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Dopo lo "scherzo" che Sirius ha fatto a Piton quella notte portandolo alla stamberga, il rapporto tra lui e Remus è degenerato, ma come avranno fatto pace??
Devo rivisionare quindi scusate eventuali errori

Ship:Wolfstar

"Remus davvero mi dispiace io-"
"Tu per me sei morto Sirius Black. "
"C-cosa?"
"Tu per me sei morto Sirius Black!"
"Remus no, tu non lo pensi davvero-"
"Penso ogni fottutissima parola di quello che ho detto. Non voglio avere più nulla a che fare con te. TU PER ME SEI MORTO SIRIUS BLACK"

Erano queste le ultime parole che si erano detti, due mesi fa. Erano due mesi che non si parlavano, due mesi che Sirius provava a parlargli e l'altro lo ignorava, due mesi che gl'incucibi non gli lasciano pace, due mesi che il viso è stanco e spento, due mesi che non è più il ragazzo allegro e rumoroso di sempre, due mesi che si sono lasciati, due mesi che Sirius non si sente più vivo. Aveva sbagliato e lo sapeva. Sapeva anche che uno "scusa" non avrebbe risolto nulla stavolta, perché lo sbaglio era troppo grande stavolta, più grande di tutti i guai che ha combinato in questi sei anni. Ma ogni volta Remus gli aveva dato modo di scusarsi, di aggiustare le cose, stavolta no. Due mesi che Remus continua a dormire nel dormitorio con gli altri, che continuava a parlare anche se poco con James e Peter, ma come Sirius lo guardava, lui lo ignorava, o se andava. 'Tu per me sei morto Sirius Black' si, si stava comportando proprio come se fosse morto, e forse, anzi sicuramente, dentro era un pò morto davvero.
Ma adesso basta. Adesso basta.
Va bene la rabbia, va bene il rancore, va bene il prendersi una pausa, va bene ignorarlo, va bene tutto, ma dopo due fottitissimi mesi Sirius non c'è la faceva più.
Era deciso a parlagli, non importava se gli avrebbe urlato contro o se avrebbe continuato ad ignorarlo, Sirius doveva parlargli.
Ecco perché adesso si stava dirigendo in biblioteca, dato che la persona che lo ignora da due mesi ha passato la maggior parte del suo tempo qui in questo periodo.
Entra in biblioteca e la trova vuota ma non se ne stupisce, è ora di cena e tutti gli studenti sono nella sala grande, meglio così.
Gira tra gli scaffali e i tavoli finché non lo vede, suduto ad uno dei tavoli più isolanti, con un libro tra le mani e le cuffie nelle orecchie, un dito che gioca con i fili delle cuffie come è sempre stato suo solito fare.

