⋆ ࣪. 𝑡ℎ𝑒 𝑢𝑔𝑙𝑦 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑒

724 99 42
                                    

♪ what if – coldplay






𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄𝐋𝐀 𝐅𝐀𝐒𝐄 𝐁𝐑𝐔𝐓𝐓𝐀

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.








𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄
𝐋𝐀 𝐅𝐀𝐒𝐄 𝐁𝐑𝐔𝐓𝐓𝐀






[Presente]

Jeongguk prende il suo caffè dal bancone, versandoci dentro lo zucchero come fa sempre, causando il disgusto di chiunque gli stia accanto. In questo caso, si tratta di un ragazzo basso della sua stessa età, che gli lancia uno sguardo sbalordito.

«I tuoi denti sono troppo belli per farli marcire in questo modo, Jeongguk», dice, e Jeongguk si irrigidisce. Il ragazzo ride, ma non in maniera cattiva, e dice: «Non mi aspettavo che mi avresti riconosciuto. Lee Mingyu. Andavamo a scuola insieme.»

Porca puttana, ci mancava solo questa oggi. Ha già avuto una giornata di merda al lavoro, è indietro su tutto, e la nuova ragazza di Tae era accampata sul loro divano quando finalmente si è alzato dal letto stamattina, e mentre faceva colazione ha rivolto a Jeongguk quel tipo di occhiata speculativa che ha sempre odiato ricevere dai randagi di Taehyung, da morire. Lo faceva sentire sporco, gli ricordava che il suo sogno restava solo un sogno, e che Taehyung non sarebbe mai stato suo.

«Hey», dice Jeongguk in tono piatto. «Felice di vederti.»

Mingyu ride, e Jeongguk nota il suo orologio costoso e lo sfarzoso abito sartoriale che indossa, e pensa che non sia cambiato molto da allora.

«Non sei cambiato affatto», dice Mingyu, e Jeongguk si lascia sfuggire una risata amara. Questo sembra incoraggiare Mingyu, che aggiunge: «Ti va di bere un caffè con me? Avrei offerto io, ma hai già pagato.»

«Non ho un muffin», dice Jeongguk, il che vuol dire vaffanculo, ma Mingyu si gira e ne prende uno, mettendo i soldi sul bancone e porgendolo a Jeongguk con un sorriso stampato in faccia.

A quel punto è praticamente guerra aperta, e Jeongguk potrebbe ignorarlo e andarsene, ma questo significherebbe arrendersi, cosa che non ha più necessità di fare. Perciò segue Mingyu al tavolo, sedendosi in silenzio e lasciando il muffin davanti a sé, intatto. Si aspetta che Mingyu gli dica le solite cose banali, che gli faccia le domande di routine, magari vantandosi con lui di qualche suo stupido successo, e poi se ne vada. È il genere di cose che accadono adesso che sono tutti adulti e non possono più lanciarsi addosso insulti o tirarsi pugni a vicenda come degli onesti ragazzini.

Ma invece Mingyu sorseggia lentamente il suo caffè, e poi dice: «Ci siamo resi la vita un inferno noi due, non è vero?»

Jeongguk lo fissa. «Tu mi hai reso la vita un inferno. Io non ti ho fatto un cazzo.»

«Stai scherzando, vero?» chiede Mingyu. Qualunque cosa veda sul volto di Jeongguk deve suggerirgli che no, non sta scherzando. Sbuffa e scuote la testa. «Come fai a non saperlo? Tu e Jimin eravate così legati.»

𝐀 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐄𝐑, 𝐀 𝐖𝐈𝐒𝐇𝐄𝐑, 𝐀 𝐋𝐈𝐀𝐑 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDonde viven las historias. Descúbrelo ahora