umani, imparerà a mettere tutti sullo stesso piano, senza giudicare mai una persona da ciò che sembra e da ciò che viene raccontato dagli altri. Non sarà superficiale come la società, cercherò di evitare tutto ciò.

"Pearl, dobbiamo parlare..." mi parla dolcemente, quasi come se non volesse che io pensassi che lei sia in qualche modo arrabbiata con me. Mia madre è così, cerca sempre di tenermi al sicuro, e so che ha sofferto tanto quando non è riuscita a proteggermi dalla cattiveria della gente... ma non è colpa sua, non può sempre controllare ogni cosa. "sediamoci sul divano."

Le prendo la mano e insieme ci accomodiamo, poi poso lo sguardo sul suo e cerco di sorriderle, nonostante senta un peso enorme nel petto.
Lo sguardo nervoso di Neymar non mi abbandona. Continuo a pensare alle sue parole e mi sento nervosa e sfinita... mi sento divisa tra la parte che pensa che ho sbagliato a nasconderglielo e quella che dice che però non è comunque giusto aver ricevuto un trattamento del genere da lui.

"Dimmi, mamma."

"Com'è andata? Lo vedo che hai pianto..." mi accarezza delicatamente il viso mentre mi scruta attentamente "immagino che sia ancora arrabbiato."

"Lo è... e posso capirlo. È da un mese che ci vediamo e non ho mai accennato al fatto che avessimo un bambino. Non è una cosa semplice da dire, e con lui sto così bene che avevo paura di rovinare le cose, ma a quanto pare ho solo rimandato il problema e ho rovinato comunque ogni cosa." sento la mia voce incrinarsi e sospiro pesantemente per calmarmi "Sono innamorata di lui... lo so che tu non condividi questa storia per tutto ciò che è successo, ma è un bravo ragazzo e mi fa stare davvero bene."

Questo mese con lui è stato splendido. Le sue attenzioni mi hanno fatta sentire importante. Mi sono abituata velocemente ad averlo intorno. Mi sono abituata alle sue visite improvvise al negozio. Mi sono abituata a mangiare e ridere con lui. Mi sono abituata a sentirlo raccontarmi la sua giornata. Mi sono abituata a passare ore a casa sua a fare l'amore con lui. Mi sono abituata a ogni cosa, e ora mi fa malissimo pensare di aver tradito la sua fiducia.

"Lo sai come la penso, e non è qualcosa che penso per male. Pearl, voglio solo evitare che tu soffra ancora, ne hai già passate tante, ma è anche vero che non posso assolutamente impedirti di amarlo." sorride dolcemente e io mi sento un po' più tranquilla grazie a lei "Inoltre è il padre del bambino. D'accordo, ha sbagliato, ma adesso che gli hai dato un'altra possibilità, è giusto che faccia parte della tua vita e di quella di Denis, soprattutto se ti fa stare bene."

"E se non volesse?" questa possibilità mi fa venire la nausea "Se avessi rovinato tutto non dicendoglielo?" non penso che riuscirei a sopportare una delusione così. Ho davvero messo tutta me stessa per lasciarmi andare con lui, per farlo avvicinare nonostante i muri che mi sono costruita intorno negli anni, perciò non posso digerire uno scenario in cui mi lascia sola.

"È solo arrabbiato e confuso... da come ne parli, sembra che lui ci tenga davvero. Sono sicura che ha solo bisogno di tempo." tenta di consolarmi, passando poi la mano tra i miei capelli proprio come quando ero solo una bambina "E se nel peggiore dei casi, così non fosse, avrai la tua famiglia che ti starà accanto e ti aiuterà a superare questa situazione. In un modo o nell'altro, sorriderai ancora, Pearl."

Non riuscendo più a trattenermi, scoppio a piangere a causa delle sue parole e di ciò che ho vissuto prima a casa del brasiliano. Avrei voluto evitare di piangere davanti a mia madre, ma ho bisogno di sfogarmi tra le sue braccia, sicura che mi darà la forza necessaria per rimboccarmi le maniche e darmi da fare.

Poso il viso nel suo grembo e lei si inchina per lasciarmi un bacio sulla tempia, continuando ad accarezzarmi i capelli, perciò mi permetto di mostrarmi fragile e di crollare un po', prima di rialzarmi, come sempre, ricostruirmi e cercare di risolvere questa situazione con Neymar.

Prima o poi mi dovrà parlare di nuovo, non ho intenzione di mollare, non ora che ci siamo ritrovati. Combatterò per avere ciò che mi spetta da sempre.

Nota: ehi raga, non scrivo più sotto i capitoli, ma questa volta ho deciso di farlo perché il capitolo ha un significato importante. Nonostante possa sembrare di passaggio, non lo è. Qua conosciamo di più Pearl e il suo passato. Inoltre, voglio che capiate che quello che ho voluto dire mentre scrivevo, attraverso Pearl, è che dovete sempre avere il coraggio di essere come volete, di amare chi volete, di fare tutto ciò che vi pare, senza paura del giudizio degli altri. Le persone avranno sempre qualcosa da dire sul vostro conto, perciò fregatevene. Vivete come volete e fate tutto ciò che vi rende felice. Sempre.

Detto ciò, ci vediamo al prossimo capitolo. Baci, Ele🤍

Il regalo di una notte|| Neymar Where stories live. Discover now