CAPITOLO 8

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Pov's Sara
È passato un giorno da quando sono qui con l'anziana che ho scoperto si chiama Angela. Mi ha detto che posso restare anche oggi, ho inventato un'altra scusa dicendogli che mia madre sarebbe in realtà venuta domani e non oggi.
Aleksander per ora non si è fatto ancora vivo, a quanto pare non sa proprio che io sono qui. È diaciamo che sono un pò più tranquilla, sperando non mi trovi.
Ora sono nella mia 'camera' mentre Angela è fuori a fare la spesa.
Un'improvviso rumore di sotto mi fa sussultare. Sono da sola a casa, chi può essere?
Scendo lentamente giù è quello che vedo mi fa gelare sul posto è sbiancare.
C'è Aleksander davanti a me che tiene Angela e le ha puntato un coltellino alla gola. Mi guarda è fa un ghigno mentre la povera anziana piange.
"Bene, bene, bene, guarda qua chi si rivede ancora."
"Bimba, non hai ancora capito che puoi scappare quanto vuoi, ma io ti troverò sempre?" comincia ad avanzare in avanti, con Angela tra le sue braccia, struscia il coltello sul suo collo mentre mi guarda.
"Lasciala." cerco di essere dura, ma invano.
"Se vuoi che la povera vecchietta si salvi devi venire con me. Se non vieni, ucciderò lei è poi te."
Bleffa, figurati se uccide me, sennò non mi veniva a cercare. Però ucciderebbe Angela è non voglio, mi ha ospitato e glielo devo.
"Va bene vengo, ma tu lasciala per favore."
La lascia andare lentamente, guardandomi con un sorriso malato.
"Vieni bimba, andiamo a casa." dice lentamente.
Deglutisco. Sono morta.
Mi avvicino piano a lui e appena gli sono davanti abbasso la testa. Si mette dietro di me è come se fosse un poliziotto mi prende le mani e me le tiene dietro la schiena, come se mi stesse mettendo le manette.
Apre la porta del suo grande suv nero è mi lancia praticamente dentro. Chiude le porte e sale con me dietro, mentre alla guida c'è un uomo. Chiude una tipo di finestra cosi non ci vede nessuno, è ora siamo solo io e lui.
Si avvicina a me, mi sdraia per terra con violenza e si mette sopra di me, mi prende le mani con una mano e me le mette sopra la testa, mentre l'altra mano me la mette intorno al collo, ma senza stringere, mi guarda incazzato negli occhi è si avvicina di poco al mio viso.
"Te non hai capito un cazzo, non è cosi?" domanda a denti stretti.
Non rispondo, stringe leggermente la presa sul collo. Sbianco.
"Tu.Sei.Mia. Cazzo! Se tuo padre mi avesse pagato, non ti avrei mai presa troietta."
Le sue parole fanno male, è non so il perché.
"Ma ora sei qui, e non devi più scappare cazzo! Ti chiuderò in camera ogni volta che esco è se anche cosi riesci a scappare ti legherò."
Lascia il mio collo e scende a toccarmi il seno, lo stringe molto forte, facendomi male.
"Bimba, bimba, bimba, mi hai fatto veramente incazzare questa volta." sussurra, iniziando a baciarmi il collo, anche dopo che il suv si è fermato lui resta nella stessa posizione.
"Ti darò una bella punizione." sussurra al mio orecchio, per poi mordermi forte il lobo, facendomi fare un lamento di dolore.
Mi lascia poi è si alza in piedi. Mi guarda.
"Alzati."
Mi alzo è abbasso la testa. Mi prende il braccio e apre la porta del suv, scende e praticamente mi tira verso casa. Apre la porta di essa è mi tira all'interno. Mi butta sul divano è chiude la porta di casa. Si avvicina a me.
"Ora mi farai un bel pompino è poi andrai a prepararmi la cena."
Si siede sul divano è mi fa inginocchiare davanti a lui. Si abbassa i pantaloni è i boxer, mi prende i capelli in un pugno, stringendoli forte e facendomi male, e mi mette il suo membro in bocca spingendolo tutto dentro fino in fondo.

Pov's Aleksander
Gli farò passare ancora di più l'inferno in questi giorni, finché non capirà chi comanda cazzo. Non sono poi cosi tanto incazzato, ma amo trattarla in questo modo è poi mica mi dispiace punirla, quindi che scappi pure, ovunque lei vada io la troverò.

