Cap. 19 Il piano di Felix- .

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Ecco arrivato il momento più temuto da Felix. Era appena fuori agli spogliatoi maschili, proprio dietro la porta e stava aspettando uscissero tutti. Non voleva dare nell'occhio mentre metteva il suo piano in atto.

Ebbene sì. Si era creato un piano, ovvero, mettere nella borsa del moro tutti gli anelli, lasciare un biglietto -facoltativo- e andarsene indiscreto, facendo finta di niente.

Era certo avrebbe funzionato?  No.
Era sicuro, invece, del contrario? Sicuramente.
Voleva tentare? Visto che tentar non nuoce, sì... -No non voleva farlo, ma neanche essere picchiato era una opzione che avrebbe voluto considerare.. quindi non gli restava che provare.

Stavano uscendo tutti, era arrivato il suo momento. Aveva messo tutti gli anelli nella tasca anteriore della felpa che la scuola gli forniva per educazione fisica. Come un fulmine uscì dal suo "nascondiglio".. che si scoprì non essere del tutti nascosto, visto che un paio di occhietti curiosi stavano scrutando attentamente i suoi movimenti da lontano.

Era appena entrato nello spogliatoio Felix, quando si rese conto di una cosa.. doveva trovare la borsa del moro. Problema da non poco conto che non si era MINIMAMENTE fatto.

«Grande Felix ora sei nei casini ancora più di prima»

Si ripeteva queste cose in testa da almeno due minuti buoni. Questo perché oltre a essere in ritardo per la lezione, che nonostante fosse fatta da dei ragazzi di 3' liceo avrebbe voluto comunque assicurarsi di essere in orario-, non era neanche riuscito a trovare la borsa del più grande.

Stava pensando quando la porta si aprì improvvisamente, rivelando la figura di, nientemeno che, Hyunjin Hwang in persona.
Ok era palesemente nei guai.

Rimase con gli occhi sbarrati e le mani in tasca, mentre con le dita stringeva gli anelli, nella vana speranza di eliminare la paura per qualche secondo.
Era fermo a fissare il moro con occhi sgranati e palesemente impauriti. Doveva inventarsi una scusa e non restare impalato, ma appena tentò di aprir bocca, il più grande lo precedette.

«Hey Felix giusto? Perché non vieni in palestra? Ci siamo divisi per alunno, ogni ragazzo della tua classe ne ha uno della nostra.. tu sei toccato a me e ti stavo aspettando, ma non arrivavi. » 

Il biondo lo fissava e aspettava che un qualche angelo gli desse la forza e il coraggio per parlare, ma il moro continuo. 

«Ti stavi cambiando, me ne devo.. andare? »

Chiese incerto il più grande; pensava almeno, che dopo tutto quel che era successo il biondo si fidasse di lui almeno un minimo, ma evidentemente non era così. Stava perdendo le speranze e era pronto a girarsi quando Felix scosse velocemente la testa per mimargli un "no".

«Ok, allora.. Vieni?» 

Hyunjin non sapeva perché fosse così gentile con lui, sapeva solo che sentiva il bisogno di proteggerlo, basta.
Felix incerto accettò senza neanche parlare, ma appena fece un passo, il rumore di ferro che batte, -prodotto dagli anelli che Felix teneva sempre in tasca- si  udì in tutta la stanza, interrompendo quel sacro vincolo del silenzio che aveva cercato di creare, prima di uscire di lì.

Questo rumore fece incuriosire il moro, che in tutto ciò era rimasto fermo a fissarlo, e -essendo da molto tempo, ormai, che portava anelli- riconobbe subito il suono, e di conseguenza, guardò storto il nostro povero biondo che in tutto ciò aveva smesso di respirare e il suo cuore lo stava pregando di rincominciare.

«Felix cos'hai in tasca?»

Aria

Felix aveva bisogno di aria, lo spogliatoio claustrofobico, l'ansia e il moro davanti a lui, gli stavano dando il eccessivo bisogno di aria.

Gli doveva spiegare al più presto, allora partì.

«Quando sei venuto a casa mia..

Allora a quel punto esplose, non ce la fece più e cominciò a dire tutto d'un fiato.


«...hailasciatoituoianellimamenesonoaccortosoloquestamattinaenonsonoriuscitoariportarteliprimascusascusascusa... »

POV's Hyunjin

Cosa aveva detto? Sono un attimino confuso.. "hai lasciato.. CHE?!" Metto talmente paura da non riuscire a formulare una frase di senso compiuti? Per quanto mi piacesse essere temuto, mi meravigliai di  me stesso..

«Puoi ripetere per favore.. Un po' più lentamente magari questa volta, grazie.. »

Prima di rispondermi prese un respiro profondo e io ne approfittai per guardarlo da capo a piedi. Nonostante abbia già avuto occasione di farlo, era interessante, e stranamente calmante fissare le sue mini lentiggini scure sulle guance e sul naso, per non parlare dei capelli fini e biondi tinti, che ricadevano sulla fronte appena sudata per -penso- la troppa agitazione.

Ero talmente interessato a guardarlo che non mi ero accorto mi stesse fissando a che lui.. Quindi feci un piccolo gesto con la testa e con le sopracciglia, per spronarlo a parlare.

«Ecco.. quando sei venuto a.. casa mia.. ti sei tolto gli anelli... -e facendo questo tolse le mani dalle tasche e le aprì rivelando la presenza di tutti quanto gli anelli che avevo perso- me ne sono accorto solo questa mattina.. quindi non sono riuscito a.. ehm  riportarteli.. scusa, veramente non volevo»

Un attimo, un attimo.. i miei anelli? I MIEI ANELLI! Se ero felice? Ero super ultra emozionato di riavere i miei amati tesori per la quale ogni mattina mi sveglio con un po' di voglia di vivere, ma soprattutto di sapere che non li avevo mai persi veramente, erano soltanto finiti in mano ad una persone che sicuramente non li avrebbe mai rovinati.

Lo guardai e alla fine feci la cosa che avrei dovuto fare appena visto la prima volta in lacrime davanti a me: lo abbracciai. Perché? Perché si.

POV' Felix

Ok sono nel panico più totale. Oltre a farmi male alle spalle piene di graffi, ho anche le mani sul suo petto e alcuni anelli sono caduti per terra. Il suo viso è poggiano nell'incavo del mio collo, mentre il mio.. Beh.. Era rosso come un pomodoro.

Oltre a soffrire come un cane, ho anche una paura matta che lui si arrabbi avendo fatto cascare a terra i suoi anelli. 

Ad un certo punto lo sento allontanarsi e con occhi lucidi, pieni di gioia esclama.

 «GRAZIE GRAZIE GRAZIE » 

Sì, era decisamente strano. Sembrava gli avessi ridato la possibilità di respirare, invece che dei semplici anelli.. In quel momento iniziai a pensare che questo ragazzo -per quanto bello e interessante- non fosse poi così spaventoso, come si dice in giro.

Raccolse gli anelli da terra e li contò per assicurarsi che fossero tutti, ma si accolse che ne mancava uno ed effettivamente quello che mancava era proprio dentro la mia tasca. Riandai nel panico pensando che arrivasse ad una conclusione sbagliata, ovvero che volessi rubarne uno, ma lui sembrò fregarsene e allungò la mano e la infilò dentro la mia felpa, per prendere gli anelli ovviamente, ma quel movimento mi fece comunque effetto, e incominciai a sudare, mentre le mie guance diventarono ancora più rosse di quanto già lo fossero.

Se ne accorse e lo vidi ghignare sotto i baffi. A quel punto fece una cosa che non mi sarei mai e poi mai aspettato...

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:

Love yourself, always <333

Io e TeWhere stories live. Discover now