Si avvicina a passo deciso, fermandosi a poca distanza da lui, resta qualche secondo a fissarlo per poi dire "Remus" La voce meno stabile di quando avrebbe voluto. Non l'ha sentito. "Remus" Ripeté a voce più alta, ancora nulla. "Remus!!" Questa volta qualcosa. Il ragazzo spostò lo sguardo verso di lui, per due secondi o forse meno, per poi riportare la sua attenzione sul libro. Oh no, non questa volta. Erano due mesi che faceva così e Sirius ne aveva abbastanza. Si avvicinò al tavolo con una falcata, chiudendo il libro e facendolo scivolare sul tavolo lontano da lui. Remus restò un attimo a fissare il posto dove un momento fa c'era il libro per poi sospirare pesantemente, togliersi le cuffie, appoggiare il mento sulle sue mani unite e guardare il ragazzo davanti a lui "Che vuoi?" La voce fredda, scocciata. Sirius non era abbituato a questo tono, o meglio, non era abbituato che fosse rivolto a lui.
"Parlare" Rispose semplicemente
"E cosa ti fa pensare che io voglia parlare con te?" Disse acidamente l'altro.
"Sono due mesi che non parliamo, credo sia arrivato il momento di farlo" Rispose Sirius cercando di mantenere un tono calmo.
"Mi dispiace ma non sono dello stesso avviso" Rispose l'altro facendo per rimettersi le cuffie ma Sirius fu più veloce e gliele prese lanciadole via con noncuranza "Ma sei deficente?!" Chiese l'altro arrabbiato "Adesso io e te parliamo" Comunicò deciso, Remus si limitò ad incrociare le braccia e accavallare una gamba distogliendo lo sguardo dal ragazzo in piedi vicino a lui che sospirò. "Va bene,allora io parlo e tu mi ascolti" Disse, restando poi in silenzio qualche secondo per pensare bene a quello che voleva dire.
"Allora parto col dirti che mi dispiace, anche se so che uno 'scusa' non serve a nulla stavolta e lo so. Mi rendo conto che questa volta ho superato il limite. Non avrei mai dovuto fare un cosa del genere, per quanto non sopporti Snivellus mi non avrei mai dovuto metterlo in pericolo di vita, e mi rendo conto di essermi comportato in maniera inaccettabile" Fece un attimo un pausa per vedere una qualsiasi reazione da parte dell'altro ma nulla, non si era mosso, non lo guardava, nulla di nulla.
Sirius riprese il suo discorso.
"Remus ti prego ascoltami. Mi rendo conto che tu abbia tutte le ragioni di questo mondo per essere arrabbiato con me. Ho tradito la tua fiducia e credimi che è l'ultima cosa che avrei mai voluto fare..." Sentì gli occhi e la gola iniziare a pizzicare, ancora nessuna reazione.
"Perché l'ho fatto allora? Ti starai chiedondo, bhe mi dispiace ma questo non lo so nemmeno io... Ero... Dio in quel momento ero così arrabbiato con Snivellus che mi è uscito 'Vieni al Platano Picchiatore stanotte e vediamo se fai ancora il gradasso' Non avrei mia dovuto. Mi è uscito di getto, non ho riflettuto. Come sempre agisco senza pensare, e poi combino guai. Ma ormai dopo sei anni questo dovresti averlo imparato bene giusto?" Ridacchiò appena, ma Remus ancora non si era degnato di guardalo o anche solo fargli un cenno. Sirius rimase in silenzio a fissarlo ancora un po', sentiva la gola e gli occhi bruciare di più.
"Remus io... So che questa volta non posso ironizzare o fare un battuta per risolvere tutto come ho sempre fatto in questi anni, e so anche che non posso risolvere tutto facendo la faccia da cane bastonato perché la vittima in questa situazione non sono di certo io, l'unica vittima sei tu e... Mi dispiace. Mi dispiace e non so che altro dire se non che ho capito il mio enorme sbaglio e ti giuro su quello che vuoi che sono pronto a fare di tutto per farmi perdonare da te e per tornare a stare insieme perché Remus ti assicuro che mi manchi da morire. Continuare a vederti ma essere ignorato da te ha fatto più male di qualsiasi maledizione potessero lanciarmi quindi-" Si interruppe per trattenere un singhiozzo mettendosi una mano davanti alla bocca, strinse gli occhi per non far uscire le lacrime,poi li riaprì e guardò Remus che finalmente si era deciso almeno a guardarlo per poi prendere per la prima volta parola dopo qualche secondo "Io non credo che tu ti renda davvero conto di come sono stato. Di come mi sono sentito quando pochi secondi prima di trasformarmi ho visto Piton arrivare, di come mi sono sentito quando la mattina dopo in infermieria vi ho visti pieni di bende e graffi, molti più rispetto a tutte le altre volte, di come cazzo mi sono sentito quando mi avete, anzi tu mi hai spiegato cosa cazzo avevi fatto, non credo che tu capisca come mi sono sentito Black." Sirius degluti, sentendo qualcosa dentro di sé fare un brutto rumore, aveva detto il tutto guardandolo con gli occhi ridotti a due fessure, la voce dure, fredda, tagliente, e per di più l'aveva addirittura chiamato Black. Remus sapeva quanto Sirius disprezzase il suo cognome, e sapeva quanto odiasse essere chiamato con tale, ma l'aveva fatto lo stesso.
Sirius prese aria cercando di parlare.
"È vero... I-io non posso capire come tu ti sia sentito... Tradito e p-preso in giro, e capisco che non posso farmi perdonare con un colpo di baccheta ma ti prego... Cerchiamo di ricominciare. Il gruppo non è più lo stesso senza di te, io non sono più lo stesso senza di te! Ti prego Remus... Mi manca il mio ragazzo" Stavolta non riuscì ad impedirsi di singhiozzare, e le lacrime ora scivolavano libere sulle sue guance mentre cercava di asciugarle in vano.
Prese dei bei respiri cercando di calmarsi, prese una delle sedie e si sedette a due metri circa dall'altro ragazzo. Sirius incrociò le mani sul tavolo e fissò Remus "Allora?" Gli domandò con voce tramante ricevendo un'occhiata "Allora cosa ti fa credere che io voglia ancora essere il tuo ragazzo?"
Stavolta sentì davvero quancosa dentro di lui rompersi con un sonoro crack. Non l'aveva detto davvero,non poteva essere, Sirius non poteva e soprattutto non voleva crederci.
"C-come scusa?" Domandò con la paura nella voce pregando Merlino e tutti e quattro i Fondatori di aver sentito male.
"Cosa ti fa credere che dopo quello che è successo io voglia ancora essere il tuo ragazzo?" Calmo. Lento. Pacato. Freddo. Troppo. Era troppo per Sirius. Stavolta davvero, troppo.
"Non... Remus no ti prego. Non puoi essere serio. Non sei serio vero? M-mi stai solo prendendo in giro. Dimmi che è così ti prego. R-remus cazzo ti supplico dimmelo! Remus lo so che hai tutti gli stracazzo di diritti di questo mondo per odiarmi, ma Remus t-ti prego. Voglio farmi perdonare. Io ho bisogno di te nella mia vita, n-non riesco nemmeno a pensare come cazzo sarebbe andare avanti senza di te! In questi due mesi mi sono sentito morto! Non ero più io e se non vuoi credere a me chiedilo a quel poraccio di James c-che ha dovuto sopportare le mie crisi di pianto giorno e notte per non parlare dei miei incubi. Remus io ho fottutamente bisogno di te per stare bene. Non voglio un'altra persona io voglio solo te perché è te che amo. Non me ne fotte un cazzo se ho solo sedici anni e sono giovane io lo so che voglio vivere con te il resto dei miei anni! V-voglio un vita con te e solo con te. Quindi ti prego non dirmi che tutto questo non potrà realizzarsi p-perché io sono stato un fottuto idiota e ho rovinato tutto, t-ti prego-" Si fermò, non riusciva a continuare, l'unica cosa che riusciva a fare ora era piange e singhiozzare senza nemmeno provare a trattenersi, sentiva il panico assalirlo sempre di più, non pensava che le cose avrebbero perso una piega del genere, non sapeva davvero cosa fare.
"Remus... Io ti amo e questa cosa non può cambiare, almeno per me... Quindi adesso dimmi, tu... Mi ami ancora?" La risposta lo terrorizzava a morte ma doveva saperlo, anche se avrebbe potuto distruggerlo doveva sapere come stavano le cose.

