⋆ ࣪. 𝑚𝑎𝑠𝑡𝑒𝑟𝑝𝑖𝑒𝑐𝑒 𝑡ℎ𝑒𝑎𝑡𝑒𝑟

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♪ magic – coldplay






𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈𝐓𝐄𝐀𝐓𝐑𝐎 𝐃𝐈 𝐒𝐔𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈
𝐓𝐄𝐀𝐓𝐑𝐎 𝐃𝐈 𝐒𝐔𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎





[Presente]

«Tae?» sussurra Jeongguk, con il timore che non sia reale.

«Kookie», risponde Taehyung, con voce rotta e arida. Si acciglia. «Perché sei nudo?»

Jeongguk abbassa lo sguardo, si accorge di essere solo in mutande e impreca. «Merda. Mi dispiace. Non andartene, torno subito.»

Torna di corsa in casa, lasciando la porta leggermente aperta, nel caso in cui la magia avesse bisogno del suo portale. Tutti i suoi vestiti normali sono al piano di sopra, perciò indossa la camicia sdrucita e gli scomodi pantaloni eleganti il più velocemente possibile. Quando si volta, saltellando un po' mentre cerca di allacciarsi la cintura, per poco non casca a terra nel vedere Taehyung in piedi sulla soglia che lo fissa.

«Avevo caldo», dice Jeongguk a fatica, reggendosi al bancone per mantenere l'equilibrio.

Taehyung sorride impertinente. «Io credo che si stia bene.»

«Sei matto», dice Jeongguk, riuscendo finalmente a mettersi i vestiti nel verso giusto. «Ho guardato i video. Ho guardato tutti i numeri che hai scritto.»

«Hai riso?»

«A volte», dice Jeongguk, avvicinandosi alla porta e provando una strana sensazione di formalità. Si chiede se la natura onirica di questa conversazione sia ciò che Tae ha sempre provato. «Vuoi entrare?»

Taehyung annuisce, poi tende una mano dietro di sé e prende il quadro prima di entrare. Lo appoggia alla parete e si volta con lentezza, ed è bellissimo. È spigoloso e familiare e angelico e gentile, e Jeongguk lo guarda attraverso le lacrime che brillano sulle sue ciglia. È così stanco, eppure niente sembra reale. Insieme a Tae, ogni cosa appartiene a un mondo fatato.

«Mi è piaciuta la tua mostra», dice Taehyung. «Hai un grande talento. Lo dicono tutti.»

«Perché non sei venuto a parlare con me?», dice Jeongguk. «Avevi detto che dovevi parlarmi.»

«Ho avuto paura», dice Taehyung. «E tu sembravi impegnato.»

E a quel punto Jeongguk scoppia a ridere, anche se non è divertente. Niente di tutto questo è divertente, ma non riesce a fermarsi, nemmeno quando gli occhi di Taehyung si spalancano e il suo sguardo si fa preoccupato. Ride, e piange, e riesce a darsi un contegno solo quando Taehyung torna a guardare la porta come se dovesse andar via. «Mi dispiace», dice, boccheggiando. «È solo che... mio padre è in prigione adesso. E probabilmente ci resterà per un bel po'. Perciò sì, credo di essere stato un po' impegnato.»

𝐀 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐄𝐑, 𝐀 𝐖𝐈𝐒𝐇𝐄𝐑, 𝐀 𝐋𝐈𝐀𝐑 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏWhere stories live. Discover now