Pov's Sara
Dopo che mi è venuto in bocca, mi obbliga ad ingoiare tutto. Si tira su i boxer è i jeans.
"Oggi dormirai per terra bimba, cosi impari a stare al tuo posto." ghigna, umiliandomi più del previsto.
Al mio posto? Mi tratta come se fossi un animale. Quando qua l'unico animale è lui.
"Ora vai a prepararmi la cena che ho fame." dice freddo, per poi andare di sopra.
Vado in cucina è trattengo le lacrime, cominciando a cucinarli qualcosa. Dopo mezz'ora ho finito è lo chiamo.
"È pronto Daddy."
Scende poco dopo e si siede a tavola. Inizia a mangiare. Mi guarda.
"Vieni qua." ordina.
Mi avvicino lentamente a lui finchè non gli sono vicino. Mi prende dal polso è mi fa sedere sulle sue gambe. Prende un pezzo di carne è se lo mette in bocca, mi prende le guance è mi fa aprire leggermente la bocca. Avvicina il suo viso al mio è mi bacia mettendomi il pezzo di carne che era nella sua bocca nella mia. Faccio una faccia disgustata, lo nota e mi guarda serio.
"Mastica è ingoia." scandendisce bene le parole.
Lo faccio se pur non voglio è mando tutto giù. Continuamo cosi per tutta la cena.
"Cosi so che hai mangiato, stai dimagrendo è questa cosa non
mi piace."
È certo, perché dovrebbe importargli di me. Ma poi perché me lo chiedo?
Mi fa alzare dalle sue gambe è si alza anche lui.
"Pulisci è poi sali in camera." dice prima di andare di sopra.
Comincio a pulire tutto pensando a cosa mi vuole fare adesso. Finito di pulire salgo titubante di sopra. Entro in camera.  Lo vedo sul letto a petto nudo.
Mi nota è si alza, mi guarda facendo un ghigno. Inizia a togliersi la cintura senza abbassare i jeans. Si siede sul letto.
"Vieni."
Mi avvicino lentamente a lui.
"Abbassati i pantaloni e le mutandine, bimba." Leggo la eccitazione nei suoi occhi.
Faccio come dice è poi mi fa sdraiare sulle sue gambe a pancia in giù. Comincia ad accarezzarmi il culo nudo, scendendo giù andando dove la mia vagina, mette un dito dentro di me con un colpo secco, trattengo un urlo e sussulto leggermente.
Comincia a fare su è giù molto velocemente, mi mordo il labbro.
"Ti piace, bimba?" 
Devo dargli una risposta per forza affermativa.
"S-Si ahh." appena apro la bocca per parlare, va piu veloce infilando un'altro dito, è cosi mi faccio scappare un gemito.
"Come immaginavo."
Si ferma è toglie le dita, mi obbliga a guardarlo mentre si lecca esse.
"Mmm..Sei buonissima, bambina mia." sussurra.
"La tua punizione da oggi, fino alla prossima settimana, sarà colpirti sul tuo bellissimo culo con questa cintura."
Sbianco.
"Mangeremo tutti i giorni insieme come abbiamo mangiato prima cosi riprendi il tuo peso, è poi ti colpirò con questa." indica essa.
"Ora andrò a colpire il tuo bellissimo culo bimba. Dovrai contare 10 colpi ad alta voce, hai capito?"
Deglutisco è annuisco.
Comincia ad accarezzarmi il culo, è poi senza avviso mi colpisce con la cintura.
Sussulto è trattengo un urlo.
"1." comincio a contare, è a ogni colpo che dà, ogni numero, diventano sempre più forti. Sento le lacrime agli occhi che piano piano escono fuori.
"7." dico con voce rotta.
Arriva all'ultimo colpo, quello più forte di tutti gli altri.
"10." dico, facendo uscire un urlo con un gemito di dolore.
"Brava bimba, per oggi basta."
Mi fa alzare dalle sue gambe è come se lo facesse apposta, mi obbliga a sedermi per terra. Faccio un gemito di dolore, fa male, e non riesco a sedermi, ma sono obbligata.
"Questa è un'altra tua punizione per una settimana. Dopo aver fatto questa bellissima cosa, come ho detto prima, ti siederai per terra è ci resterai tutta la notte, cosi nuda e dormirai lì giù." ghigna. Il suo sguardo trasmette goduria.
"Cosi vediamo se capisci che ormai non puoi più scappare, che sei mia, è chi cazzo comanda."
Le lacrime non si vogliono fermare.
"Ora vado, buonanotte bimba, dormi bene." esce di camera ridendo.
Mi sdraio per terra mettendomi a riccio.
Il pavimento è così ghiacciato che a parte farmi rabbrividire, fa diventare immediatamente freddo anche il mio corpo.
Mi metto a piangere per tutta la notte, finché le lacrime non finiscono, ma non del tutto.
[…]
Forse al prossimo mo odierete, ma ormai 😂

INNAMORATA DEL MIO 'PADRONE'[Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora