Cara mamma,
confesso che è strano scriverti.
Sai bene quanto ci siamo odiate in 16 anni.
Non ti ho mai voluto bene e, forse, non te ne vorrò mai anche quando sarò sotto terra.
La vita o meglio... La malattia... Mi ha insegnato che le persone che ti vogliono bene ci sono sempre, sia nei momenti belli,felici sia nei momenti brutti, tristi.
E tu mamma, ci sei mai stata?
Ho sempre desiderato di avere una mamma che mi volesse bene, che mi amasse.
Ma la vita è stata fin troppo crudele nei miei confronti... Sai, non mi ha permesso di avere una mamma, né di essere felice; perchè, sai, è brutto scrivere una lettere quando sai per certo che morirai a breve, è brutto avere i giorni contati ma è molto più brutto sapere che ho solo compassione da parte tua.
Per il resto della malattia hai solo avuto pietà, ma io non voglio la pietà di nessuno.
Vorrei soltanto affetto ma non ora... L'avrei voluto per 16 anni.
E sai chi mi è stato vicino per 16 anni? Mio padre, lui ci è sempre stato, sempre e comunque, anche quando lo trattavo di merda, lui ci è sempre stato!
Quando leggerai questa lettera, mamma, non sfozzarti di piangere perché, credimi, non serve.
Quando la leggerai non ci sarò più ma starò sempre a proteggere e a cutodire la casa dove sono cresciuta.
Addio, mamma.
