16.

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Odiosa distanza che ci teneva lontani. In realtà non riusciva del tutto,quando di mezzo c'era troppo bene e troppa voglia di amare,fuggire dalle situazioni più complicate,solo per stare con la persona che ti rende felice. Senza la consapevolezza di perdersi o di essere divisi,da solo ingiustizia. Non riusciva,per due come noi. Fatti di sogni progettati insieme,una vita da trascorrere insieme. Da un miscuglio di parole e promesse mantenute. Sorrisi,lacrime,e coraggio.
Andavamo avanti,portando questo enorme peso sulla coscienza e sul cuore,che era tremendamente stanco,forse più della testa. Stanco di passare le giornate cercando di far ragionare la testa,testarda e silenziosa. Silenziosa per non dare spazio al solito caos che era in grado di crearsi ed espandersi su ciò che sono. Continuava a ripetersi interrottamente che ancora una volta,tutto sarebbe passato. Che tutto sarebbe andato per il meglio,sempre e comunque.
Erano le 4:30 ormai,e il mio corpo non faceva altro che rigirarsi da tutte le parti del letto. Non riuscivo proprio a dormire. Durante il giorno,non avevo avuto tanto la possibilità di vederlo e di stargli vicino. Un po' per il nostro gioco di finzione e un po' per via della scuola e dello studio. E questo,era già troppo per me. Avevo sopportato anche abbastanza,ma se non l'avevo accanto nemmeno per addormentarmi,allora non dormivo. Mi alzai,e scesi in cucina con l'intento di bere un bicchiere d'acqua. Ma a bloccarmi fu la bellissima scena davanti ai miei occhi. Dormiva beatamente appoggiato sui libri. Ancora sui libri a quell'ora. Mi avvicinai,e lentamente cercai di sollevarlo per portarlo a letto. Ma era ancora un po' sveglio. "Pensavo che dormivi" sussurrai,andando a chiudere la porta. "No volevo solo riposarmi un po'"
Rispose,chiudendo i libri davanti a sé.
"Non vedi che stai per crollare,perché non vai a letto?" gli domandai preoccupato per la sua salute mentale. Era decisamente troppo stressato in quel periodo,e si notava molto. "Adesso?ora che siamo soli,che tutti dormono,e che possiamo stare insieme?" si avvicinò,facendomi indietreggiare sul piano freddo della cucina. Appoggiai le mani su di esso. "Hai ragione,mi sono alzato anche per questo" risposi,incrociando le mani sul suo collo. Anche al buio,non resistevo alla sua bellezza,e alle miliardi di sensazioni che mi provocava. Specialmente in quelle situazioni notturne,mi eccitava,che non si trovavano parole per descriverlo. "Sai mentre riposavo la mente,mi sono un po' eccitato" sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra. Deglutì,portando lo sguardo verso il basso,dove intanto a svegliarsi c'era la mia bellissima parte intima. "Perché?" allora domandai sempre più rosso. "Sicuro di volere sapere perché?" mi provocò.
"Si" risposi deciso,quasi stavo esplodendo per come mi sentivo,e soprattutto per ciò che provavo dentro,a partire dal basso fino all'alto. "Perché pensavo a quanto sarebbe bello se conoscessi più a fondo lui" disse sfiorando la mia parte intima. Ok,quella sera era fatta apposta per quei momenti così  improvvisi,ma poi infondo tanto desiderati. "M-matti perché" risposi faticosamente,sentendo il dolore del piacere crescere sempre di più. "Che ti prende stasera?" domandai ancora. "Nulla,mi prende che voglio sentirti mio" sta volta prese ad abbassare i pantaloncini. "Fallo allora" risposi,iniziando a stare al gioco. Abbassò definitivamente i pantaloncini,per poi arrivare ai boxer,ormai troppo stretti e pietosi di lui. Lo aiutai ad abbassarli leggermente,per poi lasciarlo andare da solo. Con le mani iniziò a fare su e giù,osservando i miei occhi carichi di passione. Infine passò nel prenderlo delicatamente in bocca. Sprigionando in me,gemiti incontrollabili. "Shh,non vuoi mica svegliare anche i vicini" si staccò,soddisfatto del suo lavoro. "E-e allora smettila subito" avevo quasi perso il fiato. "No,sono dipendete da te e dalla tua fottuta bellezza" rispose unendo finalmente le nostre labbra,che non smettevano di cercarsi e sfiorarsi. A quel punto,non ce la feci più,lasciandomi andare a quel delicato bacio bagnato. Sporcai leggermente il suo pigiama,e invertì le posizioni. Lo sollevai e lo appoggiai sul piano,per poi continuare a baciarlo,e baciare quelli che erano i suoi punti più fragili. Ma cosa più importante ricambiai il gesto ricevuto. "Mi fai vivere in un'altro mondo,te lo giuro,non me lo spiego"
"Non voglio che me lo spieghi,mi basta solo renderti felice."

Spazio autrice: ci tenevo a precisare che se questi capitoli possono disturbare o non piacere,potete anche non leggerli e passare avanti.🤍💜

𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒆..💜🤍Where stories live. Discover now