Remus si strofinò gli occhi con una mano spospirando,il volto visibilente stanco "Allora, innanzitutto calmati che stai annaspando e sta per venirti un attacco di panico" Disse fissandolo con sguardo di rimprovero ma anche, almeno così sembrava o così Sirius voleva credere, preoccupato allo stesso tempo sfiorandogli la mano per meno di un secondo. Sirius prese dei respiri profondi calmando almeno la respirazione,poi Remus riprese "Senti, sono felice che tu abbia capito la gravità di ciò che hai fatto, ci mancherebbe che non l'avessi capito." Sirius abbassò lo sguardo ma poi lo riportò a lui "Sirius non credere che per me questi due mesi siano stati facili perché non è così,sono stato davvero una merda principalmente perché non riuscivo a togliermi della testa quello che hai fatto" Stavolta Sirius abbassò il capo "Ma..." Remus lo fisso sospirando "Non posso negare che per quanto io sia ancora molto arrabbiato con te anche vuoi mi siete mancati, soprattutto tu. Mi manca ridere e scherzare con voi, mi mancano le discussioni alle tre di notte con Peter che russa in sottofondo, mi manca scambiarci bigliettini durante le lezioni, mi mancano persino gli scherzi, non così gravi e irresponsabili, ovviamente. " Sirius ridacchiò appena facendo un sorriso amaro,il gruppo da due mesi non era più lo stesso, non erano più gli stessi Malandrini senza il loro Remus. Sirius non era più lo stesso senza il suo Lunastorta.
"Quindi..." Iniziò insicuro Sirius fissando Remus negl' occhi e stavolta Rem non distolse lo sguardo "Cosa vuoi o meglio dobbiamo fare? Vogliamo far tornare le cose come prima, tornare ad essere i Malandrini di sempre, tornare ad essere Remus e Sirius come prima o... Si nel senso, vuoi a-altro tempo, io devo fare qualcosa di specifico o- ahhh!" Fece verso di frustrazione passandosi una mano tra i capelli non preoccupandosi di quanto li aveva scompiglati "Il senso di tutto questo è: sei disposto a perdonarmi, e soprattutto, mi ami ancora?" Stava trattenendo il respiro e forse nemmeno se ne rendeva conto, ancora una volta la risposta lo terrorizzava, Remus sospirò per la millesima volta dell'inizio di questa discussione "Sirius io sono ancora molto arrabbiato con te" Sirius perse uno o due battiti "Ma..." Remus avvicinò di poco una sua mano a quelle di Sirius unite sul tavolo "Non posso negare che tutti voi mi mancate, sopratutto tu mi manchi e..." Gli prese una mano accarezandola "Si, si ti amo ancora" Sorrise e ridacchiò guardando il sorriso che era nato sul volto dell'altro "Davvero?!" Chiese stringendogli più forte la mano "Ehh, haimè davvero Sirius" L'animagus sorrise ancora di più e istintivamente si buttò su l'altro ragazzo per baciarlo ma quest'ultimo lo fermò.
"Non così un fretta, Felpato" Disse ricevendo uno sguardo confuso "È vero che mi sei mancato e che ti amo ancora ma è anche vero che sono ancora arrabbiato con te, quindi faremo le cose con calma, molta calma" Spiegò Remus volendo mettere ben in chiaro le cose "Oh emh, si va bene, scusami" Rispose Sirius imbarazzato grattandosi il retro del collo, Remus sorrise e Sirius fece lo stesso. Entrambi sapevano che ci sarebbe voluto del tempo per far tornare le cose come prima, ma ora erano di nuovo l'uno nella vita dell'altro, e quindi per ora andava bene così.

[He\They]
Ok non pensavo che sarebbe venuta così lunga. Però devo dire che considerato anche i tempi che ci ho messo sono molto soddisfatto di ciò che ho scritto.
Alla prossima -alex🖤-

JEGULUS E WOLFSTAR ONE SHOT🖤Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon